venerdì 30 novembre 2007
Ed intanto Internet non va..
Pubblicato da Cassa alle 13:04 2 commenti
Etichette: internet
Aggiornamenti dagli OrSI
Ieri sera ennesima riunione tra gli educatori degli adolescenti. In ordine del giorno c'era una lettera-sfogo del curato che avrebbe dovuto farci considerare il rilancio dell'attività. Tono tragico; e come al solito, come il mese scorso, io non capisco cosa sia successo di tanto grave per convocarci. L'altra volta erano stati problemi con la convivenza e le pizzate della domenica sera. Stavolta, ho saputo, devono esserci stati problemi perché qualcuno è rimasto amareggiato che venerdì scorso ci fossero pochi adolescenti (non so quanti, io con quelli del mio gruppo eravamo in Città Alta per uno spettacolo musicale).
Ma il problema è stato solo sfiorato, visto che ben più importante c'è la programmazione del Campo a Torricella di Magione (PG) durante le vacanze di Natale
E qui il problema è, a mio avviso, più grosso. Anche perché lo facciamo a cavallo dell'Ultimo dell'Anno, e per un adolescente, da noi, questa è l'occasione per smattare, dunque molti di noi eravamo abbastanza cauti su come organizzare, e la discussione ha raggiunto anche toni accesi - moralismo contro laissez faire, Ultimo dell'Anno-suora contro Ultimo dell'Anno-disco. Il punto è che, anche tra noi, abbiamo visioni molto diverse del divertimento e del modo di fare festa: c'è anche chi ha proposto di andare alla Porziuncola per fare l'Ultimo con le suore francescane tra meditazioni e messe, cosa che, per conto mio, una volta si può anche fare, ma mi sembra manchi il bersaglio di mostrare un modo di far festa - e quindi di divertirsi, di stare bene in compagnia - senza intemperanze. Le suore francescane ci metterebbero al riparo dalle intemperanze, ma anche dal divertimento.
Alla fine, anche su suggerimento di Herbert (cliccare sul collegamento sarà un po' insolito, ma il nostro direttore dell'Ufficio Pastorale Età Evolutiva è un po' originale), abbiamo deciso di stupire un po' tutti con un Gran Galà dell'Ultimo dell'Anno - e questo è il fatto A. Il fatto B è che il sottoscritto si è preso l'impegno di vedere come legare la cena al dopocena con un gioco di società che sia introdotto lì per lì. Considerando che sono, comunque, cento adolescenti, e non tutti santi.
Poi dovrei anche preparare la parte storica della visita alle città di Siena, Perugia, Assisi, abbozzo di Arezzo. Perché il nostro tema dell'anno è Le Città Invisibili, non dimentichiamolo.
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giovedì 29 novembre 2007
Sì...senza Internet la vita è dura
Si potrebbe fare riferimento ad un vecchio post di Chiara. Oppure no, visto che non c'è bisogno di auctores per fare una riflessione del genere.
Ieri, per non so che motivo, il server di Tele2 che uso a casa è saltato e non c'è stato verso di connettersi, dopo essere tornato dall'università, nonostante avessi mail da leggere e spedire, traffici dell'università da prenotare ed anche una legittima curiosità di tenermi aggiornato sui blog che seguo. Al punto da stare sveglio fino a tardi sperando che ripristinassero il servizio e ad alzarmi stamattina prima ancora del solito per vedere se riuscivo ad inviare le mie disponibilità per i turni di laboratorio prima dell'orario di ufficio.Niente da fare. Adesso, in università, è tutta un'altra cosa.
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Etichette: internet
martedì 27 novembre 2007
Il popolo è ancora sovrano?
Sarà un post breve, anzi brevissimo. Niente riflessioni, solo una domanda. A cui mi piacerebbe trovare una risposta.
Facendo, come tutte le mattine, il giro delle edizioni on line dei maggiori quotidiani, ho letto un po' la cronaca politica dell'incontro di Veltroni con Fini, le varie reazioni, cosa c'è sul piatto...Ora, un dubbio me lo solleva questo articolo de La Stampa. Premesso che, a me, il maggioritario, il bipolarismo and so on non sono mai piaciuti e sono sempre sembrati la morte della democrazia, della volontà popolare - che invece di scegliere chi la rappresenta sceglie chi la comanda - ed anche in strisciante contrasto con la Costituzione Repubblicana, adesso molti dei suoi vari sostenitori hanno completamente cambiato parere e premono per il proporzionale - si chiamano fuori quelli di AN, ma tratteranno, Segni, per ragioni di paternità, ed il solito ottuso Parisi. Parisi, appunto, propone un referendum per chiedere ai cittadini se vogliono davvero tornare al proporzionale o preferiscono il maggioritario.
Ed il dubbio è: lo facessero, i cittadini voterebbero quello che hanno in testa o quello che i loro giornali, i loro leaders, i loro opinionisti di Ballarò o degli Amici di Maria De Filippi li avranno esortati a votare?
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domenica 25 novembre 2007
Ci sarà un motivo se lo facciamo di rado...
...forse così il titolo ha un doppio senso troppo marcato? Amen. Questo per riportare l'imperdibile sabato sera, sperando che si serva da lezione - in particolare a qualcuno di noi, vero Fabio?
Non sapendo, al solito, cosa fare, o meglio non riuscendo a fare quello che volevamo, abbiamo per una volta accontentato il nostro cinefilo e siamo andati al cinema, senza ben sapere cosa andare a vedere. E, nella scelta, fatta con la pressione della bigliettaia che aveva clienti ben più volitivi cui prestare attenzione, abbiamo scelto male.
