venerdì 29 febbraio 2008

Schrödinger /2

Eravamo arrivati a trovare la relazione tra energia e pulsazione, $E=bar h \omega=\frac{h}{2\pi}2\pi\nu=h\nu$. Niente di più naturale. Questo risultato è ottenuto, indipendentemente, dagli studi di Planck sulla radiazione di corpo nero e - seguendo la sua idea - di Einstein sull'effetto fotoelettrico. Notiamo un'altra relazione che ci sarà utile.
Consideriamo $E=1//2mv^2 = frac{p^2}{2m}$. Da $p=mv$ osserviamo che
$\frac{dE}{dp}=\frac{p}{m}=v=\frac{d\omega}{dk}$
, dove l'ultima relazione viene dal fatto che, nel post precedente, abbiamo identificato la velocità di gruppo con quella della particella. Eguagliando otteniamo
$\frac{dE}{dp}=\frac{d\omega}{dk}$
da cui è evidente che
$\frac{dp}{dk}=\frac{dE}{d\omega}$, e quindi $p=bar h k$

Passiamo ora alla seconda parte della derivazione. Abbiamo già sfruttato l'analogia tra l'ottica geometrica e la meccanica. Sappiamo anche, però, che l'ottica geometrica altro non è che il limite, per lunghezze d'onda che tendono a zero, dell'ottica ondulatoria. Forse è possibile, allora, pensare anche alla nostra meccanica come caso limite di una meccanica ondulatoria, il cui formalismo era già stato sviluppato per la fluidodinamica, o in generale per la meccanica del continuo. I modi normali di oscillazione di un sistema continuo obbediscono all'equazione di Helmotz
$(\grad^2+k^2)u=0$, dove u è uno dei modi normali.
Dall'equazione che abbiamo scritto poco fa possiamo ricavare il valore di $k^2$, che risulta
$k^2=\frac{p^2}{bar h^2}=\frac{2m(E-V(x))}{bar h^2}$
Riordinando l'equazione, e portando a destra l'energia, abbiamo
$[-\frac{bar h^2}{2m}\grad^2 + V(x)]u=Eu$
Questa è l'equazione nota come equazione di Schroedinger agli stati stazionari.

Consideriamo ora, però, che forma avrà una soluzione viaggiante. Avremo un'onda, di equazione $\psi=u(x)e^{-i\omega t}$. Ricordiamo che $E=bar h \omega$, e che possiamo facilmente ottenere $\omega$ derivando rispetto al tempo la funzione $\psi$, a meno di fattori. In effetti, abbiamo che, per una funzione che dipende esplicitamente dal tempo come quella nella forma data
$E=bar h\omega = ibar h \frac{\del}{\del t}$
Otteniamo, perciò, l'equazione di Schroedinger
$[-\frac{bar h^2}{2m}\grad^2 + V(x)]\psi=i bar h\frac{\del \psi}{\del t}$

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Schrödinger /1

Poiché, tanto, la devo studiare, può essere interessante inserire sul blog un po' di meccanica quantistica. Anche perché questo procedimento ha, ai miei occhi, un valore intrinseco, dato dal fatto che ricaviamo l'equazione fondamentale per la meccanica quantistica evolvendo dall'ottica e dalla meccanica classiche. Non è, a rigore, una dimostrazione; ma mette in luce le analogie profonde che mi fanno sostenere la validità intrinseca dei modelli fisici.

Iniziamo con uno dei risultati più interessanti e ingiustamente bollati come teologici della meccanica classica, il principio di minima azione di Maupertuis:
$\delta\int ds\sqrt{E-V(x)}=0$
Accanto ad esso consideriamo il principio di Fermat dell'ottica geometrica
$\delta\int n(x,\omega)ds = \delta\int ds\frac{1}{v_f(x,\omega)}=0$
Si tratta di due principi variazionali che selezionano, tra tutte le traiettorie possibili, quelle che sono le soluzioni - del moto per il pr. di Maupertuis, del raggio per il pr. di Fermat. Il nostro punto di partenza è constatare che i due principi sono in stretta analogia. E postulare che l'analogia non sia solo formale ma anche sostanziale.

Osserviamo che, lungo i due moti, le costanti sono, in un caso, l'energia totale E, nell'altro la pulsazione (che poi è direttamente proporzionale alla frequenza) $\omega$ del raggio. Facciamo quindi l'ipotesi che le due grandezze siano legate, cioè che $E=E(\omega)$. Il secondo passo è sostenere l'equivalenza dei due principi. Questo equivale ad eguagliare gli integrandi a meno di una costante (in modo che, quando uno è zero, lo sia anche l'altro). Si ha
$\frac{1}{v_f}=C(\omega)\sqrt{E(\omega)-V(x)}$
Adesso facciamo un passo ulteriore, e pensiamo di poter equiparare una particella, in qualche modo, ad un pacchetto d'onde. La velocità della particella non sarà, allora, la velocità di fase $v_f$, ma la cosiddetta velocità di gruppo $v_g=\frac{d\omega}{dk}$. Ora, si ha che
$\frac{1}{v}=\frac{1}{v_g}=\frac{dk}{d\omega}=\frac{d}{d\omega}(\frac{\omega}{v_f})$
Ricordando quanto scritto all'inizio, e che $v=p/m=\sqrt{(2/m)(E-V)}$, otteniamo l'equazione
$C(\omega)+\omegaC'(\omega) = \frac{\sqrt{m/2}-{\omega C E'}/2}{E-V(x)}$
Poiché tale uguaglianza deve valere per tutte le forme del potenziale e per tutti i valori di x, vale solo se il membro di destra e quello di sinistra sono identicamente zero.

Questo porta a due equazioni differenziali, per C e E, che risolte danno
$C(\omega)=\frac{K}{\omega}$
$E=\frac{\sqrt{2m}}{K}\omega$
Rinominando opportunamente la costante, e chiamandola "htagliato", abbiamo
$E=barh \omega$

Questo risultato è fondamentale per la successiva derivazione dell'equazione di Schrodinger. Nella prossima puntata

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giovedì 28 febbraio 2008

PD e Manifesto dei Valori

Fervono i preparativi per la campagna elettorale. E, nel nostro piccolo, anche il circolo PD di Scanzorosciate-Gorle affila gli strumenti dell'informazione e del consenso. La prima mossa sarà la distribuzione del giornalino, da farsi nella prima metà di marzo. Il titolo, che certo non brilla per originalità, sarà Paese Democratico. Ed al sottoscritto è stato chiesto di preparare un articolo sul Manifesto dei Valori del PD, sulle ragioni del nostro stare insieme. Così, ho preparato una prima bozza. Che andrà certamente accorciata perché copre in parte l'argomento di un altro articolo e, soprattutto, è troppo lunga per lo spazio che mi è stato affidato. Ma che posto interamente, cosicché possa avere un'idea dell'eventuale feedback che tale scritto comportarebbe sui sonnacchiosi cittadini di Scanzorosciate.

Una nuova guida per un’Italia nuova
Leggendo il Manifesto dei Valori

di Matteo Casati

Mentre, altrove, formazioni politiche ed alleanze elettorali nascono da una stretta di mano dei leader; mentre alcuni scrivono i programmi sulla base degli umori riportati da sondaggi freschi di giornata; mentre, in lindi salotti televisivi, politici che ritengono di essere “uomini nuovi” ininterrottamente da quindici anni continuano il loro stanco monologo, il Partito Democratico non solo rappresenta la grande novità del confronto elettorale ed il traguardo di un processo che ha impegnato per anni le maggiori forze del centrosinistra, ma raccoglie anche le sfide del mondo d’oggi; non si accontenta di rosicchiare percentuali per guadagnare consenso, ma pone le basi della politica di domani.

Non deve passare sotto silenzio il fatto che, il 16 febbraio, l’Assemblea Nazionale del PD, eletta durante le primarie del 14 ottobre, ha approvato il Manifesto dei Valori – non una lista di parole d’ordine, ma le ragioni dello stare insieme e le rotte lungo cui incamminare l’Italia, da troppo tempo ferma nell’angolo del vorrei ma non posso.
I veti incrociati di gruppi d’interesse grandi e piccoli, l’attaccamento a privilegi difesi con le unghie e con i denti e travestiti da “diritti acquisiti”, la frammentazione non solo del panorama politico, ma della società in un mosaico impazzito di egoismi corporativi e personali hanno immobilizzato il nostro Paese, condannandolo a restare indietro in un mondo che corre sempre più velocemente. Siamo diventati il paese con il maggior numero di politici (dopo la Cina) e, al tempo stesso, si è prodotto un grave vuoto di Politica, pronto ad essere riempito con il populismo di piazza. Il Partito Democratico è la risposta all’incapacità di decidere della nostra democrazia. Dire che il PD ha una vocazione maggioritaria significa voler andare oltre una rappresentanza, parziale ancorché importante, di questo o quel segmento della società. Significa aderire alle diverse realtà civili, sociali ed istituzionali del nostro Paese. Smettere di difendere l’interesse di una o di poche parti sociali, di un particolare territorio, di un ambiente culturale o dell’altro, ma avere una visione più ampia dell’interesse generale e la capacità di ricomporre gli interessi contrastanti in un’efficace sintesi di governo.
L’esigenza di un bipolarismo nuovo è sotto gli occhi di tutti. La demonizzazione dell’avversario usata per tenere insieme vaste ed eterogenee alleanze ha mostrato il suo limite, oltre ad imbarbarire il dibattito e ad avere effetti deleteri sulla società. La risposta è coniugare l’intransigenza sui principi ed i valori della Costituzione repubblicana e la passione per il raggiungimento degli obiettivi politici con il rispetto per gli avversari, il ripudio della violenza anche solo simbolica, il senso del limite della politica come di tutte le attività umane.

L’Italia che vogliamo è caratterizzata da una democrazia libera e forte, nella quale la partecipazione dei cittadini, l’inclusione e la solidarietà non mettono in secondo piano la necessità di prendere decisioni e di assumersi la responsabilità delle decisioni prese. Il centro della politica deve essere la persona, il riconoscimento delle sue capacità, delle sue speranze, del suo lavoro e dei suoi diritti. Sappiamo, però, che i diritti sono effimeri e sterili senza la costruzione di un’etica pubblica condivisa, che consenta agli italiani di nutrire il senso dei propri doveri. La Costituzione è il nostro punto di partenza: non solamente un insieme di norme, ma la ragione del come e perché stare insieme del popolo italiano, di ieri come di oggi.
L’impegno costituzionale della laicità dello Stato è un valore fondamentale dell’impegno del PD. Parlare di laicità oggi non è facile perché, pur parlandone tutti, il fatto di venire usata come clava nel dibattito non contribuisce certo a metterla nella sua vera luce. La laicità è, essenzialmente, una questione di rispetto. Di rispetto di tutte le persone, con le loro convinzioni. Rispetto che garantisce l’uguaglianza dei diritti e dei doveri di ciascuno. Solo uno stato veramente laico può garantire che le istituzioni appartengano a tutti i cittadini, e che le decisioni democratiche siano assunte in modo libero ed autonomo.
La laicità dello stato, però, presuppone uno spazio di libero confronto. Non è il luogo di una presunta neutralità valoriale, o il modo di mettere a tacere le convinzioni delle persone. Anzi, bisogna riconoscere che le religioni, insieme ai convincimenti etici e filosofici ed alle diverse forme di spiritualità, non sono e non devono essere un semplice fatto personale, ma hanno una forte rilevanza nella sfera pubblica. Le energie morali che scaturiscono da tali esperienze rappresentano un elemento vitale della democrazia.
Le risposte ai problemi etici ed alle questioni inedite che interrogano il mondo di oggi non possono venire da un freddo intellettualismo, tantomeno da calcoli utilitaristici. C’è bisogno di energie morali, che forgino non solo nella tolleranza, o nella convivenza, ma nell’ascolto reciproco e nella collaborazione fattiva nuove visioni e nuove sintesi in vista dell’azione che questi problemi rendono quanto mai indispensabile.

