lunedì 24 marzo 2008

Pasquetta /1

Alla faccia di quei romacentrici di telegiornali - ahimè, ci è caduto anche il mio SkyTG24 - oggi è una splendida giornata. Invero fredda, ma il sole scalda molto - lo sa bene lo sgabello del pianoforte, che è rimasto mezz'ora illuminato ed ora scotta; quindi farà sempre più caldo. Benché ritenga che sia un peccato sprecare la probabile ultima neve della stagione e non salire sul Misma che biancheggia - si sono fatte Pasquette anche in vetta, mi risulta -, scartata per la troppa distanza e la necessità che almeno uno resti sobrio la casa in campagna (a Valbonaga, che oggi l'Adda dev'essere uno splendore) e non essendo comunque il caso di andare a sederci in terra in qualche campo, ripieghiamo sul PorticoDiEpo, già testimone di UltimiDell'Anno particolarmente defatiganti, e tante altre cene invernali.

Il recupero da ieri sera è ormai completo - ho scritto che abbiamo bevuto poco - e l'unica difficoltà è stata il mal di testa per via della sveglia - abbandonata a sé stessa - della mia sorellina che alle sette ha iniziato a mandare canti partigianocomunisti e, dopo tre loop, mi ha costretto ad alzarmi a spegnerla. E si sa che, una volta alzatomi, non c'è verso che torni a dormire.

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