Condizionati dal battage mediatico, e convinti dall'incosciente insistenza di uno di noi (a caso), abbiamo alfine, non senza contrasti, optato per La leggenda di Beowulf. Ed almeno ci siamo divertiti a criticarlo.
Per una volta il sabato sera è toccato a me prendere l'auto, ed a riempirla per bene perché ieri eravamo in quattro: Daniele, Fabio, Emanuele ed io. Ci siamo messi in movimento, come al solito, sul tardi, anche perché c'è chi non si libera prima delle nove e mezza - dieci, e chi pur essendo libero tutto il giorno ci mette comunque un'eternità a prepararsi. Dopo aver scartato le solite proposte, appunto perché troppo banali, ed aver scoperto che non sarebbe stato divertente andare a bere, perché io guidavo, Fabio stamattina andava a donare il sangue e doveva "essere preciso", Daniele non è che sia un gran bevitore e - maggiore onta - Emanuele è astemio, l'abbiamo data vinta per una volta a Fabio che ogni settimana o quasi propone di andare al cinema e siamo andati all'UCI di Curno.
Non che la scelta di film fosse esaltante: Capotondi e Vapochèl-ché-l'è, il terzo Bourne senza che nessuno avesse visto i primi due, il ratto disneyano, Boldi in vacanza, MilanoPalermo il Ritorno ed altri di cui non ricordo nemmeno il titolo, oltre al Beowulf. Nonostante le insistenze di Emanuele per vedere Milano Palermo, che non mi sarebbe neanche dispiaciuto, Fabio preme per il Beowulf - e fin qui nulla di male, a lui piacciono film che mi lasciano molto più perplesso, questo non sarà un capolavoro del cinema ma almeno non fa dormire..., penso tra me e me, e ci accomodiamo in sala nonostante siamo talmente in prima fila che dobbiamo girare la testa da sinistra a destra per vedere completamente lo schermo. Ma del resto, arrivando a pubblicità già iniziata...
L'amara sorpresa arriva appena inizia il film. Fabio esclama "Ma sembra un cartone animato! Bella merda!", e da allora vedere il film seriamente diviene impossibile, perché avrò sempre accanto questa pentola di fagioli borbottante. Come se avesse vissuto sulla luna, in queste settimane, e non sapesse che il film era in capture motion, cioè gli attori recitavano ed il loro movimento veniva convertito in animazione digitale (uno potrà, come vari critici cinematografici e, nel mio piccolo, me, dubitare dell'utilità di questo sistema, ma dire che il film è brutto per via di questo sistema è un altro discorso). Anche perché, per lamentarsi del film, di motivi buoni ce n'erano: si va dalle battute a dir poco imbarazzanti, tipo - in riferimento ad un mostro dalla forza spaventosa ed oscenamente rivoltante - "Ehi! Questo bastardo non ha il battacchio!"È vero! Non ha il battacchio", alla raffigurazione decisamente trash della strega (Angelina Jolie, lo sapeva perfino la mia altrimenti stordita sorella) che è una specie di sirena dorata con tacchi a spillo da zoccola direttamente innestati sui talloni. Insolita la confusione tra paganesimo e cristianesimo, a dire il vero presente anche nel poema, se stamattina leggevo che secondo alcuni gli elementi cristiani sono posticci, per altri originali. Nonostante apprezziamo lo strisciante affermarsi del cristianesimo, dalla prima scena in cui due, parlando tra loro, parlano di questo nuovo dio che ti promette la vita eterna se lo riconosci come unico Dio, alle ultime in cui nel villaggio troneggia una chiesa con tanto di crocefisso pronto per essere bruciato dal drago, bisogna dire che questi danesi sono stati raffigurati in preda ad una sconcertante confusione dottrinale, del tipo "Cristo Signore dì ad Odino di proteggerci".
Per concludere - ma questo l'ho scoperto solo stamattina, informandomi un attimo - con lo stravolgimento della trama rispetto all'originale poema medioevale, e così quello che era semplicemente un eroe (figura piuttosto negletta, al giorno d'oggi) diventa un ipersensibile tormentato dalla propria colpa ed incapace di affrontare la strega che ama per la sua bellezza, fino al punto da darle un figlio-drago con tanto di epico combattimento finale e riparatoria morte d'entrambi (che, almeno, c'è anche nel poema). Ma, amanti del male, non preoccupiamoci: la strega è ancora viva, ed ammalierà anche il prossimo re - o almeno così si può intuire dal finale
Pubblicato da Cassa alle 22:30 3 commenti
Etichette: fine settimana
Un'eccezionalmente semplice teoria del tutto
Sul Corsera di oggi è dedicata una pagina intera ad uno sconosciuto fisico americano, che avrebbe pubblicato qualche settimana fa su ArXiv, una banca dati di articoli scientifici "senza filtro" (cioè senza peer-review), una candidata Teoria del Tutto basata sul gruppo di Lie E8 (che non mi sembra una novità, perché già avevo letto che si indagava su quel fronte).
Non voglio gufare, né, per quel poco che mi sono informato questo pomeriggio, fare auspici buoni o cattivi, benché non mi dispiaccia l'approccio di questo A. Garrett Lisi. A parte che non sono assolutamente in grado di valutare nel merito nessuna delle sue asserzioni, leggendo la pagina che Wikipedia dedica alla teoria la reazione più moderata è un violento inarcarsi del sopracciglio inquisitore. Lascio alla voce Leggi tutto... il compito di addentrarmi un poco nelle questioni tecniche, e qui esprimo soltanto la mia freddezza personale nei confronti di questo scienziato-fannullone che, come si evince dall'articolo di giornale e dal suo sito internet, passa più tempo a fare surf e snowboard che ad insegnare in semisconosciute università, ed è dotato di non indifferenti doti da pagliaccio se crede che questa sia una foto da mostrare al mondo.