La Storia, infatti, non è finita, e sempre di più la modernità ci chiamerà ad interrogarci ed a dare risposte, per noi e per il nostro Paese. Le relazioni che compongono il mondo di oggi sono in continua evoluzione, ed una politica che non prenda coscienza dell’importanza di tali relazioni non sarà in grado di governare il mondo in cui viviamo. Una politica che guardi solo all’interno del proprio recinto, dimenticandosi o fingendo di non vedere l’interconnessione tra la scienza, la tecnologia ed i problemi etici che si sollevano; tra la condizione sociale delle persone che si trovano nelle nostre periferie o nei paesi sottosviluppati e la necessità di un accesso libero e democratico alle conoscenze; tra il problema dell’insicurezza e del lavoro precario e lo smarrimento di una generazione di mezzo, non sarà in grado di governare il mondo in cui viviamo.
Il Partito Democratico invita i cittadini a condividere il proprio progetto etico e politico, per rilanciare il futuro del nostro paese nel terzo millennio in cui ci siamo già, stancamente, incamminati.

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mercoledì 27 febbraio 2008

Poste Italiane

Non fatevi trarre in inganno dall'aspetto efficiente del sito. Non fatevi neanche convincere dall'acido verdino degli sportelli Prodotti postali. Infine, non cadete nell'errore di decidere di pagare un po' di più, per essere sicuri che quello che dovete spedire arrivi a destinazione sano e salvo.

Ha dell'incredibile quanto sia arrabbiato. Al punto da farmi passare la voglia di studiare, e considerate che domani c'è l'orale di Struttura della Materia. E bisognerà anche fare un minimo di bella figura.

Uno deve fare una spedizione che arrivi entro questo fine settimana, ma non troppo in anticipo. Niente di troppo impegnativo - può essere tranquillamente spedita con la Posta in teoria Prioritaria, ma ci pensa un po' su, anche consigliato dal simpatico e rubicondo impiegato delle poste di Scanzo, e decide di fare una raccomandata, così da sapere a che punto è la spedizione e quando è consegnata. Poi, magari, esagera, e ci aggiunge la ricevuta di ritorno. In qualsiasi caso, non vuole dubbi sulla sorte della sua busta. E, considerato che l'80% delle raccomandate viene consegnato entro tre giorni lavorativi, e la cosa deve arrivare entro sabato, la spedisce con una settimana d'anticipo.
Torna a casa soddisfatto ed inizia a seguire, giorno per giorno, la strada della sua lettera. Subito mandata nella provincia giusta, ci arriva ieri l'altro e viene mandata - come si deve - all'ufficio di destinazione. Ci rimane un paio di giorni. Ed oggi mi comunicano che me la rimandano indietro per l'impossibilità di consegnarla al destinatario!.

Mettiti in contatto con il destinatario. Sei sicuro di avermi dato l'indirizzo giusto? Anche il più cretino dei postini troverebbe casa tua? Due risposte affermative, ovviamente. E, inoltre, l'assicurazione che mai ci sono stati problemi con la corrispondenza. Pare, infine, che non ci siano state frane o cataclismi che abbiano interrotto le vie di comunicazione tra l'ufficio postale e la residenza del mio destinatario.

Sta' a vedere che dovrò pagare due volte, per farla arrivare in ritardo...
Oltre al fare arrivare in orario i treni, aggiungo alle cose da fare una volta diventato manager statale anche quella di consegnare la posta a qualunque costo.

Aggiornamento: il mio destinatario ha ricevuto la lettera. Il sito delle poste si contraddice, e la raccomandata è stata al tempo stesso consegnata al destinatario e rispedita al mittente. Intanto, attendo la ricevuta di ritorno.

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martedì 26 febbraio 2008

Assistenza agli esami

Il mio turno di oggi nei laboratori è stato decisamente più movimentato del solito - ed anche infinitamente più utile, in confronto con quando si rimane per cinque ore in un laboratorio deserto. Pare, infatti, che tutti tranne noi usino fare gli esami al computer, con dei questionari a risposta chiusa; e che le capacità informatiche dei docenti siano inversamente proporzionali al numero di esami elettronici che fanno.

La mia impressione è che, con tutte le procedure necessarie per fare un esame in laboratorio, le ore di turno che vengano assegnate siano troppo poche e, soprattutto, non rientrino nel conto delle ore. Perché se l'esame è alle 10.00, e dalle dieci sono pagato, devo però arrivare almeno vent minuti prima per controllare i computer, far riavviare dai sistemisti il laboratorio, mettermi in comunicazione con loro per i computer (cinque o sei) che non vanno come dovrebbero, sistemare il problema, prendere accordi col professore e fare entrare gli studenti alle 10.00 - ma dopo aver già lavorato non poco.

Ed è incredibile quanto ci possano essere studenti - per usare il gergo asettico della guida tutor - poco informatizzati, che hanno difficoltà persino ad inserire il proprio numero di matricola (e poi lamentarsi perché non va, in quanto ci hanno arbitrariamente infilato degli spazi).

La cosa più divertente, comunque, è stata la studentessa che, nel mezzo del proprio esame, avendo dato il professore il permesso di tenere tutti i tipi di libri ed appunti che lo studente desiderasse, fa cadere il pesante libro di zoologia sulla tastiera, premendo tasti a caso, e mandando così in blocco e computer ed esame. E più divertente ancora è stato spiegare all'ufficio competente le cause del malfunzionamento - spiegazione accolta, tra l'altro, con un certo margine di scetticismo.

Non sarebbe stata un'esperienza sgradevole, fossi stato in salute almeno discreta. Ma da ieri sera, per tutta la giornata di oggi e, seppur in tono minore, anche adesso, sono stato sufficientemente male, grazie ad un virus generosamente cedutomi da mio padre, sembra. E, sebbene nulla sia stato più pesante del viaggio in treno, specie al ritorno, non è stato uno scherzo neanche rimanere in laboratorio.
Comunque, e nonostante la tendenza a fare pasticci, il professore era una persona simpatica. E l'esame, pur non sapendo io niente di sistematica, non mi sembrava impossibile. Quindi immagino che ai biologi sia andato bene.

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lunedì 25 febbraio 2008

Ci si deve riposare?

Fortunatamente è opinione diffusa che i fine settimana, che molto opportunamente spezzano gli impegni quotidiani, siano due giorni dedicati al riposo, o comunque al relax. E, pur essendo vero che solitamente va davvero così, le eccezioni in tal senso sono tali e tanto significative che si arriva al lunedì più stanchi di quanto si fosse il venerdì sera

Il breve riassunto del fine settimana sta in due righe: venerdì catechismo e poi a ballare, con un bel rientro a casa verso le quattro. Sabato mattina di comprensibile coma, al pomeriggio frammenti di studio; la sera film e a letto presto. Domenica il congresso provinciale del PD prima, altro pomeriggio di studio e serata, nuovamente, con gli adolescenti. Ma raccontarlo è tutta un'altra cosa.

Venerdì
Ho già vagamente accennato al fatto che sono arrivato a sera di ottimo umore, e per festeggiare la notizia ho deciso di rispondere positivamente all'invito fattomi da Epo e Claudio di andare a ballare al Capogiro, locale esasperatamente elegante dove passano musica tutt'altro che eccezionale. Non ci ero mai andato, e questo ha senz'altro contribuito molto a farmi propendere per il sì; anche solo per provare. Eppoi la Susi, che è la ragazza di Claudio, sosteneva sabato scorso che la selezione musicale era migliorata di molto. Probabilmente, tutte balle. Che poi c'è chi si accontenta, e spesso sono io ad essere guardato come un alieno perché il primo dei miei criteri quando si tratta di andare a ballare è che musica che mettono.
In ogni caso, prima di uscire c'era l'incontro di catechesi per gli adolescenti. Ancora sulla solitudine, stavolta vista nell'ottica "positiva" (banalizzando). Nonostante l'impostazione che la suora aveva dato all'incontro con il nostro gruppo fosse parecchio cerebrale e, pur condividendone appieno contenuti e stile avessi sollevato perplessità di ricezione, è andata decisamente bene. Almeno con i ragazzi. Qualche difficoltà in più con i miei colleghi educatori - bisogna ricordare che, su un gruppo di una quindicina di adolescenti che vanno per i diciotto, oltre alla suora ed a me ci sono altri tre educatori; dai quali, a volte, ho l'impressione di essere separato non da un muro di gomma, ma da una nebbia via via più spessa e gelatinosa attraverso la quale ciascuno dei concetti che esprimo arriva distorto, a volte banalizzato, molto più spesso incompreso. Il che è certamente colpa mia, ma fa veramente cascare le braccia.E non c'è niente di così disarmante che esprimere un concetto, magari troppo sublime od astratto, e dover affrontare un dibattito non con i ragazzi che, magari, sono in disaccordo, ma con gli altri educatori sulla sua interpretazione. Al punto che a piuttosto che galleggiare nella mediocrità del non decidere il bene o il male, ed il comportarsi in modo decente per cortesia, meglio sprofondare nel male perché qualcun altro ti ci possa salvare è stato obiettato ma allora tu sei a favore della droga?. E cosa dovevo rispondere? Ho risposto Sì, e di tutte le altre dipendenze. Sperando che capissero il sarcasmo.
Sono stato anche criticato da mia sorella (in realtà l'indomani, ma a proposito di quello che ho fatto all'incontro) perché spreco la mia saggezza rispondendo ad alcune sue compagne che altri cercano semplicemente di condurre sulla retta via, a volte in modo un po' brutale. Ma di cui io ho fiducia.
Concluso l'incontro, mi passano a prendere, ma è ancora troppo presto per presentarci alla porta della discoteca, dunque ripieghiamo su un banalissimo e schifoso bar dei paraggi, dove è costume che gli scanzorosciatesi si trovino (e vai a capire cosa ci trovino). Poi ci si muove, finalmente, dopo essere stati preavvisati che sarebbe stato facile fare una lunga anticamera al freddo, perché se no non fa figo abbastanza. Ma, eventualmente, questi uccelli del malaugurio sottovalutavano la (negli occhi di qualcuno) incredibile avvenenza della ragazza e della sorella di Claudio, al punto che siamo passati avanti ad una mezza folla. Ok, il posto è davvero elegante, e la cosa positiva è che non è nemmeno pacchiano come avevo immaginato. Ed all'ingresso ci dev'essere anche una selezione estetica, perché rarissime e confuse in gruppi di festaioli erano le ragazze e le donne meno che attraenti. Decisamente ingiusto, ed estremamente non spiacevole. Epo, sempre più sulla via per la libertà, ha subito attaccato a provarci con una ragazza vistosa, ancorché non eccezionalmente bella - invano. Abbiamo tirato le tre e mezza...ed il mattino dopo sono stato, regolarmente, svegliato alle sette e un quarto.

Sabato
Svegliato alle sette un quarto, ma non alzato prima delle otto e non sveglio prima delle nove e mezza. Niente mal di testa, comunque, anche perché bere in quel locale sarebbe stato un salasso insopportabile per le mie tasche. Nel pomeriggio mi sono messo con la buona volontà di studiare, anche se l'ho dovuto spezzare per portare mia sorella all'OrioCenter che saranno state due settimane che rompeva l'anima - l'ho solo piantata lì nel parcheggio e poi sono tornato a casa, ma è partita comunque una mezz'ora abbondante. Più tardi è venuta l'ora di andare a Messa e sopravvivere ai canti antidiluviani che scelgono sempre al sabato sera, salvati solo dallo Zipoli che ho suonato al congedo. Dopo cena coma profondo, sia io che Epo. Dopo esserci velocemente visti in Oratorio abbiamo chiamato Fabio, che cause di forza maggiore costringevano a casa; siamo così andati da lui ed abbiamo visto Leoni per Agnelli, l'ultimo Robert Redford da cui speravo, sinceramente, qualcosa di più. Si salva il camaleonitico e sfrontatamente bugiardo senatore repubblicano, ma giornalista e professore liberal, verosimilmente gli eroi positivi del film, sono l'una patetica e l'altro mortalmente noioso. Diciamo che si è salvato il Jack Daniel riserva (quello a 43°), ed il nuovo album di Elio che Fabio ha comprato.

