sabato 29 marzo 2008

Elfi e organo

Ormai quasi un anno fa, mi è stato detto che non mi sarebbe potuto non piacere l'Epic metal. Decisamente sbagliato, perché sarà epic finché si vuole ma è sempre fracasso senza senso.

Io capisco l'essere moderatamente appassionato dalla questione Signore degli Anelli con tutto il contorno - non del fantasy in generale, per qualche motivo - ma, evidentemente, qualcuno doveva aver pensato che canzoni quali The curse of Feanor, che tutti i lettori del Silmarillion sanno bene di cosa si parli, potessero, in virtù del solo loro testo (quando lo si riesca ad intuire tra i gemiti e le grida), diventare di mio gusto.
Va be', storia vecchia.

Ad ogni modo, i miei fratelli, settimana scorsa, mi hanno fatto la graditissima sorpresa, per il compleanno, della partitura di alcuni pezzi della colonna sonora de Il Signore degli Anelli - pagandola una fortuna perché disponibile solo sul mercato americano, mi è stato detto - La Compagnia dell'Anello. Oltre a quei due brani celeberrimi, che solo a suonare due note tutti capiscono di cosa si tratta, ci sono un paio di musiche elfiche che al pianoforte soffrono l'assenza del pedale, pur riuscendo a rendere discretamente (richiedono la pressione contemporanea di un po' troppi tasti, per i miei gusti) la sonorità ed il mood della colonna sonora - ovvero, la profezia (...un anello per domarli tutti) ed il lamento funebre per Gandalf.
Tutto soddisfatto di essere riuscito ad imparare una sequenza di accordi uno più assurdo dell'altro (che senso ha suonare contemporaneamente reb, mib, solb,lab?), sono andato in chiesa un po' prima di messa - e, come al solito, non sono arrivato sufficientemente in anticipo per poter suonare un po' prima che mi chiamassero per decidere i canti - e li ho provati. In particolare, The prophecy che ha il suono maestoso e solenne che non sta male in chiesa.
Non fosse che, delusione!, sarà la sonorità dell'organo più o meno uguale per tutti i tasti premuti, sarà che, con un manuale solo, non si può dare molta varietà alla registrazione, ma tutte le note si confondevano, e non si riusciva più a cogliere la modulazione ben presente nella testa del compositore e nelle mie orecchie, per averla provata al pianoforte. Intanto, spero e mi fingo che oggi sia suonata così male o perché non me ne sono accorto e sbagliavo tutti gli accordi (di solito, se prendo male il primo tutti gli altri vanno di conseguenza), o perché non ho trovato la registrazione migliore (benché, di solito, i fondi da 8 e 4 vadano bene un po' per tutte le stagioni); perché mi spiacerebbe suonasse così male di suo. Perché ho speranza di suonarlo meglio.

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