Per quanto concerne il fatto tecnico, parte delle osservazioni che si possono fare sono mostrate nella pagina di Wikipedia che linkavo poco fa. Sembra quasi che questa teoria del tutto non serva a niente, perché non solo tutti i parametri sono da inserire a mano (masse, costanti di accoppiamento), come nel Modello Standard che, infatti, non ci soddisfa del tutto, ma addirittura ha dovuto imporre la forma dell'azione (e quindi le equazioni del moto). Potrebbe, certo, aprire una strada, od essere un'intuizione corretta - come il modo in cui unifica bosoni e fermioni, ad esempio - ma mi sembra stia ricevendo una scorretta risonanza mediatica. Sulle "mie" riviste, intanto, non ce n'è traccia; né so se il vociare che la teoria ha prodotto la faccia analizzare da qualcuno che è più di un polemista. Ma lo spero, anche solo perché non è corretto che un lavoro finisca dimenticato senza un'analisi attenta o (rischio opposto) diventi il dio di qualche comunità online di fanatici, come di quelle che negano la relatività.
Intanto, mi sembra giusto segnalare l'articolo completo, per chi ne voglia affrontare lo sguardo (che riesce a mischiare in modo irritante un tono pedagogico e concetti incomprensibili, perlomeno a me), ed esprimere il mio scetticismo circa l'utilità, in questa questione come in altre maggiormente considerate dalla comunità scientifica, vedasi bosone di Higgs,di LHC del CERN, che era più di un anno che doveva essere attivo e stiamo ancora aspettando.
Per concludere e sdrammatizzare, sempre dalla pagina di Wikipedia sul bosone di Higgs nei film di fantascienza, scopro che nella serie (mai vista né sentita) LEXX, un personaggio spieghi come moltissimi pianeti, giunti più o meno allo stesso stato di civiltà e tecnologia della terra, siano distrutti da guerre nucleari, ma come molti di più siano stati distrutti dai fisici che cercavano la massa del bosone di Higgs; essendo che, una volta scoperta, il pianeta su cui si compie la misura collassa alle dimensioni di un pisello. Pare che l'ultima scena della serie sia la misura della massa di Higgs...
Pubblicato da Cassa alle 15:48 5 commenti
Etichette: fisica
sabato 24 novembre 2007
La devastante giornata di ieri
Raramente mi capita di essere in coma come oggi, il sabato mattina (con i dovuti caveat: raramente dopo non essere stato in giro per locali il venerdì). Ma non ho nemmeno la forza di volontà per prendere in mano i libri, siano essi di Struttura della Materia, Matematica (anche dopo il compitino di questa settimana c'è ancora da sudarci sopra) - lasciamo stare Meccanica Quantistica che il corso è finito e dovrei sì rimettermi in pari con le esercitazioni, ma c'è tempo - o di imparare l'algebra di Clifford entro lunedì per la tesi...Ma ieri è stata una di quelle giornate in grado di esaurire ogni grammo di forza e di volontà.
Si parte da casa di primo mattino (cosa non di tutti i giorni già di suo), ma piove a dirotto - tanto per cambiare - e quindi tutte le strade sono allegramente intasate. Quindi perdo il via Carnate delle 7.52. In compenso il via Treviglio delle 7.49 era in stratosferico ritardo (viene da Brescia) ed è partito da Bergamo intorno alle 8.10 - comunque prima del vero primo treno utile dopo quello che ho perso, dunque l'ho preso.
L'altra faccia della medaglia è che, essendo in ritardo,si era fatta una folla di pendolari, e quindi viaggio in piedi. A parziale risarcimento, fermava solo a Verdello, Melzo e Pioltello - e qualcuno mi spiegherà perché ogni treno, dal più diretto a quello che fa tutte le fermate, anche quelle che non ci sono, ritengono di dover fermare a Verdello ed a Pioltello, soprattutto in quest'ultimo dove mai ho visto salire o scendere chicchessia. Per farla breve, dopo il consueto cambio, sono arrivato in università verso le nove, più o meno come se avessi preso il mio treno.
Primo mattino riposante, un po' di studio ma senza esagerare, in modo di esser pronto per l'appuntamento-tesi con Magri. Da metà mattina all'ora di pranzo strutture complesse e quaternioni. Poi elettronica, che è anche finita presto, ma dovevo comunque stare in giro perché alle 19.30 dovevo essere a Bergamo per la prima riunione del Comitato Promotore Giovani Democratici. Dopo essere arrivato in orario alla sede dei DS, ed aver aspettato mezz'ora che arrivassero gli altri, abbiamo fatto questa riunione (da immortalare il battibecco tra diessini sulla strutturazione territoriale), dalla quale, vai a capire come, sono uscito anche come responsabile GD della zona 21 (Val Cavallina, Val Calepio e Lago d'Iseo). E sono venuto a sapere che giovedì prossimo ho una riunione dei GD lombardi a Milano (ma va'?) alle 20.30 (e chi torna più a casa, dopo?). Si sono così fatte le nove, ed il nostro Cassa non tocca cibo dalla fetta di pane e formaggio che ha mangiato all'una - non tocca cibo ma ha bevuto un bicchiere di vino, sono calorie anche quelle...