Domenica
Nonostante fossi andato a letto prima di mezzanotte, e non mi fossi addormentato dopo la mezza e mezza (il tempo di finire le Città Invisibili, perché quando mio fratello è in casa è impossibile leggere a letto, quando apro gli occhi sono già le nove e mezza. Ed io avevo fatto una mezza promessa a mio padre di andare al congresso provinciale del PD. Fortunatamente (o forse no) aveva avuto un problema nell'imbottigliare il Prosecco di Valdobbiadene, e nonostante la mia levata tardiva ho dovuto trafficare con bottiglie ed acqua gelata per quasi un'ora, prima di partire.
Il congresso del PD era molto meno affollato di quanto pensassi, ed in effetti non che ci fosse molto gusto a votare una candidata unica che, tra l'altro, era già la segretaria provvisoria. Molto più caldo era il tema delle candidature, con la necessità di chiudere su una rosa di candidature giovani da proporre all'Esecutivo di stasera. Con il gruppo dell'exSinistra Giovanile a complottare sulla sinistra della sala, e quello degli exGiovani della Margherita a fare altrettanto in fondo a destra. Dai piani alti ci viene raccomandato un nome; noi abbiamo una piccola rosa di nostre proposte - e la fatica, in realtà, è stata trovare qualcuno che accettasse sapendo che non sarà MAI eletto, grazie alla legge elettorale ed alle liste bloccate; la SG avrà la sua, e dovremo fare sintesi. Sapendo che decideranno altri. Quelli di SG acconsentono di vederci solo al termine del Congresso, e quindi iniziamo la riunione all'una meno dieci. Le trattative partono fintamente rilassate, ma diventano ben presto tese; durante le quali ho detto una delle più colossali e a fin di male bugie della mia carriera. Noi crediamo molto nella sua candidatura. Va beh. In realtà eravamo quasi certi che, non l'avessimo proposto noi, sarebbe saltato fuori lo stesso, e quindi meglio poterci mettere il cappello. Sospetto confermato, tra l'altro. Impossibile l'accordo, perché costui a loro non va bene per niente (e del resto uno dei loro candidati è ritenuto impresentabile dai piani alti), si procede alla più classica delle spartizioni: due voi due noi, e non mettiamo becco negli affari degli altri.Concludiamo questo cosiddetto accordo con l'impegno di impedire ai circoli territoriali di proporre altre candidature di giovani (come ci fosse il rischio..., contenti loro), e torniamo alle nostre case. Dove di dovere sono soddisfatti.
Niente da dire al pomeriggio, studio; alle cinque e mezza a Scanzo c'è la Messa mensile per gli adolescenti con successiva disorganizzatissima pizza. Bisognerà seriamente pensare di impedire a chi non viene a messa di presentarsi a pretendere la cena...anche perché non ce n'era abbastanza per tutti, avendo fatto i conti sui presenti in chiesa. Dopo mezz'ora che la cena era finita, in realtà, ne è stata scongelata molta altra di ripiego, ma l'unico che era rimasto a mangiarla ero io e presto mi ha stomegato.
Il dopocena è stato interamente dedicato ad ascolare brani sparsi del nuovo album di Elio e le Storie Tese, ed a ridere come cretini. Poi sono andato a casa, comunque ancora abbastanza presto, al computer.

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domenica 24 febbraio 2008

Etica e fede

Preavviso: questo è un tentativo, peraltro sicuramente fallimentare, di rendere più accessibile il pensiero di Kierkegaard che ho postato ieri. Non essendo io né filosofo né, tantomeno, persona di fede paragonabile con quella del nostro Soren, sicuramente banalizzerò e sarò fumoso.

Si parla del rapporto tra etica e fede. Rapporto problematico allora, agli inizi dell''800, anche se Kierkegaard ha, a mio avviso, più in mente le sue polemiche con gli eredi di Hegel che altro (per dire, più che la sua rottura con la morosa come vorrebbe l'introduzione della mia edizione); ma che, certamente, non è meno difficoltoso oggi, quando si tende a confondere insegamento morale con religione, o valori etici con la fede - e prosperano gli Atei Devoti alla Ferrara.

Il soggetto dell'agire morale è l'uomo nella sua individualità e libertà, il Singolo. Questa libertà, questo infinito aprirsi alle possibilità, diventa agire morale quando è regolata dall'etica; quando gli interessi personali vengono subordinati ad un Bene più grande (per far vedere che ho letto Harry Potter, alla fin fine); e questa etica, sulla scia dell'insegamento di Hegel, è ricomposizione e sintesi degli interessi contrapposti che animano le persone e la società - sappiamo bene che di Hegel è il concetto di Stato Etico, che ricompone le pulsioni contrastanti della Società; ecco, qualcosa del genere. È quasi un clichet culturale dire che proprio in virtù di queste teorie si sono sviluppate le concezioni autoritarie e dittatoriali del '900. Gentile, ideologo del fascismo, era filosofo idealista hegeliano, e lo stesso Marx aveva studiato, probabilmente senza capirci molto, Hegel - tanto che può essere considerato, a buona ragione, l'ultimo degli hegelisti di sinistra (nel cui novero c'è anche il Feuerbach di "Dio come proiezione umana").
Parlando di questa etica che è superiore alle istanze dei singoli individui, Kierkegaard fa riferimento alla tragedia greca ed al caso, ad esempio, di Ifigenia sacrificata dal padre nell'interesse dello Stato (vincere la guerra di Troia). E lo fa in contrapposizione al sacrificio di Abramo, tema principale di Timore e Tremore.

Il momento dell'Etica e dei suoi valori, per quanto importanti nell'agire di una persona, non è il momento più alto, il più importante, quello in cui c'è più verità ed in qui si decide il destino del Singolo. La vera realizzazione della Persona Umana (prendendo in prestito il concetto, più tipico del pensiero cattolico che di quello luterano, di cui il Nostro è espressione per quanto polemica) non è nel suo subordinarsi all'interesse generale o nel fare la cosa giusta, e nemmeno la cosa buona, per quanto questo sia già un passo avanti ed oltre la Vita Estetica dell'egoismo totale. Non è nell'annullare il proprio Bene per il Bene Più Grande che si trova consolazione e pace.

Perché Dio è al di là anche di questo bene. O, se preferiamo, il Bene di Dio è talmente superiore, come dista Oriente da Occidente, che il migliore dei nostri beni concepibili è l'ombra di niente. La scheggia di infinito posta nell'animo di ogni uomo non si dà pace neanche nel più ordinato e nel migliore dei mondi possibili, ché sono finiti. Ed è nella Fede che il cuore trova pace. La fede ci dice che non siamo un ingranaggio nella più o meno perfetta macchina del mondo, che non è in virtù del fatto che scegliamo la cosa giusta che siamo salvati e, ancora, che non è annullando noi stessi che facciamo la cosa giusta. Perché, contrariamente a quanto sembra ad occhi umani (ed ai miei per primi) quello che vediamo nei nostri simili, il quotidiano dibattersi nelle grinfie della limitatezza, non è l'uomo; o, almeno, non è l'uomo come doveva essere, che è lo stesso che dire l'uomo come è veramente. La fede ci dice che il nostro posto è l'Assoluto. Che la nostra natura è quella. Che noi siamo Sua immagine. Che è nella relazione con l'Assoluto che noi uomini, ma noi Singoli uomini, non il genere umano in generale, troviamo il nostro posto. In questa relazione con Dio la nostra realtà viene trasfigurata, la nostra umanità trova il suo posto.
Ed è un paradosso, lo dicevano già San Paolo prima e Tertulliano poi, ed è IL paradosso che, al di là della ragione che fa di tante cose una, che istituisce una scala di valori in cui il superiore precede e mette tra parentesi l'inferiore, sia nell'irriducibile Singolarità personale la nostra collocazione. Non siamo più subordinati all'interesse generale. L'agire morale non è né la gabbia né le briglie della nostra Libertà. È il sentiero che ci porta al di sopra. La vita etica ci può (perché non tutti accettano la Fede), appunto, sopraordinare all'interesse generale.

E di questo sta parlando Soren quando parla del sacrificio di Abramo. Perché uccidere il proprio figlio non è agire etico. Non si tratta nemmeno di ucciderlo perché c'è qualcosa di più importante (Isacco non è Ifigenia). Si tratta di ucciderlo perché l'ha detto Dio, e Dio non toglie quello che ha promesso, non toglie nemmeno il figlio promesso ed atteso da anni, non lo toglie nemmeno se sembra che sia proprio quello che ha ordinato. E Abramo si è completamente abbandonato in questo abbraccio con il suo Dio. Ha alzato la mano su suo figlio; che gli è stato restituito. Ed Abramo si è salvato, e con lui si è salvato Israele, e con Israele noi tutti.

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sabato 23 febbraio 2008

Ah ah ah ah ah!

Valter Veltroni in realtà ha già vinto le elezioni, ma non lo dice per non far licenziare i sondaggisti di Berlusconi

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Parole ed Idee

La fede è appunto questo paradosso, cioè che il Singolo come Singolo è più alto del generale; esso è giustificato di fronte a questo, non subordinato ma sopraordinato. Questo però va inteso in questo modo: ch'è il Singolo il quale, dopo essere stato subordinato come Singolo al generale, ora mediante il generale diventa il Singolo il quale, come Singolo, è sopraordinato; il Singolo come Singolo sta in un rapporto assoluto con l'Assoluto. Questo punto di vista non si lascia trattare con la mediazione, poiché ogni mediazione avviene appunto in virtù del generale; esso è e resta per tutta l'eternità un paradosso, inaccessibile per il pensiero. O la fede è questo paradosso oppure anche la fede non è mai esistita, proprio perché essa è esistita da sempre. Cioè, in altre parole, Abramo è perduto.

S. Kierkegaard, Timore e Tremore

Ogni tanto non fa male qualche riga di Soren. Tutto insieme magari no, perché uccide.

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Ad introitum

Forse ne avevo già accennato e quindi non è una novità, ma repetita juvant. Qualche anno fa, quando avevo ancora il tempo per le feste, insieme ad alcuni amici dell'Oratorio (Emanuele, ma soprattutto Fabio e mio fratello) ci eravamo messi a fare alcune produzioni di musica elettronica (ai tempi, soprattutto dance). E, tra le varie cose, il progetto più ambizioso è stato senz'altro una Messa per computer solo - decisamente più adatta ai gusti di quel tempo piuttosto che ai contemporanei; non si pensi che sia stato qualcosa di blasfemo. Di liturgicamente inadatto, senz'altro, ma non molto peggio delle messe beat o della batteria in chiesa. Con l'attenuante che non sono mai state suonate in chiesa.

Non c'è ancora tutto l'Ordinario, ed il Gloria è uscito proprio di merda. E bisognerebbe rimetterci mano. Intanto, ho adattato al gusto moderno (in generale, e mio in particolare) Ad Introitum, che sarebbe il brano strumentale che, nella musica sacra tradizionale, accompagna la processione d'ingresso del celebrante. Che ha perso la connotazione big beat per diventare elettronica "pura", con tanto di un bel tappeto di moog.

free music

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Ideologia

Un bell'articolo ideologico come non si usa più...

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venerdì 22 febbraio 2008

30 SUBITO!


Non vedo, purtroppo, folle agitare cartelloni davanti alla porta dello studio di Destri, o presidiare lo studio di Oleari chiedendo giustizia, o ancora inseguire i dottorandi chiedendo spiegazioni.

Avviare il video, ed ascoltarlo per un po' prima di procedere

Leggere per credere!

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giovedì 21 febbraio 2008

Dio e gli Sperimentali

Metafora ardita, che mi ha attraversato la mente più o meno mentre il treno sferragliava tra Vignate e Melzo...

Dio è come l'errore sistematico. Non si riesce ad evidenziare con metodi statistici, e presumere che non ci sia fa sbagliare l'esperimento.
Al lettore la semplice interpretazione.

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Musica nelle orecchie

Con il grosso peso levato dallo stomaco, nel rientro a Bergamo ho avuto tutto il tempo di ascoltare, rilassato come non succedeva da un po', Give me a good reason to wake up dei Motel Connection. Non è rimasta moltissima gente a fare una musica elettronica al tempo stesso patinata e raffinata come questo progetto-costola dei Subsonica.

Ne discutevo qualche settimana fa con il curato che, da fan del Cherubini, mi ha passato Elektrojova dove, tra i vari remix, ce n'è uno dei Nostri. Don Alessandro, da avversario della musica elettronica, sostiene che, ad ogni modo, scrivono bene, ma la musica è triste. Non posso non essere d'accordo. Riescono al tempo stesso a realizzare qualcosa di ballabile che non sfigurerebbe (almeno a mio avviso, ma ho avuto delle divergenze con dei djs scanzesi) in nessun club, che non abbia alcuna parvenza di leggerezza.

