sabato 23 febbraio 2008

Ad introitum

Forse ne avevo già accennato e quindi non è una novità, ma repetita juvant. Qualche anno fa, quando avevo ancora il tempo per le feste, insieme ad alcuni amici dell'Oratorio (Emanuele, ma soprattutto Fabio e mio fratello) ci eravamo messi a fare alcune produzioni di musica elettronica (ai tempi, soprattutto dance). E, tra le varie cose, il progetto più ambizioso è stato senz'altro una Messa per computer solo - decisamente più adatta ai gusti di quel tempo piuttosto che ai contemporanei; non si pensi che sia stato qualcosa di blasfemo. Di liturgicamente inadatto, senz'altro, ma non molto peggio delle messe beat o della batteria in chiesa. Con l'attenuante che non sono mai state suonate in chiesa.

Non c'è ancora tutto l'Ordinario, ed il Gloria è uscito proprio di merda. E bisognerebbe rimetterci mano. Intanto, ho adattato al gusto moderno (in generale, e mio in particolare) Ad Introitum, che sarebbe il brano strumentale che, nella musica sacra tradizionale, accompagna la processione d'ingresso del celebrante. Che ha perso la connotazione big beat per diventare elettronica "pura", con tanto di un bel tappeto di moog.

free music

1 commento:

Anonimo ha detto...

Come non sono abituata a questo genere di suoni...

E continuo a non vederti, in veste di diggei festajolo.

Son cose.