Penserete forse che a questo punto possa tornare a casa? Ma certo che no! Di buon passo sale dal Triangolo - zona di piazza Pontida - al Seminario - in Città Alta - perché i nostri adolescenti di quarta e quinta erano andati a guardare un musical su San Francesco messo in scena da una parrocchia di Romano di Lombardia. Sono arrivato là stravolto, che ovviamente il musical era iniziato da tempo, e visto l'enorme concorso di popolo sono stato in piedi, appoggiato alla parete di fondo dell'auditorium, per tutto lo spettacolo - nota per me: mai andare ad assistere a musical, commedie musicali e cose del genere.
Quando, finalmente, tutto è finito (bisogna dire che la canzone finale è ben fatta, in ogni caso), tutto il migliaio di persone che era andata allo spettacolo si è buttata contemporaneamente sulle strade prolungando così il tempo di discesa da Città Alta dai cinque minuti canonici a mezz'ora di coda sul Viale delle Mura. Ma almeno c'era posto per me sulle auto degli altri, e sono stato riaccompagnato a casa, dove sono crollato sul letto per riaprire gli occhi stamattina svegliato dalla signora dei mestieri.
E chi ha voglia di bivettori?
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Etichette: parrocchia, politica, università
venerdì 23 novembre 2007
Luciano Girardello Fest
Assurdo! Oggi e domani, qui al Dipartimento di Fisica, c'è un convegno organizzato per festeggiare i 70 anni del prof. Girardello. Lasciate a casa i regali, non costringeteci a noiosi inviti a cena! Quando sarà il mio compleanno, anch'io voglio che mi sia organizzato un convegno con ospiti da tutta Europa. E, tra l'altro, Girardello neanche parla. È proprio una festa in suo onore, con tutti questi professori che, sostanzialmente, fanno lezione per se stessi e per lui.
Che Girardello fosse importante, da qualche parte l'avevo già sentito (benché non ci sia verso di trovare su Google il motivo preciso - deve avere qualcosa a che fare con la rottura di simmetria del modello standard e la previsione della massa del bosone di Higgs - ammesso esista). In compenso ha una quantità enorme di pubblicazioni all'attivo.
Beh, anche nella noiosa normalità del dipartimento di Fisica (mai agitazioni, mai polemiche, sempre e solo lezioni e studio - anche quando gli altri sono in vacanza -un paio di incendi, a dire il vero, ma quello deve essere colpa dei gruppi di ricerca giù nei sotterranei) ogni tanto ci sono delle novità...
Vai al sito della Luciano Girardello Fest
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Etichette: fisica, nugae, università
giovedì 22 novembre 2007
Giornata di ferie
Oggi è una giornata di ferie (relativamente: diciamo che me le sono prese io).
Ieri pomeriggio, infatti, abbiamo avuto il primo scritto di Matematica per la fisica (non ho capito perché il vecchio metodi sia stato relegato alla specialistica e noi abbiamo questo surrogato). Analisi di Fourier, teoria degli operatori in Spazi di Hilbert. Una volta passato, almeno stamattina mi potrò riposare...
Non che sia andato in maniera eccellente, ma un'ora e tre quarti scarsa non mi hanno permesso di dare con la dovuta cura le risposte di teoria (devo anche aver messo per due invece che diviso due, ed altre cose di questo tenore), nei venti secondi intercorsi tra le parole tempo scaduto e si vuole decidere a consegnare?. Tutto questo perché, mea culpa, mi sono perso venti minuti davanti ad un'equazione di Laplace che poi non sapevo più da che parte girare. Ed era facile, dicono; beh, il vuoto. Fortuna che dei tre esercizi se ne dovevano fare due, ed ho ripiegato sugli operatori. Adesso vedremo all'inizio di settimana prossima. Ottimo non sarà, ma ho buone prospettive per buono. Tanto c'è ancora quello di analisi complessa e l'eventuale orale.
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Etichette: esami, matematica, università
mercoledì 21 novembre 2007
Tirato in ballo
Allora, pare che Daniel mi abbia tirato in ballo e che quindi debba rilanciare il meme relativo al mio rapporto con il blog. Se aprite la pagina di Wikipedia che lui cita, vi renderete conto che non aiuta molto a capire cosa sia questo meme di cui si parla, essendo molto più adatta, a mio avviso, la dizione di Catena di S.Antonio. Esaurita la mia consueta vena sentenziosa, però, mi adeguo e sono pronto a rispondere alle seguenti domande:
- Chi o cosa ti ha spinto a scrivere un blog?
- Il tuo primo post?
- Il post di cui ti vergogni di più?
- Il post di cui sei più fiero?
- Per quanto pensi che continuerai a scrivere sul tuo blog?
1. Incredibile o meno, è tutto merito (o colpa, questo dipende dall'opinione dei miei lettori) dell'università, che nello scorso anno accademico ha favorito con due eventi fondamentali: in primo luogo, il blog del laboratorio di informatica del secondo anno con la passione di Enzo e Govoni, i nostri assistenti, che continuavano a torarci l'anima per usarlo, che mi ha fatto entrare in contatto con la piattaforma di Blogger;in secondo luogo, l'aver pochi esami da fare tra gennaio e febbraio con la conseguente lunga permanenza a casa a far nulla - tempo libero riempito in questo modo. È anche vero che, fino a settembre, il blog era vissuto molto poco: altro tempo libero, avendo finito gli esami a luglio, ed ecco l'interesse di sistemare il blog. L'incappare nei blogger di Desenzano e la conseguente esigenza di partecipare alla rete sociale telematica mi hanno condotto, negli ultimi due mesi, a questo punto.
2. Questo è facile, basta leggere.
3. Di sicuro quelli scritti sotto l'onda della più becera emotività. Quelli con l'etichetta piove, in sostanza.
4. Questa è di sicuro la più difficile. Potrei citare il post in cui, con compiuta prosopea, espongo la mia opinione sui DICO. Ma forse è più indicativo, e dà meno adito a polemiche, uno, semplicissimo, dedicato ai monti.