Non è musica truzza, se questo inquieta i miei lettori; ma rimane a cavallo tra la house e la progressive. Quindi non penso sia universalmente apprezzata.

Sarei tentato di mettere qui la mia preferita, delle loro. Ma so che su di essa non c'è unanime consenso. Così, beccatevi il video del loro capolavoro, questo concorde populo.

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Persone ed idee da ringraziare

Sarà un po' anomalo, perché ha ancora da nascere la persona che vedrà Cassa ringraziare qualcuno al di là della semplice cortesia.
Ma, trattandosi di persone morte, non si può sottilizzare più di tanto.

Oggi è un giorno importante, perché per la prima volta nella mia "carriera" Heisenberg batte Schrodinger. Sulla scia di una tradizione che affonda le radici nel mio idolo, W.R. Hamilton, pietra miliare della meccanica classica. Perché, nell'esame di oggi, comparivano per la prima volta a memoria d'uomo le equazione di Heisenberg-Hamilton:
$\frac{dp}{dt}=\frac{2\pi[p,H]}{ih}$
$\frac{dx}{dt}=\frac{2\pi[x,H]}{ih}$
e, finalmente, si capiva l'utilità della diseguaglianza di Heisenberg generalizzata
`(\Delta A)(\Delta B)>= \frac{1}{2}|(:[A,B]:)|`

È ancora presto per cantar vittoria, ma...

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Verso il patibolo

Ormai sto per prepararmi il pranzo; l'ultimo pasto del condannato. Poi uscirò di casa, prenderò l'autobus fino a Bergamo.
Senza fretta, il primo treno per Milano.
Con meno fretta ancora, il lungo viale in mezzo al quale passa il tram.
Senza guardare in faccia a nessuno prenderò posto nell'aula - ci sarà ressa, credo.
Poi inizierà l'Esame.

Vorrei poter essere più ottimista; e, del resto, all'appello del 4 febbraio lo ero. Ma poi si è visto com'è andata.

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Nota politica

Come annunciato, ieri sera c'è stata la Direzione del Circolo PD di Scanzorosciate-Gorle. Nonostante l'insolita - e truffaldina - trovata del doppio portavoce, qui giustificata con il fatto che siamo due comuni, ed auspicabilmente quell di Gorle potranno, prima o poi, lasciare il nido (ma pare sia stata una diffusa manovra DS per i paesi in cui la Margherita aveva il vento in poppa), bisogna dire che abbiamo lavorato bene - finché c'è stato da lavorare; forse sarebbe meglio stendere un velo pietoso a proposito della fase parole in libertà che coincide con i saluti finali...

E così siamo in campagna elettorale. Fino all'anno scorso questo, per me, ha significato fare qualche escursione notturna per attaccare manifesti dalla Celadina di Gorle fino alle più sperdute frazioncine di Cenate, ed eventualmente - e controvoglia - distribuire materiale porta a porta, ma non qui a Rosciate che è vicino e possono farlo i miei fratelli, ma per le cascine e le corti della Tribulina, e le villette-anti-settanta di Gavarno. Adesso non più. Abbiamo predisposto un calendario abbastanza fitto per il dopo Pasqua - io lo avrei voluto meno fitto e più capillare, ma ci siamo convinti che la spesa non valeva la candela -, mentre nella seconda settimana di marzo dovremmo diffondere un foglio-giornalino che, al tempo stesso, presenti il PD ai cari concittadini e marchi la situazione politica e le novità.

Poi ci sarà il sito internet, una volta mandato in pensione il desolante portale dei DS di Scanzo (desolante perché negli ultimi tre mesi ha fatto meno accessi del mio blog in due giorni), ed il periodico (sui cui ancora ferve la discussione singolare/plurale, per via di Gorle) Paese Democratico...diciamo che si va bene finché non si parla di contenuti, perché su quelli apriti cielo.

Qualcuno - non io - tira fuori il discorso i Radicali verranno sì verranno no, e mi tocca sentire che la Bonino ha una forte presa sui giovani, un po' di solite sparate anticlericali (di cui la più significativa è, senz'altro, a me della Chiesa non me ne frega niente, però dovrebbe essere e fare così e cosà) cui, a dire il vero, cerchiamo di obiettare argomentatamente e non della loro stessa moneta, ma ho idea che sarebbe stato più efficace un fuoco di fila di insulti e battute sarcastiche. Intanto, sul giornalino della Carta dei Valori dovrei scrivere io.

Sullo scenario nazionale, abbiamo messo alla porta De Mita (ok, se n'è andato lui, ma chi lo conosce, anche solo di fama, sa che non candidarlo è per lui uno sgarro tale da essere più offensivo di un florilegio di considerazioni su tutte le donne della sua famiglia) - che non è perfetto, e certo non rappresenta il Nuovo di cui tanto Veltroni si ammanta, ma che da solo vale il 10% dei voti radicali alle ultime politiche - che ora, piccato, passerà al centro (anche se non sono convinto ci sia ancora la parola fine sulla sua candidatura) con il suo bel gruzzolo di elettori. Che ingrosserà quello di quanti guarderanno altrove se i Radicali iniziassero a far casino. Non faccio mistero che li avrei voluti altrove, e stop. Con questa trovata di inserirli nelle liste (che faccia tosta, però, sette eletti sicuri), perlomeno, è sparito il simbolo. Lo scrivo anche per il loro bene, gli conviene starsene zitti, nel mese e mezzo che ci aspetta - ché non ci hanno reso un gran servizio alle ultime politiche. O voi pensate che il 7% dell'UDC ('nsoma, non è poco) sia stato tutto merito di Casini?

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martedì 19 febbraio 2008

Le radici della disaffezione

È incredibile come si possa essere, contemporaneamente, contro tutto e tutti. Sostenere al tempo stesso l'ultimo rigurgito di comunismo verace e i campioni assoluti dell'individualismo; aderire alle più scompagnate e localistiche iniziative di protesta e proporre programmi allucinati ed allucinanti per cambiare l'Italia.

E magari pretendere d'essere presi sul serio.

Un sito da vedere, senza parole.

Non me ne vogliano gli autori, rispetto il loro idealismo ed il loro impegno. Soltanto, vivono su un altro pianeta.

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Reincontri

Ho, al solito, il vizio di dare titoli troppo altisonanti ai post che parlano di svago; perché è arrivato, un po' tardi - qualche maligno potrebbe aver messo in giro la voce che me ne fossi completamente dimenticato, ed avrebbe avuto ragione - il resoconto del fine settimana. Poi, tra qualche anno, leggendoli uno dietro l'altro, ci accorgeremo di come ci illudessimo di divertirci, ed invece non si faceva altro che trascinarci dal venerdì pomeriggio al lunedì mattina.

Tutto inizia venerdì, al termine - tirato abbastanza in lungo per la spinosa questione dell'ANPI - della riunione del Comitato GD. L'incontro di catechesi era stato mutato con scarso preavviso, e senza consultazione nemmeno informativa, nella partecipazione ad un incontro, a Negrone, con una suora missionaria costretta a tornare dall'Eritrea per ragioni di sicurezza. Sono arrivato in estremo ritardo, per via della riunione e della successiva, necessaria, cena - che poi è stata mangiare una focaccia scondita, sai che bontà - giusto in tempo per raccogliere alcune perplessità in merito al diverso programma, che a molti (me compreso) è sembrato quanto meno estemporaneo.

Al termine dell'incontro, che praticamente era deserto d'animatori, perché alcuni, fiutata la mala parata, hanno latitato, un certo numero di altri aveva concomitanti e diversi impegni, probabilmente l'influenza ci metteva lo zampino per altri ancora, ho ricevuto una chiamata da parte dell'Epo che chiedeva se c'era in giro qualcuno. Che ero solo io. L'ho aspettato per un quarto d'ora scarso - ché era a Bergamo con la sua ragazza, presumo - impegnandomi a scansare un paio di adolescente sventate che invadevano il mio spazio vitale, finché è arrivato e si è buttato lì, dietro indiretta promozione di Claudio - che era moltissimo che non vedevo se non di sfuggita a Messa, ma questo discorso riguarda l'indomani - di andare al Gas Beer di Gazzaniga, in piena media Valle, dove voci parlavano di un'anomala concentrazione di bella gente. Non l'avessimo mai fatto! Per prima cosa, non ci abbiamo messo meno di mezz'ora a trovare il bar, ché aveva sempre guidato qualcun altro, ed il mio punto di riferimento - che credevo perfetto - di sotto la chiesa è crollato sotto la considerazione che di chiese, a Gazzaniga, ce ne sono almeno due. Ma la seconda (che per inciso era quella giusta) era quasi su a Fiorano, e prima di trovarla - incidentalmente - siamo impazziti a girare e rigirare per il centro del paese. Oltre al danno, la beffa di trovare il locale pieno di valligiani uomini dagli occhi cisposi e tasso alcolico non indifferente, affatto l'opposto di quello che noi ritenevamo essere bella gente per cui valeva la pena gettare un occhio. Ed anche la birra (per me, rigorosamente draught - con rare concessioni alla rossa) non era 'sto gran che.

Sabato sono partito con la migliore delle intenzioni da studente; cioè dedicarmi ai miei esami e mettere il naso fuori di casa solo dopo cena, e per tornare a casa prima di mezzanotte, in ogni caso. Avevo anche declinato l'invito a scendere a Roma per il PD! E le cose non sono andate come dovevano. Perché, nel pieno della fase produttiva del pomeriggio ho ricevuto un messaggio dall'Epo che organizzava un aperitivo collettivo, che era parecchio non si faceva, e come potevo io mancare? Non ci avessero dato buca la metà, sarebbe stato anche riuscito. Ma il Geordie è rimasto meno di un quarto d'ora, perché aveva prenotato una lampada alle sei e mezza, e Fabio non si era fatto vivo per motivo ignoto. È stata comunque una buona occasione per fare due parole con Claudio, che appunto era moltissimo che non si vedeva - e, obbligo d'etichetta, con la di lui ragazza, che sono talmente uniti da portarla anche ai ritrovi per soci. Parole che, per la maggior parte, vertevano su alcune epiche uscite quale l'Ultimo 2004 a Jesolo, o il Mare dell'anno dopo con la vicenda The Orange One (Valèria) e Waikiki (Martina). Durante il pomeriggio avevo avuto uno scambio telematico di battute con Monica che cercava un posto dove portare amici suoi in Città Alta, e si era buttato lì che avremmo potuto trovarci lei con la sua compagnia e noi - tanto, per l'attività principale, cioè far onore all'oste, più si è meglio si sta.
Per la sera siamo nuovamente traditi da Fabio, che preferisce (preparatevi la faccia scandalizzata) andare ad una serata di balli popolari (scandalo n.1) a Lallio (scandalo n.2) in compagnia dei suoi amiconi (sa che è sarcasmo) dell'UPEE. E così in Città Alta siamo in tre (Geordie ed Epo insieme a me, Claudio è a cena con qualche amica della sua ragazza, e ci ha lasciato un mezzo impegno a vederci a fine serata per uno spuntino); ci mettiamo un'era geologica a parcheggiare, perché entro e fuori le mura è saturo di adolescenti di ambo i generi, parati e disinvolti come ad una colossale e collettiva cena di classe, con tanto di tenere coppiette sparse ovunque e di capannelli di gente su di giri. E, quando arriviamo in Piazza Vecchia, dei cinque milanesi che avevamo stimato ce n'è solo due, Monica ed il suo amicissimo (se qualcuno vuole leggerci dell'ironia o delle allusioni, faccia pure) Marco. A parte le allusioni, bisogna dire che Marco diventa socio (da noi si usa quest'altra categoria dello spirito) in men che non si dica, complici le sfacciate, esagerate, spassosissime espressioni di vivo apprezzamento per tutte le adolescenti che affollavano la città. Dopo aver lungamente girato ed essere stati allontanati da diversi locali (era un po' che non vedevo tanta gente) capitiamo fuori dal pub irlandese appena un gruppetto se n'è andato, sicuramente, perché c'è un tavolino in mezzo al superangusto buio locale (difetto di quasi tutti i posti di Città Alta, a dire il vero) che presidiamo immediatamente.
La conversazione, lasciata a sé stessa, degenera in incredibili vette di ilarità, e non ci viene risparmiata nemmeno una piccola rissa quando Marco tenta di mostrarci un video di Monica ubriaca, mentre quella quasi ci lascia una gamba nel saltare sul tavolo ad impedirglielo. Nel frattempo ci raggiunge un altro amico milanese, e ci dedichiamo a barzellette che, chissà come mai, l'indomani non faranno più ridere così tanto. Dopo aver lungamente presidiato il nostro tavolino, finalmente ci alziamo per andarcene, ma non possiamo esimerci dai tradizionali dieci minuti di gelo che accompagnano i compassatissimi commiati. E poi, resta da attraversare mezza Bergamo alta, e salire e scendere fino in Castagneta, prima di recuperare le auto. Ed incassare il desolato rinvio di Claudio che sono ancora al ristorante.

Il giorno dopo, a Messa - per l'aperitivo non ho potuto andare alla mia consueta e suonata Vespertina - ci si ritrova tutti (tranne il Geordie, ma lui è davvero rarissimo vederlo alla Messa della Domenica) e, per prima cosa, ci si ingegna a capire dove e perché non funzioni l'amplificatore per la chitarra. E se ne trova la causa in un cavo artigianale che entra stereo ma esce sul mono sbagliato. Dopo Messa, si impone la tirata d'orecchi a Fabio per la scelta delle sue priorità; ma si viene compensati da tutti i problemi (che, mi sembra di ricordare, ha sempre avuto) nello scegliere le priorità in fatto di donne - o, meglio, ad assumersi la responsabilità della propria priorità.
Per qualche stranissimo motivo non ascolta i miei, saggissimi, tre consigli. Nell'ordine:

  1. Se lei gioca sporco, giocare più sporco.
  2. Se lei gioca sporco, lasciare che sia la sua coscienza a doversi fare scrupoli, e non la tua.
  3. Se lei gioca sporco e tu non vuoi fare il suo gioco, sputtanarla.

Ma non mi ha voluto dare retta; almeno per ora. Ed un altro pomeriggio di studio.

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Quesito politico-elettorale

Cosa è più interessante, di questa campagna elettorale?
I due superpartiti o il centro?



Ascoltando le interviste ed i monologhi dei politici - a seconda della trasmissione che si segua - leggendo giornali più o meno amici degli uni o degli altri, si direbbe che la grande novità di queste politiche 2008 sia la presenza di due partiti, come si dice, a vocazione maggioritaria, cioè con l'intento di andare oltre il 50%. O comunque di fare incetta del voto degli italiani. Ma non sono così sicuro che questa sia una grande novità; e mi spiego. Se, da un lato, nel 2006 la Legge Calderoli aveva lasciato sulle schede tutti i partiti, seppur raggruppati in coalizioni, bisogna ricordare che sulle schede del Senato e della quota maggioritaria della Camera ci sono stati, nel '94, '96 e 2001 solo tre o quattro simboli. Che hanno focalizzato via via di più il voto (nel '94, il terzo classificato era al 16% - Patto per l'Italia; nel '96 al 10% - Lega Nord; nel 2001 il 4% - Rifondazione). Personalmente, pur conoscendo molti che lo considerano sintomo di modernità, sono inquietato da questo trend che ha portato, e si è visto alle ultime politiche, l'Italia e gli italiani ad essere divisi come le due metà di una mela; in parti praticamente uguali, per giunta. Il decantare PD e PDL come la parola fine ai ricatti dei partiti più piccoli è, ne conveniamo, mossa propagandistica; a cui siamo tutti sensibili, ma che bisogna guardare con sguardo freddo. AN (o meglio, Fini) un giorno annuncia lo scioglimento quello dopo la semplice alleanza elettorale; con Di Pietro abbiamo fatto un accordo che serve, non ce lo nascondiamo, a convogliare quel 2-3% di elettorato che ancora si fa ammaliare dall'ex pm e dal suo simbolo, e per non avere sull'uscio la grana dei Radicali li stiamo facendo accomodare all'interno, pagandoli (e non è una metafora) in soldi e poltrone. Con ciò facendo, ripetendo l'errore che ha portato al 7% l'UDC nel 2006 - qui nessuno è fesso.



E poi c'è il centro. È ancora presto per cantar vittoria, come si dice, perché si presenta diviso in tre partiti, almeno allo stato dell'arte, e nelle ultime tornate ci è voluto poco perché chi si metteva al centro fosse attratto da uno dei due poli. Diciamo che il centro è stato un punto d'equilibrio instabile, e lo dimostrano D'Antoni prima e Follini poi - solo per citare i più politicamente rilevanti. Se riuscisse ad invertire la tendenza delle ultime elezioni, compierebbe l'impresa politica del decennio. Altro che PD - di cui, comunque, sono quadro ed elettore, anche perché prima sarà bene che il centro si stabilizzi, onde non farne un cavallo di troia del cambio di bandiera, o essere costretti a cercare una ciambella di salvataggio dalla nave affondata. Ma fa tutto parte del piano.


Comunque questa è la mia idea. E la vostra?

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lunedì 18 febbraio 2008

Virus e malattie genetiche


Perché i virus informatici sono detti tali? Apparentemente - o meglio, a detta del mio temporaneo antivirus - perché, come i virus, utilizzano i computer ed i programmi degli altri per riprodursi e diffondersi (in questo diversi dai batteri e da altre schifezze analoghe tipo eucarioti patogeni, che sono vivi anche a sé stanti). Ma, a dire il vero, non sono certo che sia il migliore dei paragoni.

Riflessione che ho fatto oggi; perché, se da un lato era noto che, da qualche giorno, il mio computer era assolutamente impazzito e si riavviava ogni volta che si collegava alla rete, mentre era tutto normale (e non venivano rilevati virus né altro) da disconnesso, dall'altro questo grave disagio veniva bypassato navigando dalla modalità provvisoria, o dal computer di mia sorella. Soltanto che, mentre altri problemi di entità medio-piccola che affliggevano il computer (che, è bene sottolineare, è di mio fratello) in queste settimane (l'elenco sarebbe lungo...messaggio di errore da Explorer per i siti con il badge flickr, improvvisi ed estemporanei - dell'ordine di una volta ogni paio di giorni - schermi blu della morte, e così via) venivano sopportati e davano modo al virus colpevole di prosperare - non so perché escludere che si trattasse di altri problemi, ma a naso è così - questo era talmente grave e fastidioso che ho voluto usare tutta la mia potenza di fuoco informatica. Finché, dopo che ieri sera mia madre (che ha aperto anche un blog - di cui praticamente sono l'amministratore - ed avrebbe piacere che lo visitiate (ma senza esagerare che altrimenti impazzisce, pretendendo come fa di individuare tutti i visitatori)) non era riuscita ad avviare la modalità provvisoria ed aveva comunque tentato il collegamento, e l'antivirus era saltato su a dire che aveva individuato una minaccia, ma troppo tardi perché subito dopo il computer si riavviava miseramente, oggi ci ho messo le mani.
Era rimasta traccia del virus (un backdoor in un settore di memoria fisica) e cercavo inutilmente di eliminarlo, perché l'antivirus non lo trovava più. Al che mi è venuto il colpo di genio della giornata, e mi sono connesso alla LAN. Il virus si è svegliato dal suo subdolo letargo, è stato individuato e neutralizzato.

Cosa c'entrano le malattie genetiche?

È un insegnamento dei tempi del Liceo; un po' politicamente scorretto, ma giusto. Che dice che non bisogna preoccuparsi delle anomalie genetiche più gravi e devastanti, o delle mutazioni mostruose. Perché, se fanno così male, il portatore muore prima di riprodursi; e con lui muoiono le anomalie. Così anche il virus di questi giorni: finché si accontentava di rompere le balle una volta ogni tanto, veniva sopportato con malcelata tolleranza. Ma, quando ha alzato la cresta, è stato fatto sparire.

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sabato 16 febbraio 2008

C'è tutto un gran movimento...

E questa settimana ho fatto più riunioni che pasti completi...

Il Partito Democratico si struttura sul territorio bergamasco, e per alchimie familiari (ché nei paesi anche queste hanno la loro importanza) il 27 gennaio, quando ci sono state le elezioni dell'assemblea provinciale e del coordinamento di circolo (Scanzorosciate-Gorle) sono finito nel Coordinamento territoriale.
Che ha pensato bene di riunirsi mercoledì sera per l'elezione della Segreteria e del Segretario (con lessico diessino) o del Direttivo e del Portavoce (con lessico margheritico). E che ha pensato ancora meglio di eleggere un direttivo di soli giovani.

Mi scuso per il sarcasmo; è una risposta indiretta agli amici che si entusiasmano per i propri circoli. Con occhio freddo, le dinamiche della riunione non hanno avuto niente di esaltante. Certo, adesso in direzione siamo in cinque o sei, il più vecchio ha 35 anni e l'opportuna continuità è garantita dall'essere quasi tutti figli di. Nonostante il pasticcio diessino di voler fare un doppio portavoce, intanto, pare che sugli atti appaia come Segretario mio cuggino Davide e come vice la Cordioli, figlia dell'on. Lanfranchi di Gorle.

E poi ci sono i Giovani Democratici, come dimenticarlo? Mercoledì - al posto della cena - riunione dell'ex-GdM per fare il punto sulla costruzione del Partito Democratico e sulla segreta e silenziosa guerra con SG (che, per quello che fa, non merita neanche l'ex. A parte le piccole beghe personali, tipo che sono il responsabile di zona e quelli candidano in Assemblea Provinciale chi gli pare e piace senza neanche darsi la pena di presentarmeli o di dirmi che lo fanno (me ne sono dovuto accorgere leggendo le età dei candidati), c'è che quelli avevano in ballo una collaborazione con Giovani Comunisti e Collettivi vari che prevedeva un tavolo di confronto, che la situazione politica rende assolutamente proibitivo. E che ieri, alla riunione del Comitato Promotore, abbiamo cercato di seppellire sotto un fuoco di fila di interventi.
Il punto è che siamo stati capiti, ma la decisione è stata troppo fumosa per i miei gusti; perché, al solito - in questo i GD non sono lontani dal PD - da un ragionevole microspiraglio lasciato aperto - e cioè le collaborazioni pratiche per le iniziative locali e/o istituzionali (al comune di Bergamo si amministra ancora insieme, purtroppo) - potrebbe passarci un TIR, se non si vigila.
E, infine, quella che è, a mio avviso, una vera patata bollente, che è la questione ANPI e Comitato Antifascista Bergamasco; in cui ci viene detto che SG aveva nelle direzioni un rappresentante politico, che ora vogliono sostituire con un rappresentante di GD. Che poi vorrebbe dire lasciare gli stessi rappresentanti, ma con bandiere diverse. Il punto è, signori!: l'ANPI nel 2008? E, soprattutto, giovani nell'ANPI nel 2008?. Per non parlare del Comitato Antifascista Bergamasco, che da quanto ricordo da manifestazioni dei tempi del Liceo è quanto di più simile riesca ad immaginare alla Cambogia degli Khmer Rossi.
Mia opinione personale e, soprattutto, non ancora discussa a livello politico, è che nostri rappresentanti in queste organizzazioni dovrebbero essere nominati esclusivamente quando ci verrà permesso di sedere attorno al tavolo del Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia, presente il gen. Cadorna, e solo se Togliatti, De Gasperi e Nenni sono d'accordo. Ma lo voglio sentire dalla loro viva voce. Altrimenti, credo che ci sia la coda di Compagni e Compagne del Gran Partito (anche se ormai piccolo) che prenderebbe volentieri e con meno scrupoli il nostro posto. E poco male.

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venerdì 15 febbraio 2008

Matematica su Cassa's

$L_z=-i\frac{h}{2\pi} \frac{\partial}{\partial \phi}$

Come vedete, bastava volerlo (lo so, manca accatagliato). E, se non lo vedete, vi mancano dei plugin. In particolare, se usate Internet Explorer (dalla versione 6) vi serve MathPlayer, se siete di quelli che preferiscono Firefox servono i font di MathML, che trovate qui.
Essendo, per ora, tutto ancora sperimentale, è gradito un feedback.