5. Finché non sarò banale. Insomma, se dovessi ridurmi a fare uno di quei blog che cita gli altri e basta...meglio lasciar perdere, no?
Se ho capito bene, a questo punto dovrei rilanciare a qualcun altro. Mi sento in imbarazzo a farlo da pari a pari - perché la blogstar Farfi (alias prof. Beccaria), che seguo con molta attenzione, certamente non ha tempo per me. Meglio il professore di matematica, forse - ma sempre con tutto il rispetto.
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martedì 20 novembre 2007
Precisazioni
Per cominciare, precisiamo che questo blog (o meglio il suo autore) non ama. Né lo vuole fare. Né vuole abbandonarsi al sentimentalismo, al rimpianto, alle debolezze in cui generalmente ci si macera.
Benché, a volte, sembra che l'economia del cosmo ci sospinga dove non vogliamo, e ci faccia ritrovare, apparentemente per caso, resti fossili di evi passati della nostra vita, superati quanto si può superare una parte di sé stessi, e basta poco per correre il rischio di ricadere nel baratro da cui ci si era salvati faticosamente. Come una vecchia conversazione di Messenger (avendo l'abitudine di salvarle). La cosa positiva è, che pur oggettivamente essendo da riguardare con dolente rimpianto, l'unica cosa che sento è la delicata impronta di una felicità passata. Felicità insensata, comunque; benché io non sia uno che cambia idea in queste cose. Le mie ragioni di allora sono le stesse ragioni di oggi; solo che oggi sono subordinate alla Ragione.
Comunque, anche solo per sdrammatizzare, cliccando su "leggi tutto" è possibile vedere una vignetta assai appropriata di xkcd.
Nonostante, a voler essere pignoli (i miei colleghi mi farebbero il verso agitando il dito e facendo "bè bèbè bèbè"), il quarto quesito abbia soluzione banale = (cuore), essendo quella la matrice identità.
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Etichette: personale
Wormholes elettromagnetici e monopoli magnetici virtuali
Leggo su Phys. Rev. Lett. (Physical Review Letters) che un gruppo di fisici e matematici sparsi qua e là hanno descritto le condizioni per permettività elettrica e permeabilità magnetica che realizzerebbero l'equivalente elettromagnetico dei tunnel di Einstein-Rosen (quelli che nei film di fantascienza sono i buchi neri in cui, infilandocisi, si arriva dall'altra parte dell'universo). Si tratta di tunnel che intrappolano la radiazione elettromagnetica entrante facendola passare tra le due estremità, ma sono invisibili ad una radiazione elettromagnetica che li incrocia lateralmente.
L'articolo è firmato Greenleaf (nota mia: verdefoglia, cioè Legolas), Kurylev, Lassas e Uhlmann e, apparendo tra le lettere, non è che una comunicazione di poche pagine. Me ne è giunta voce tramite la newsletter de Le Scienze,e quindi spero di leggere entro qualche mese una versione più accessibile al pubblico. Io linko l'abstract. Per leggere l'articolo credo bisogni accedere con una connessione autorizzata; a me funziona quella della Bicocca, ma certo un non-studente non ha mica nome utente e password. Se frequenta un'altra università, immagino che lì abbiano qualcosa di analogo. Altrimenti non lo so.
L'articolo è puramente teorico; e questo è il perché, nonostante tratti di ottica che è un po' l'argomento più noioso dei primi due anni, lo trovo interessante. Nel finale vengono descritte alcune possibili applicazioni future: la realizzazione di cavi ottici che possono fare misure all'interno di campi elettromagnetici senza disturbarli, appunto perché invisibili a tali campi; la realizzazione di monopoli magnetici virtuali: se il wormhole è abbastanza lungo, un campo magnetico che entra da una parte, esce dall'altra come fosse un monopolo; uno schermo 3D: mettendo tanti di questi tunnel in una matrice 3x3, la luce che esce da ciascuno non risente della presenza di quelli accanto, che è come non ci fossero; sonde per la risonanza magnetica, con lo stesso principio dei cavi ottici già citati; collimatori estremamente precisi per fasci di luce.
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Etichette: fisica
domenica 18 novembre 2007
Silvio B. ed il suo nuovo giocattolo
Non voglio contestare i numeri che il nostro eroe ha fornito, non tanto perché creda che siano veri; insomma, qui siamo nel profondo nord, tutti odiano Prodi e forse non hanno tutti i torti, alle politiche la Casa della Libertà va ben oltre il sessanta per cento - per non parlare delle Regionali, ma qui c'è di mezzo un altro e ben più a ragione Unto del Signore - e, nonostante ciò, gli esponenti locali di Forza Italia dovevano sforzarsi a chiedere ai passanti di fermarsi e firmare. Non li voglio contestare perché, appunto, le firme non hanno mai fatto cadere nessun governo (e neanche le piazze, voglio ricordare a lor signori, tranne il povero governo Tambroni del 1960 - ma ho articoli del periodo che sostengono essere altre le ragioni, otèr, anche perché sto uscendo dal seminato) e che siano stati sette milioni o settecentomila cambia poco.
Quello che, se da un lato non mi azzardo a contestare perché di schifezze ce ne sono parecchie anche da quest'altra parte, certo mi consente di sollevare una critica e di esprimere la mia perplessità è che un politico ormai navigato, che ha fondato un partito - lo sappiamo, non è questione di dietrologia - perché era venuta meno la copertura politica che aveva avuto per tutti gli anni '80 e che ha portato questo partito a sua immagine e somiglianza ad essere il primo partito italiano (non ancora quel partito liberale di massa che alcuni suoi adepti vorrebbero - vedi Adornato - ma comunque il fatto principe dell'ultimo decennio), possa decidere da un giorno all'altro di smobilitarlo senza che nessuno, del partito, faccia be'.
Posso capire il partito di plastica, il partito personale, tutto fondato sulla leadership o anche il culto del capo, ma a tutto ci dovrebbe essere un limite. Perché al seguito del Nostro non c'è soltanto una corte dei miracoli giudiziaria che ben conosciamo, né i signor nessuno con abiti ben tagliati e cravatte troppo vistose che non si sa bene cosa c'entrino con la politica, ma anche diversi e non trascurabili residui di Prima Repubblica, che dovrebbero sapere come gira il mondo.
Ed invece assisteremo a polemiche esterne, per così dire, con Lui che chiederà agli alleati di consegnare se stessi e la propria autonomia nelle Sue mani, e questi che, con toni più (AN, se rientra la polemica di ieri) o meno (la Lega, al solito) sfumati risponderanno no grazie. Ma qualcuno ha detto, ad esempio, ai vari capicorrente (ammesso che ce ne siano, ma tutto il mondo è paese e credo di sì) che dovranno rinegoziare la propria posizione al tavolo con una che è poco più di una modella? E gli iscritti - ce ne saranno - ? Non credo saranno loro a fare difficoltà, ma un minimo di democrazia interna prevede perlomeno che si convochino in un palasport a spellarsi di applausi, invece che sapere dalla poltrona di casa quello che Lui decide a piazza San Babila.
E poi, l'obiezione più grande. Chiama il tuo partito con tutti i sinonimi di libertà che vuoi...ma per favore, lascia stare Popolare. Perché non può essere tutto pubblicità, e tu stesso un minimo di dignità l'avrai pure.
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Etichette: politica
sabato 17 novembre 2007
Le cose che serve sapere nella vita
Questa riflessione mi è stata, per così dire, indotta dalla suora l'altra sera, dopo la preparazione dell'incontro per gli adolescenti. Si cercava di tirar fuori dal Vangelo del giovane ricco qualcosa che potesse ricondursi al percorso che facciamo con la nostra quarta; abbiamo avuto uno scambio di idee sul forzare il testo evangelico per fargli dire quello che vogliamo (insomma, va bene interpretare, ma se Marco ha scritto A e non B non voleva leggessimo B). Poi, nella mia perorazione, ho citato la dimensione anagogica dell'interpretazione (ricollegandomi brevemente all'epistemologia secondo i medioevali) - e va beh, era abbastanza chiaro che gli altri catechisti diffilmente mi sarebbero venuti dietro, ma pensavo proprio che la suora non sarebbe rimasta spiazzata, tanto più che è laureata in lettere ed insegna. Con il suo solito suoresco sdilinquirsi in ringraziamenti perché era stata una serata arricchente, si dice felice di aver imparato qualcosa da me. Io osservo che, in quanto a lettere, io non ho titolo d'insegnarle; si fosse parlato di derivate, sarebbe stato un altro discorso, certo.
Ma questo mi fa venire in mente come, nella vita, sia più importante conoscere la letteratura e la filosofia, della matematica e della fisica. Perché, diciamoci la verità: matematica e scienza ci servirebbero per capire il mondo, ma quello funziona anche senza capirlo. Letteratura e filosofia servono a capire gli uomini. E, per vivere in mezzo agli altri, questo è molto più importante, direi fondamentale. È quindi bene che, specie nell'adolescenza, quando la personalità si forma, sia dato da riflettere più sulla dimensione umana. Poi, per carità, ormai io sono passato fuori da questa fase e non mi appassiona più molto, e se leggo un libro senza formule rimango spiazzato; ma credo sia bene che i giovani conoscano un commentatore in più di Dante che un teorema in più di geometria. O che vedano più poesia nei versi di Montale che nei Principia di Newton (benché io trovi molto più densi di significato, belli ed importanti i secondi)
Pubblicato da Cassa alle 20:48 5 commenti
Etichette: riflessioni
RGB e TSL
Avendo implementato questi due modi di scrivere i colori, tra l'altro, possiamo considerare due diversi tipi di gradiente (cioè di sfumatura): quella semplice, ottenuta interpolando sullo spazio della nostra figura i valori RGB (così, non so, per passare da rosso (FF0000) a blu (0000FF) muovo linearmente R da FF a 00 e B da 00 a FF), e quella "iridata", che posso usare facendo variare i tre parametri TSL (per passare da rosso (0,240,120) a blu (160,240,120) muovo T da 0 a 160, ottenendo così nel passaggio arancione, giallo, verde, allo stesso modo dell'arcobaleno. La conversione da TSL a RGB e ad Hex si fa poi come illustrato.