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giovedì 14 febbraio 2008

Poche parole su post e commenti

Questa è una piccola riflessione che mi trovo spesso a fare, ma che non ho mai fissato qui.

Come tutti i miei lettori aficionados o saltuari hanno certamente notato, qui si tratta un po' di tutto, e l'elenco delle etichette nella colonna di sinistra è lì a testimoniarlo.
E, devo ammettere, mi lusinga leggere, spesso, i vostri commenti. Quello che è curioso, e su cui spesso mi fermo, è il tipo di post che più di altri suscita la grafomania dei lettori - che, così facendo, trascendono la caratterizzazione propria di lettori diventando, seppur in sedicesimo, coautori di questo spazio telematico.

Mettendo tra parentesi la vasta categoria dei blog di stronzate, senz'altro divertenti, di cui, a mio avviso, un posto importante deve occupare Scusa, hai visto Gira?, che ho conosciuto per merito di Daniel e dei suoi colleghi bolzanesi, in realtà possiamo dividere i blog in due categorie: quelli che parlano di attualità, sociale e/o politica, e quelli che, al contrario, sono veri e propri diari sulla rete.
Tra l'altro, stante questa divisione, si verifica ancora la tripartizione niceno-hegelo-casatiana del reale; per cui, a maggior ragione, blogi omnes sunt divisi in partes tres: nugarum, actorum, rerum gestarum.

Ma sto uscendo dal seminato. Dicevo, per qualche motivo che non capisco bene, ma che di certo qualcuno più vivo di me riuscirà a spiegare, i post che riscuotono maggior successo sono i più "tecnicamente" inutili, cioè quelli autoreferenziali. Mentre, salvo l'appassionato Ammiraglio, ben pochi si azzardano ad intervenire su questioni più o meno pubbliche. Ora, io potrei bene, perché - pur non essendo certo l'anima di tutte le feste di Bergamo - ho le giornate quasi sempre piene, scrivere di più su quello che faccio, vedo, voglio, e fare impallidire gli ormai celebri post del fine settimana.

Ma che gusto ci sarebbe, e per me a scrivere, e per voi a leggere?

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Sempre più grottesco

La situazione sta degenerando. Per il Silvio questo simbolo non ha storia.

Se lo dice lui avrà ragione di sicuro

Ricordiamo che, per questo simbolo, si è combattuto per anni a suon di avvocati e ricorsi in tribunale, e che esiste un filo conduttore non interrotto che risale all'alba della repubblica, ed arriva - tra le procelle della Storia fino ai giorni nostri.
Simbolo della Democrazia Cristiana, lo scudo crociato passa al Partito Popolare Italiano fondato da Martinazzoli, al tempo segretario DC, per affrontare - a mio avviso non è stata la pensata del secolo, ma óter - con meno peso l'Italia post-Tangentopoli, legittimo erede della Democrazia Cristiana nonostante la perdita del CCD di Casini e Mastella (con simbolo velacrociato) - bisogna ricordare, lo volevo fare ieri, che il traditore Mastella è già passato una volta dal centrodestra al centrosinistra via Cossiga, e che scandalizzarsi solo adesso è troppo facile. In seguito al ciclone Berlusconi il Partito Popolare Italiano si spacca - a casa mia si dice per colpa di Buttiglione, ma come si sa il torto non sta mai solo da una parte, benché ci siano responsabilità oggettive, in quanto l'allora segretario conclude un accordo con il Silvio - che era qualche tempo che cercava disperatamente di attrarre i democristiani, ed Andreotti/Martinazzoli lo avevano preso a pesci in faccia - nel 1995 contro il Consiglio Nazionale del partito, e porta ad una grave scissione; per cui, essendo da Statuto il segretario ad essere il tenutario del simbololo, il CDU di Buttiglione si porta via, col suo 2%, lo scudo crociato. Agli altri rimane il nome di Partito Popolare, ed Il Popolo - glorioso organo di partito messo in soffitta per un ben più scialbo Europa. Buttiglione, a dire il vero, è un altra bella trottola, e tra il 1998 ed il 2001 si porta dietro il suo scudocrociato prima attaccando da destra il CCD, poi andando nel centrosinistra con l'UDR di Cossiga, poi tornando nel centrodestra, un po' qui e un po' lì fino alle liste del Biancofiore (2001) ed all'UDC(2002). Che, anche se può infastidire, detiene legittimamente il glorioso simbolo. Che, anche se qualcuno che ha molte televisioni ritiene sia senza storia, è stato abbozzato dal primo presidente della Regione Sicilia, tale Alessi, e scelto da don Sturzo allora in esilio (fonte Wikipedia).

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mercoledì 13 febbraio 2008

PD e Rosa Bianca

Sì, lo so, titolo impegnativo.
Adesso ci si aspetterà una lunga disquisizione politica, con pareri autorevoli ed opinioni più o meno interessate, venata di apologia democristiana o di dietrologia demoplutomassonica. Ma non sarà così.

Questo perché ieri, pur avendo dichiarato la mia non-appartenenza (si veda il test) sono andato alla riunione degli Amici Popolari Lombardi (APL), che era ieri pomeriggio al Grand Hotel Doria di Milano.

Si potrebbero narrare le mie peregrinazioni in giro per il centro, in attesa dell'orario, e la mia visita alla Ricordi dove a momenti mi dimenticavo della riunione perso in mezzo alle partiture per organo. Oppure il disagio che mi mette camminare dalle parti di piazzale Caiazzo (anche se non sarei ma come quella che, per non scendere dalla metro a Caiazzo, scende a Loreto e torna indietro a piedi), al punto che ho sbagliato strada due volte pur campeggiando l'enorme insegna "DORIA".

Ora, Battista Bonfanti, di cui ho spesso parlato perché la sua posizione critica sul Partito Democratico era anche la mia, pare abbia fatto il gran rifiuto e sia salpato verso i più accoglienti lidi della Rosa Bianca di Pezzotta, Tabacci et co.. Ed ha deciso di portarvi l'APL. Decisione legittima, anche perché, pur essendoci evidentemente dei contrari a tale operazione, che non si capisce se per ordine di scuderia o convinzione personale più o meno fervente rimangono nel PD, alla riunione tutti gli interventi sono stati invariabilmente favorevoli - e chi, contra, avrebbe potuto esprimere dubbi era stato diffidato dai vertici bergamaschi del PD (a che pro? È una di quelle cose di cui chiederò conto) dall'agitare le acque. Al punto che, ad un tratto - poco prima che mi si convincesse a tornare a casa, cosa non difficile dacché era tardi ed era tutto il giorno che ero in giro - la tentazione di intervenire è venuta a me.

Ed avrei espresso una cauta perplessità (il che, in un consesso di ex-dc, mi avrebbe fatto guadagnare almeno dieci punti-lessico) per la scelta. Perché mi sembra che la paura di vedere i cattolici fagocitati nel PD, almeno per come il partito si sta muovendo in queste settimane, mi sembrano abbastanza remote. Certo, condivido tutti gli attacchi fatti a WV, e la contrarietà all'americanizzazione bipartitica della politica italiana. Ma il PD, almeno per ora, si sta rivelando come un vero e proprio cavallo di troia per mettere i DS al centro. E più Bertinotti e soci ne parlano male, meglio è per noi, per gli elettori e per il partito. Mentre, altrove, preoccupa (ma è la preoccupazione dei parenti che aspettano l'eredità del moribondo) l'esito della vicenda UDC. Perché, per ora, ha ragione l'Ammiraglio; ma, a differenza sua, ne siamo lieti.

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martedì 12 febbraio 2008

Grazie per fumare


Ieri ho visto il film della mia vita. O, comunque, uno dei migliori degli ultimi tempi. Io adoro, adoro, adoro quest'uomo.
E le multinazionali del tabacco
Ed il sistema americano delle lobbies
E Sky che lo presenta.

La miglior battuta del film:

Nick (lobbista del fumo, che ha rivelato alla stampa i nomi dei suoi colleghi per alcol e armi): Mi spiace, chissà come vi hanno messo sotto torchio al lavoro per colpa mia...
Lobbista dell'alcol: Parla pure al singolare
Nick: Perché?
Lobbista delle armi: Perché a quelli della Società per la promozione delle armi da fuoco (S.A.F.E.T.Y.) è piaciuta molto l'espressione "Mercanti di morte". Stanno facendo fare anche gli adesivi!

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Rinnovando la tradizione

Erano a dir poco mesi che non venivano riproposte alcune delle sane, sante, etiliche tradizioni del sabato sera. Che possono essere riassunte in una parola sola: Lanterna. Complice il fatto dell'Epo finalmente tornato - beh, a dire il vero anche settimana scorsa; prima o poi ci stuferemo della novità - o, meglio e soprattutto, finalmente non più lavoratore festivo, e quindi per una volta la spesa (l'autista che non può bere) sarebbe valsa l'impresa (far bere come una volta gli altri tre).

In realtà, nonostante le premesse, forse perché ammoniti da un segno celeste, nessuno ha abusato, e tutti siamo vissuti felici e contenti.

Venerdì sera.
Finisce prima del solito l'incontro degli adolescenti, e la fame ci (Fabio ed io) prende. Ma non un leggero languorino, e nemmeno la FerreroRocheriana voglia di qualcosa di buono. È proprio la necessità di ingurgitare, e presto, anche, del sostanzioso nutrimento. Si pensa ad un kebeb ma - ahimè - non sarà carne di maiale, ma pur sempre di carne si tratta ed il venerdì è di magro. Si sarebbe potuto forse ripiegare su altro, ma invece no!, ed abbiamo girato a vuoto per Pedrengo e Seriate - insieme al Brevi, che quando c'è da mangiare viene sempre, salvo poi fare il difficile e non prendere niente - per far passare il tempo. Ci avviciniamo così al Palazzetto di Bergamo intorno a mezzanotte meno dieci - il tempo di ordinare, di prepare il panino e di addentarlo dovrebbe scattare il fatidico sabato, ma deve esserci qualcosa tipo il Baci e abbracci tour, fuori dal palazzetto, ed oltre ad esserci penuria di parcheggio c'è una folla immensa che assedia il Dessi. Sgomenti ripieghiamo sulla Celadina, dove c'è una sorta di fastfood similamericano, ma la delusione è totale. Un doppio maxi baconburger ha il diametro di otto centimetri e l'altezza di due e mezzo, e viene finito in quattro morsi. E la fame peggiora. Allora, nonostante sia lontano, via di corsa al Dessi-Montello, perché c'era proprio bisogno di riempirsi. E di svegliarsi all'indomani con il cuscino all'aroma di carne.