Pubblicato da Cassa alle 00:04 0 commenti
Etichette: informatica
venerdì 16 novembre 2007
I colori non sono altro che numeri
Facciamo la fatica di aprire una di quelle finestre che si usano per scegliere i colori (in Windows, ad esempio, quella per personalizzare la tavolozza di Paint), e facciamo in modo di vedere la tavola di tutti i colori sfumati. Ogni colore (dei 256^3 che vengono visualizzati) è rappresentato da una combinazione di rosso, verde e blu. Il codice a sei cifre #xxxxxx che rappresenta il colore non è altro che la giustapposizione dei valori esadecimali corrispondenti alla quantità di rosso (due cifre più significative, quelle a sinistra), di verde e di blu. Ciascuno dei colori primari può assumere il valore da 0 a 255, appunto due cifre esadecimali (256=16^2). Se vogliamo il codice esadecimale di un colore fatto, ad esempio, da 120 Rosso, 50 Verde, 10 Blu (e che io definirei "un marrone un po' rossastro"), convertiamo singolarmente in esadecimale i tre valori. Abbiamo 120dec = 78hex, 50dec = 32hex e 10dec = 0Ahex. Il codice da usare in HTML è, alla fine, #78320A, dove il diesis indica all'interprete che il numero è in formato esadecimale (se usassimo, non so, Assembler, gli diremmo 0x78320A). La conversione di un numero da decimale ad esadecimale di due cifre è banale: basta dividere per 16 il numero una volta, ed il valore è il risultato della prima cifra (ovviamente convertito in esadecimale, dunque se esce 12 scrivo C); il resto, pure convertito in esadecimale, è la seconda cifra (quella meno significativa).
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Primo giorno di "lavoro"
Sono arrivato al laboratorio dell'U5 un po' trafelato, non perché dovessi fare chissà quanta strada ma perché fino alle 13.15 sono stato da Magri per la tesi, e nei cinque minuti prima del cambio di consegna ho dovuto infilarci il pranzo. Poi, arrivato al laboratorio c'era un professore che faceva lezione senza tutor, il che è più comodo per tutti ma mi ha dato qualche problema per il cambio di consegne. Poi mi sono seduto, verificando che il mio turno per settimana prossima è stato assurdamente messo in concomitanza con la riunione del gruppo (e quindi, ma che peccato..., dovrò perdere ogni ambizione di fare il capo-tutor, dovendo lavorare il giorno della nomina - salvo scherzetti da parte dei miei "amici" e colleghi). Da tutti i punti di vista, il lavoro è riposante - e se fino a ieri non sapevo che in U5 (Dipartimento di Matematica e Dipartimento di Scienze dei Materiali) ci fosse un laboratorio aperto al pubblico ci sarà anche stato un motivo. Lunedì mi sbattono in U3 dai biologi (brividi freddi scorrono sulla schiena al solo pensiero), e temo che lì ci sarà da faticare, ma mai disperare - in fondo sono solo due ore.
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mercoledì 14 novembre 2007
Comitato promotore Giovani Democratici?
A rigor di logica, io non dovrei appartenere a nessuna delle due categorie; anzi (e chi ha letto i miei vecchi post sa perché lo dico).
Ma da Milano hanno iniziato a far pressione per i Giovani Democratici, ed a seguire il livello regionale è un paio d'anni che sono io, e poi c'è in programma una bella notte dei lunghi coltelli con quelli di SG...insomma sono stato caldamente invitato a partecipare.
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martedì 13 novembre 2007
Farò il teorico
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Estate di S. Martino
Oggi, intanto, è comunque una bella giornata, ma il vento è cessato e, infatti, già da ieri sera fa un freddo cane.
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lunedì 12 novembre 2007
57 di questi giorni
Sabato sera festa di compleanno di Claudio, che compie oggi, appunto, 23 anni. Come da programma cene soci, cena luculliana, al ristorante La Genzianella di Bracca (su per la Val Parina, dopo Zogno ed Ambria). Tavolata di quelle che non conosci tutti, perché ci sono parenti, colleghi, amici da parte di morosa...Concludendo con un regalo "a buon intenditor poche parole" - ed una corsa notturna all'autolavaggio per intemperanze gastriche.
La Susy, che sarebbe la ragazza di Claudio, ha un senso tutto suo del divertimento. Così, per una settimana ci ha tempestato di messaggi per organizzargli una sorpresa che, a sua detta, avrebbe gradito. Io, al suo posto, avrei probabilmente cacciato le dita negli occhi a tutti, personalmente, e poi me ne sarei andato a festeggiare il compleanno per conto mio.
Infatti, dovevamo trovarci (da invito) alle 19.15 al bar di Rosciate per l'aperitivo, prima di partire per Bracca, che ci vuole una buona mezz'ora. Ma, sorpresa!, a quell'ora (o meglio, un po' dopo, che tanto si sa che Claudio è sempre in ritardo), al bar non ci sarebbe stato nessuno. Susy - che essendo il compleanno del suo uomo avrebbe guidato lei, onde permettergli di bere - lo avrebbe condotto (non voglio indagare con quale scusa) al cimitero, dove Fabio gli aveva organizzato una prima tappa-gioco. Poi avrebbero migrato altrove, e così via, fino ad arrivare all'ultima tappa (dove eravamo andati Emanuele detto Pedro, Daniele ed io insieme con altri amici) al capannone dove Claudio lavora, per fargli trovare uno striscione di buon compleanno.
A parte che noi, fidandoci del Beppe (che se si chiama Tardivo ci sarà anche un motivo ;-) ) abbiamo sbagliato capannone e quindi gli abbiamo teso l'agguato in un posto che non so poi come abbia fatto a trovare, effettivamente il nostro uomo s'è commosso - contento lui, contenti tutti. Dovevamo però prendere ancora l'aperitivo, e quindi marcia indietro fino a tornare a Rosciate; dal bar non si volevano schiodare, nonostante diventasse tardi e la fame si facesse sentire, ma alfine siamo riusciti a partire e ad arrivare su alla Genzianella. Il posto l'avevamo sperimentato già l'anno scorso, mangiare tipico ed abbondante, vino schietto e soprattutto economico. Infatti, è stato ingerito un quantitativo industriale di
- casoncelli alla bergamasca
- manicotto con prosciutto spinaci e ricotta
- brasato (e buono, perché è stata la prima volta che lo mangio volentieri)
- stinco di asino
- bocconcini di cervo
- involtini di tacchino
- polenta taragna (per sfamare un reggimento)
il tutto condito con il Novello 2007 del Trentino, che il nostro sommelier - cioè io - ha deciso di far provare a tutti.