Sabato
Nonostante Fabio abbia tentato di proporre un sabato alternativo dei nostri, con visita a Pampuro (che, come vedete dal collegamento, esiste, benché per mesi lo si sia usato come nome fittizio - ed anzi sarebbe il motivo della visita, fotografare il cartello), impegni di studio nonché valutazione dell'inopportunità mi hanno fatto declinare l'offerta; e, pertanto, ho avuto il tempo di andare a suonare la celebrazione delle Ceneri per i bambini delle elementari. In cui i catechisti hanno preferito mettere in loop la musica di Misericordias Domini di Taizé piuttosto che far suonare a me durante l'imposizione...me la sono segnata, anche perché non è molto gratificante suonare all'organo canzoni piene di vita come il finale (Scusa, Signore all'ingresso ci stava, ma Ti ringrazio Mio Signore (non ho più paura) con i pienini, a 132bpm come vuole la partitura è un decisamente poco organistica). Passata, e passata la messa vespertina (che tanto è inutile imparare canti nuovi, se chi di dovere intona solo Il Signore è la mia vita o poco più), è il momento di prepararsi per l'uscita.
Ci si era messi d'accordo sul Giò delle Fiorine, il patron della Lanterna, ma come al solito ci si vede in Oratorio, sia per far vedere agli adolescenti che siamo ancora gente del popolo (non è vero, perché è più comodo che trovarsi altrove), sia perché non è mai detto che i programmi non cambino. All'Oratorio, oltre alla consueta mandria di adolescenti nel bar, c'era una festa di un ragazzo di terza media - e siamo dovuti intervenire, perché quei cretini avevano portato un (come si dice) fottìo di alcolici - i migliori dei quali sequestrati e (abominio!) buttati prima che arrivassimo - e il più furbo di quelli stava tirando su l'anima in bagno. Appurato - per noi - e rassicurato - per le sue amiche in apprensione - che non sarebbe morto, lasciamo la patata bollente ad altri (si arrangino un po' anche loro) ed evaporiamo, onde ricondensare al Jam di Nembro, trovare un tavolo libero - ottimo tempismo, quello è un locale che è più la gente fuori, che non tenta nemmeno di entrare, tanto è saturo - e pavoneggiarci con le nostre degustazioni di whisky. Tra l'altro, dalla nostra posizione, con una perfetta visuale della processione di ragazze che andavano e venivano dal bagno, profferte alla nostra critica spietata (benché su due o tre concordassimo, nel nostro gergo). Dopo aver esaurito ogni scusa per fermarci (dopo il whisky, finito anche il ghiaccio - nel frattempo sciolto - del bicchiere d'acqua dato per esaltarne il sapore) ci spostiamo a Clusone. Facciamo un salto, in favore dell'Epo che non c'è mai stato, alla Collina per mostrargli che l'Antares non è morto, ma si è trasferito da Albino al capoluogo baradello, e dopo un attimo scendiamo. Proviamo ad entrare al Ritual, in piazza dell'Orologio, e riusciamo anche a guadagnare un tavolo. Ma la cameriera, dalla folla, non sarebbe mai riuscita a guadagnare noi. Dunque ce ne andiamo galleggiando sulle teste degli altri avventori. E, finalmente, planiamo alla Lanterna. C'è un po' di animazione - cosa rarissima, anche di genere femminile - perché non è ancora aperto l'Afrostation (nota discoteca erede del Tam Tam) e lì bere costa infinitamente meno, ma c'è posto per noi e per la nostra sete. Prima un Rabarbaro Zucca giusto per mostrare chi comanda, e poi ci facciamo fare dei panini imbottiti (tutto molto ruspante, con fette di formaggio spesse due centimetri), saccheggiamo l'espositore delle patatine e ci facciamo portare una bottiglia di Chianti. In tre. Il giovane sboccatore di Rosciate (che in realtà è di Scanzo) ci ha, infatti, indotto a non esagerare. E torniamo nelle nostre case intorno alle due, come si suol dire precisi - nei limiti del possibile.

Domenica
Dedicata per la gran parte a cercare invano di sistemare il portatile o i sistemi a molti elettroni, ma nel pomeriggio c'è tempo per le distrazioni, o meglio per andare da Fabio a portargli FL Studio (una drum machine con annessi generatori di suoni, strumento relativamente semplice per comporre le proprie canzoni) e ad ottenere, in cambio, qualche nostra vecchia foto - di cui avete avuto modo di guardare una selezione. Fabio vuole provare a lungo il programma, anche a costo di farmi ascoltare quello che produceva anni fa (gli serviva, infatti, perché in una formattazione incauta aveva smarrito gli eseguibili). Non c'è male. Troppo casino per i miei gusti simmetrici, ma ha una banca dati di samples (cioè di suoni registrati) che me la sogno. Poi abbiamo letto XL in cui si parla del finalmente sulla punta della lingua album di Elio e le Storie Tese, Studentessi - dal 20 febbraio - e della nuova immagine snob del gruppo. E del problema dell'hip hop italiano, troppo poco irriverente e con rapper troppo educati; fortunatamente, nell'album, Mangoni, il vero rapper italiano, darà lezione con una canzone sui valori della Famiglia. Perché se di queste cose parla il Papa, i giovani lo ascoltano ma un po' se ne fregano. Se invece a dirlo è un rapper.... E mi ha mostrato un assaggio di Terkel che guarderò o stasera o domattina.
La sera, interessante incontro di preghiera per i giovani, da cui si rischiava di non venire più a casa perché, un secondo prima della benedizione finale, Mirko è saltato su a contestare la Libertà dei figli di Dio ed il Giudizio Finale, e si è acceso un dibattito civile e compassato tipo Porta a Porta la sera della Mussolini con la Melandri.

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lunedì 11 febbraio 2008

Nuove foto

Uso abusivamente il computer di mia sorella per inserire nel mio album (cui si accede anche dalla colonna di sinistra) foto che ho recuperato ieri da Fabio. C'è un sacco di roba. I miei gentili lettori potrebbero, a dire il vero, semplicemente entrare nell'album e lì decidere il da farsi, ma ho pensato che non sarebbe abbastanza user-friendly. Pertanto, vi ci accompagnerò.

Carnevale 2008 a Rosciate, come narrato in questo post

La torta maledetta dell'altra settimana

Trasferta a Salò e S. Felice del Benaco per il Teatro Matematico (27 ottobre)

Visita a sorpresa a Sarnico, per trovare don Loris (31 ottobre)

Sabato pomeriggio a Verona (20 ottobre)

Fine settimana a Jesolo (7 8 9 settembre 2007)

Foto varie ed eventuali della vita d'Oratorio.


Sì, so bene che ci sono cose vecchissime, ma era parecchio che non andavo da Fabio per farmi passare le nostre foto. Prossimamente (non ci stavano tutte sulla chiavetta) le foto del concerto dei Subsonica. E, anche tra poco - dipende da molti fattori - i video più divertenti ed interessanti su Youtube.

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Troubleshooting

Eeehhh, che voglia di sparare al computer!!
E per una volta le parole avrebbero il loro significato.

Dopo che il problema con Tele2 si è risolto da solo (io ho segnalato alla Microsoft...due giorni dopo andava tutto bene), dopo che altri problemi di cui non ho dato notizia sono stati risolti in modo più o meno ortodosso...stavolta non sembro riuscire a venirne a capo. Un po' deve essere colpa del tipo di errore troppo generico (in Internet si trova chi mi dice che è il banco della RAM ad essere rotto - e sapendo che il computer è di mio fratello e tutto quello che tocca rompe (di tre porte USB che c'erano, per dire, ne funziona una sola) - come che può essere un'infinità di virus diversi - un po' perché l'errore è veramente strano. Tutto funziona benissimo (insomma, benissimo considerata l'età del mezzo ed il proprietario) finché non si collega in Internet (cavo di rete, wireless, modem...tutto indifferente) e lì nasce un florilegio di errori, schermi blu della morte e riavvii automatici (nota bene: anche dopo aver disattivato "riavvio automatico in caso d'errore grave"). Tranne - il mistero s'infittisce - ora. Che non ho fatto niente dall'ultimo errore, anzi avevo acceso per vedere se il codice era sempre lo stesso (0x07F, dicono stack overflow, cioè intasamento totale). Dove l'unica differenza è che sto usando firefox. Il che è anche una fregatura, perché solo su questo computer ci sono siti che firefox rifiuta. In particolare, il mio blog (ma Daniel, too, e credo anche Silvio)- che dà un messaggio di errore anche su Explorer, ma almeno lì, opportunamente ignorandolo, tutto continua a funzionare. Qui invece si ostina a non funzionare più.

Ma l'uomo è più forte della macchina (anche perché la macchina non può rivolgersi ad un tecnico, in casi estremi). Si vedrà.

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venerdì 8 febbraio 2008

Il piano prosegue

Delle due l'una. O il Silvio delira, o forse è la volta buona per disfare tutto.

Senz'altro ha capito che, in termini d'immagine, quello lì che fa il verso ad Obama ed è riuscito a portarsi dietro anche la Bindi e Parisi sull'andare da soli alle elezioni, non solo come lista ma anche come coalizione, risulta vincente. Anche se, magari, non vincesse le elezioni, sarà più nuvo del Nuovo per antonomasia, il Silvio (che ormai si mantiene nuovo da 14 anni, un bel record). E quindi prima ha inseguito con il nuovo look senza cravatta che ha sfoggiato in novembre e dicembre - che riusciva ancora più sinistro del doppiopetto con cui ha iniziato - poi con il Partito del Popolo della Libertà o come si chiama - tagliando come un ramo secco la Brembilla, ed in questo, almeno, ha fatto bene - ed adesso con la voglia di fare da solo. Conti alla mano, sommando FI con AN vince sul PD. Ma vincerebbe anche senza lista unica. Così mette in giro un po' di animosità nei suoi confronti, da parte degli alleati esclusi (a destra di AN come nel centro). Ormai è un po' che tira la corda. Con il recente riavvicinamento dell'UDC sembrava che fosse tornato il sereno. Invece no, insiste. A forza di rompersi, l'UDC finirà fuori dall'orbita del Silvio.

Noi non vediamo l'ora.

Ah, sì. Un'altra bella novità di oggi è che il blog di un fanatico pubblica una lista di un duecento presunti docenti ebrei al soldo del sionismo internazionale. Ho un po' di dubbi sulla lista, ma la cosa più divertente è la tesi secondo la quale i docenti di religione ebraica sarebbero nient'altro che delle spie al servizio di Israele, che ruberebbero il frutto delle ricerche scientifiche di tutto il mondo per far sì che Israele sia all'avanguardia. Un po' ossessionato, nevvero?
Alla Bicocca dice Mennheimer, in effetti Israele deve aver un gran bisogno di sondaggi sbagliati...

PS. (Aggiornato alle 16.33) Non cliccate in continuazione, il blog del fanatico è stato oscurato. Prima ancora che la polizia postale lo disponesse ufficialmente, quelli de Il Cannocchiale hanno disattivato il sito. Anche se non sono sicuro che il silenzio sia la migliore delle idee. Ad esempio, uno come me ci arriva pensando che sia una lista di proscrizione seria, poi legge e scopre tutto il delirio sugli ebrei spie d'Israele. Ed accomuna il sito a quelli pieni di stronzate dove, ad esempio, l'uccisione dell'orso bruno in Baviera dell'anno scorso era stata letta come un'intimidazione mafiosa al Papa, ed altre trovate di genio di questo livello.

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giovedì 7 febbraio 2008

Riflussi di adolescenza

Guardando su un blog scovato a caso tra i commentatori dell'Ammiraglio, mi è venuta voglia di fare uno di quei test che vanno molto di moda tra gli adolescenti. Rispondendo, però, sinceramente, e quindi anche in modo un po' tranchant. Temo di espormi un po' troppo, anche perché le domande sono moltissime, e ci metterei una vita a rispondere. Però, quando viene una voglia...poi al limite lo userò per farci sopra una filosofia...

nome? Matteo
compleanno? 20 marzo
fai sport? No, però meglio salire una montagna che andare in palestra come i milanesi
cosa ti dicono più spesso? Che non stanno parlando con me
la prima cosa che fai al mattino? Spengo la sveglia
Ti hanno mai amato? Se lo hanno fatto, non me l'hanno fatto sapere
cosa ti fa innamorare di una persona? Penso la fragilità (od il presupporla)
ultimo libro letto? General Theory of Lie Groupoids and Lie Algebroids
di cosa hai paura? Del disordine
sei di sinistra o di destra? Di centro
un piatto che ti disgusta? Le olive
cosa ti piace fare nel tempo libero? Salire le montagne, suonare, guardare film...in realtà di tutto.
convivenza o matrimonio? Dovendo scegliere, matrimonio
scuola e sanità: pubbliche o private? Scuola, dipende. Sanità, pubblica
credi nelle pari opportunità dei sessi? In linea di principio, ma non ai metodi che si usano per ottenerle
cosa penso di quelli che si drogano? Che non è una buona idea.
di quelle che la danno al primo appuntamento? 'roie. Ma mi piacerebbe conoscerne qualcuna.
cosa pensi degli omosessuali? Che non è una buona idea.
sei favorevole alla donazione degli organi? Sì.
sei favorevole all'aborto? No.
sei favorevole all'eutanasia? No.
sei favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere? No.
sei favorevole ai matrimoni gay? No. In realtà non sono favorevole a quasi nulla.
hai qualche valore in cui credi fermamente? Libero arbitrio, responsabilità, dovere.
ti fidi dei tuoi amici? Non direi. Sono uomini anche loro.
di cosa hai paura nei rapporti? Di quelli che cambiano idea.
che cosa è appeso nel muro della tua camera? Quadri e foto, ma non per mia scelta. Io avevo provato con il poster delle particelle elementari, ma me l'hanno fatto sparire...
hai paura della morte? No
porti rancore? Verso chi??? Sì. E non si dice.
preferiresti essere ricco o famoso? Tra i due? Ricco.
qual è una delle cose che hai fatto e di cui vai fiero? Niente di rilevante
qual è una delle cose che hai fatto di cui i tuoi genitori vanno fieri? Credo nulla
senti di essere inferiore a qualcuno? Càpita.
l'ultima parola che hai detto? Non sono iscritto agli "Amici Popolari Lombardi"
l'ultima cosa per cui hai riso? Un cartone giapponese questo pomeriggio
ultimo film visto al cinema? La promessa dell'assassino
attuale fastidio? Essere in fase di riflusso universitario
la cosa più preziosa che hai? Il pianoforte
con chi vorrai vivere quando sarai grande? "Anche libero va bene"
l'ultima cosa che fai di sera? Inserisco la sveglia
avuto qualche relazione quest’anno? No
pianto? No. Ma commosso sì. Due volte.
fatto le ore piccole? Senza esagerare
incontrato qualcuno di speciale? Non di nuovo
viaggiato all’estero? No
a che stai pensando? Se a sud del Po conta o meno come estero...no, scherzo
hai abbracciato qualcuno? No! Se posso evitare...
hai dormito nel letto di qualcun altro? No
hai bevuto alcool? Che scoperta!
sei rimasto senza soldi? No
hai avuto un incidente d’auto? No
hai fatto qualcosa di cui ti sei pentito? Sì...quel cannolo gelato gigante in piena notte...
colore dei capelli? Castani
colore degli occhi? Castani
altezza? 170-75 stimata
animali? Un gatto
umore? Un grigio neutro...
l’ultima cosa che hai bevuto? Pompelmo
sei mai stato innamorato? Non che ne vada fiero...ma temo di sì
credi nell’amore? Non in quello tra gli Uomini. Nell'Amore, sì.
perche’ e’ fallita la tua ultima relazione? Credo che, con uno sguardo oggettivo, potremmo dire che non c'è mai effettivamente stata.
mai avuto il cuore spezzato? Sì, una volta. Ed ho deciso che era più comodo non riaggiustarlo.
hai mai spezzato il cuore a qualcuno? Mi piacerebbe averlo fatto. Ma credo di no.
ti sei mai innamorato/a del tuo migliore amico/a? No
hai mai amato qualcuno ma non glielo hai mai detto? No
hai paura di impegnarti seriamente? No. E' che non sono in grado di volere bene.
hai avuto piu’ di 5 relazioni serie nella tua vita? No
ti manca qualcuno ora? No
sei felice? No
cosa ti fa cascare le braccia? Alcuni commentatori politici
numero di scarpe? 43 abbondante
Occhiali? Orgogliosamente portati
Piercing? No
Tatuaggi? No
Capelli rasta? No
Residenza attuale: Rosciate di Scanzorosciate. Lo sanno tutti.
Ti sei mai ubriacato? Temo di sì
quando ti sei innamorato(a) la prima volta? In seconda liceo?
Cosa vuoi fare da grande? Lasciare a bocca aperta l'ambiente accademico
Cosa sognavi di fare da grande? L'ingegnere (ma ero moolto piccolo).
Il tuo cartone animato preferito? Quelli stupidi.
Il regalo che stai ancora aspettando da babbo natale? Il set da roccia
Il gioco più scemo che ti ricordi? All'asilo giocavo a rimettere in scena i cartoni animati di "Esplorando il corpo umano"...
Suoni qualcosa? Il pianoforte, e l'organo con nessun talento.
Ketchup o maionese? Bleah. La fonduta.
Onnivoro o vegetariano? Onnivoro
Ti piace cucinare? Per qualche motivo poi mi fa passare la fame...non è che lo adori...
il piatto che cucini meglio? Carne sulla piastra
Pandoro o panettone? Panettone
L’ultima volta al mc donald? Credo fosse intorno all'ultimo dell'anno del 2004, a Treviso...era chiuso tutto il resto...anzi, no, a Ginevra il marzo scorso (ma non era McDonald, era un altro)
Vino bianco o rosso? Bianco, ma se è davvero buono non fa differenza
Pandispagna o sfoglia? Sfoglia...è un quiz del Mulino Bianco?
gusti sul gelato? Noce e cannella
Sei scaramantico? No
Qual è la cosa che ti fa più schifo? Continuare a sostenere di aver ragione quando è ovvio che si ha torto
Film preferiti? Quelli in cui "vincono" i cattivi
giorno della settimana che preferisci? Venerdì
Canzone preferita attuale? Livido amniotico, dei Subsonica
Programma della televisione? Mi si coglie impreparato
hai gia nuotato nudo? No
fiore preferito? Rosa bianca...e da prima di settimana scorsa.
bevanda alcolica? Whisky torbato
animale preferito? Il gatto, perché è ruffiano e falso come gli Uomini
disney o warner bros? Che dilemma...non ne ho idea
la cosa in assoluto che riesci a fare meglio? Sentenziare
riesci ad arrotolare la lingua? Sì.
come ti vedi da qui a 10 anni? Più vecchio del dovuto
qual è la parola o frase che dici più volte? Allora?
qual è la cosa piu bella che esiste? I laghi di montagna
la cosa che ti piace fare di piu? Leggere
a che ora vai a dormire di solito? Prima di mezzanotte
nome da uomo preferito e perchè? Ernesto, per via di Wilde
nome da donna preferito e perché? Penso che ogni nome da donna sia Giulia, Chiara, Silvia o nell'intervallo tra essi compreso.
sei simpatico? Direi proprio di no
fratelli o sorelle? Sì, se a voi servono ho a disposizione un fratello e due sorelle
il profumo che usi? Nessuno. Al limite il dopobarba.
hai qualche tic? No
professione? Studente
chi ammiri? Direi nessuno
perchè? Cosa c'è di speciale?
fumi? Estremamente di rado, per puro spirito di contrapposizione
ti sei mai fatto una canna? No. E non è stato facile
dormi? Poco
sogni o realtà? E' ovvio che i sogni possano essere belli, ma sono inutili
ami la mamma? Non particolarmente
3 caratteristiche che dovrebbe avere la donna della tua vita: Parlare poco, quando parla dire qualcosa di intelligente, almeno dare l'impressione che io le sia utile.
sei favorevole alla guerra in iraq? Non particolarmente
hai rapporti omosessuali? No
credi in Dio? Sì. Ed è covariante.
nelle streghe? No
negli ufo? Che sia improbabile non ci siano forme di vita extraterrestri. Che vengano in gita qui no
sei praticante? Pur con tutti i limiti
la persona a cui tieni di piu? Credo di non tenere particolarmente a nessuno
baci o carezze? Se si può evitare il contatto fisico meglio.
il giorno piu' bello della tua vita? Non oggi
ti ritieni perfetto? No
oro o argento? Argento
andresti a vivere in un'altra città? Sì, ma non in una qualsiasi
la tua scusa per non studiare? Vado a fare un giro in montagna
luna o sole? Luna
notte o giorno? Notte
vai a ballare? A volte tocca. Senza entusiasmo
3 cose che guardi in una tipa fisicamente? Gambe, capelli, mani
amore o amicizia: Né l'uno, né l'altro. Anche se in teoria l'amore vale di più
cambieresti qualcosa di te? Sì, ma è fuori dalle mie facoltà il farlo
la tua materia preferita? Meccanica
libro preferito? Il pendolo di Foucault
numero preferito? 1
sei vendicativo? Direi di sì
credi nei colpi di fulmine? Prima che una qualsiasi persona mi diventi sopportabile passano mesi...
credi nei rapporti nati in chat? No
di chi era l'ultimo sms ricevuto? L'ANSA
che diceva? Che ci sarà l'Election Day
cioccolato o vaniglia? Vaniglia
dormi con un peluches? Sì...retaggio d'infanzia
segno zodiacale? Pesci
lasciare o essere lasciati? Non stare insieme prima, comunque se è il caso essere lasciati. Non mi piace cambiare idea
parli mai da solo? A volte mi ripeto quello che voglio mi entri in testa
canti sotto la doccia? No
il tuo cantante preferito? Come musicista, Battiato
il tuo migliore amico? Difficile a dirsi. Fabio?
la tua migliore amica? Bella questa, una migliore amica donna. Ammesso e non concesso che sia possibile, direi Monica
ti piace viaggiare? Non particolarmente
viaggi spesso? Non direi. Comunque non ne sento la mancanza
doccia o bagno? Bagno
ridere o piangere? Di cuore, né uno né l'altro. Piuttosto ghignare
sole o pioggia? Pioggia
il tuo cibo preferito? Tartufo. Non il gelato
3 cose che porteresti con te su un'isola deserta? Computer, carta, penna
dolce o salato? Salato. Ma meglio amaro.
amore o soldi? In pratica sono entrambi coniugati con egoismo.
macchina o moto? Auto
mare o monti? Monti
vino o birra? Vino; ma esistono anche alcune birre bevibili
hai mai fatto la lavanda gastrica? No
le cose che non hai mai fatto e che vorresti fare: Scalare come si deve una montagna
hai mai fatto una fuga da scuola? Per sfuggire ad un tentativo di occupazione; certo.
il tuo sogno nel cassetto? Conoscere
hai mai ricevuto uno schiaffo? Sì. Meritato, direi
il sesso è importante? Non è in cima alla mia lista
sai andare in bici?
in scooter?
dici le bugie? Più che altro mistifico la realtà
a chi? A tutti
parli di sesso con il tuo compagno di banco? Di solito è lui che ne parla a me
con i tuoi? No
con la prof? Questo sarebbe abbastanza ridicolo
quante parolacce dici al giorno? Solo se serve per rendere più espressivo il discorso
la prima cosa che pensi la sera prima di andare a dormire? Cosa devo fare l'indomani
e appena ti svegli? Cosa non riuscirò a fare in giornata
di che colore è il tuo cell? Nero
la tua suoneria? Dice che si chiama "Old Times"
la notte squilla il cell? No; lo spengo
quante ore guardi la tv al giorno? Già quel poco che guardo è troppo
chatti? Di rado
ti innamori in chat? Direi proprio di no
vorresti cambiare qualcosa della tua vita? Bah, e se poi fosse peggio?
il cellulare e' indispensabile? Indispensabile no, ma è comodo per trovare e farsi trovare sempre
non vedi l'ora di crescere o vorresti rimanere per sempre a questa eta’? Non soffro di sindrome di Peter Pan.
cosa pensi dei tuoi amici? Qualcuno bene, altri meno
esiste l'amicizia tra maschio e femmina? Non credo esista l'amicizia in generale, chissà tra maschio e femmina...
ti ritieni + altruista o egoista? Assolutamente egoista
ti ritieni fortunato? Niente di particolare
ti piace stare al centro dell' attenzione? Dipende molto dal motivo...a nessuno piacerebbe essere al centro dell'attenzione perché è senza pantaloni...
stagione preferita? Inverno
quanti sms ricevi nel giro di una giornata? Oltre alle notizie dell'ANSA, pochissimi
con chi hai litigato l’ultima volta? Per il Consiglio d'Oratorio
sei buono con tutti? Spero con nessuno, così non faccio favoritismi
c'e' qualcuno che conosci e non sopporti?
caffe normale o con panna? Ristretto
acqua frizzante o naturale? Frizzante
chi e' l'amico/a che conosci da piu' tempo? Emanuele
ci vai ancora d'accordo? Per fare una croce ci vogliono due bastoni
stereo a tutto volume? Solo se il brano è davvero bello
la tua camera ordinata o disordinata? Più disordinata di come sarebbe se ci fossi solo io, comunque passabile
3 aggettivi x descriverti? Saccente, fastidioso, misantropo
ti voglio bene a quante persone lo dici? A nessuno. Anzi, a volte mi capita di metterlo in chiaro.
Nutella o patatine fritte? Patatine fritte. Ma non troppe
cosa c'è nell'aldila'? La Misericordia di Dio per tutti coloro che la vorranno ricevere. Per gli altri, un allegro barbecue
stai bene con te stessa/o? Senza esagerare
associ alcune canzoni a persone? Sì. A ragazze. Ognuna la sua canzone; così si fa meno confusione
sei timido? Riservato sì, ma timido no. Non ho complessi d'inferiorità o d'inadeguatezza
chi ti piacerebbe ringraziare? E di cosa?

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