Dopo la cena è arrivato il momento dei regali. Inutile dire che il più originale, complice soprattutto il Pedro, è stato il nostro (Daniele Pedro Fabio ed io). Gli abbiamo, infatti, regalato il Maggiolone Giallo di Grande Depravazione, autoveicolo che solo i residenti a Rosciate conoscono bene, ma la cui fama è giusto si espanda ai quattro angoli della Terra.
Bisogna dire che il Novello del 2007 che abbiamo bevuto è un novello molto onesto, dodici gradi e non sentirli, gusto fresco e ancora molto fruttato. In realtà, l'onestà del novello è la sua più grande menzogna, perché appunto la mia prima ciocca (e senz'altro la peggiore) me la presi a novello e caldarroste, anni fa. Ma anche sabato non c'è stato da scherzare, e devo proprio fare tutto un rosario di Kyrie Eleison a Pedro per la sua auto, che poi abbiamo salvato grazie agli autolavaggi self-service aperti anche nel cuore della notte, ma se l'è proprio vista brutta.
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Etichette: compagnia, fine settimana, Rosciate
Promemoria: macchina fotografica
Portarsi dietro sempre una macchina fotografica. L'avessi fatto ieri, ora qui sotto ci sarebbe una foto del Monte Rosa visto da Bergamo. Non da una delle cime (di quelle qualche foto l'ho, la postillerò qui sotto, ma quella volta dal Resegone non era una giornata fantastica). Da Bergamo, dalla circonvallazione.
Ieri era una giornata stupenda. Si vedevano tutti, i 4000 e rotti metri. E mi immagino come potessero sentirsi anche solo trecento anni fa, prima che si diffondesse l'alpinismo, vedendo, un giorno all'anno, questo gigante di ghiaccio sul fondo della pianura.
Aggiornamento alle 9.47 Ho fatto un salto dal lavasecco e oggi, pur non essendo bello come ieri, è pur sempre limpidissimo. Il monte Rosa si vede. Penso che andrò all'università con la macchina fotografica. Ci dovrebbe scappare anche una Grigna vista da Milano.
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Etichette: montagna
domenica 11 novembre 2007
sabato 10 novembre 2007
La musica delle sfere celesti
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Etichette: matematica, musica, tesi
Blogrichiesta d'aiuto
È da ieri mattina che mi scorno inutilmente contro questo ostacolo e non riesco a venirne fuori in modo elegante; quindi, da ora in poi, ogni tipo di aiuto è il benvenuto.
A parte alcuni dettagli, mi manca una cosa sola per mettere online il nuovo blog, riveduto e corretto. So che è un problema che Meghi è riuscita a risolvere, perché ricordo che qualche settimana fa funzionava come funziona a me ora.
Mi piacerebbe proprio sapere come obbligare Blogger ad aprire i commenti in una finestra pop-up e non in una nuova finestra. Non so come, ma con questo layout funziona, mentre lo stesso codice compagno, come si dice in bergamasco, salta in una nuova finestra nel layout che sto preparando.
Se qualcuno ha idea di come fare si faccia vivo.
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Etichette: Cassa, informatica
Lo space degli AdOrSI
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Etichette: parrocchia
venerdì 9 novembre 2007
Firmato il contratto. Sono nel blocco Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
Adesso sto perdendo tempo in attesa che anche quelli dopo di me firmino il contratto - e pensare che sarei dovuto andare da Magri per la tesi ed ho dovuto rinviare per questa inutile formazione tutor.
Intanto avrei tempo per fare altro, ma non so fino a che punto è lecito usare i computer di questo laboratorio. Sto pensando seriamente (ieri mi ci ero anche messo, ma poi ho rinunciato perché era ora che andasso a Milano) di farmi un blog privato per testare il nuovo template in progress. L'unica è che tutti i widget sono vuoti, e che dovrei mettermi a fare un sacco di copiaeincolla per vedere bene tutto quello che succede.
Non c'è da nessuna parte una documentazione completa dei widget che usa blogger?
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Etichette: informatica, tutor, università
Formazione tutor
Siamo qui, seduti ai nostri computer, in trepidante attesa che il direttore dei servizi didattici ci chiami per andare a firmare il contratto.
Infatti, sono stato assunto come tutor dei laboratori d'informatica. Ventesimo in graduatoria.
Spero che davanti a me in graduatoria non facciano la fila per andare a seguire i laboratori del dipartimento di fisica, e che Dio mi scampi e liberi dai sociologi
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Etichette: informatica, tutor, università
giovedì 8 novembre 2007
Il numero da lei composto è immaginario
Credo di aver trovato (per puro caso) la fonte prima della battuta dello spettacolo La ragione, la tenacia e l'amore del gruppo di teatro matematico del Liceo Bagatta.
Secondo me è del dott. Codogno che, dopo aver fatto la Normale, si è trovato a lavorare in Telecom (leggete sul fondo della pagina).
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Etichette: matematica
Emotional outlet
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Etichette: parrocchia
mercoledì 7 novembre 2007
Le tessere del PD
Ed intanto, pare che il 23 dicembre o giù di lì convochino tutti quelli che sono andati a votare alle Primarie per consegnare loro l'incredibile onorificenza di "socio fondatore del PD"; peccato che, si era detto, con il voto alle Primarie il cittadino non aderiva al partito.
Ma, evidentemente, le regole si scrivono a vanvera e si fanno rispettare ancora meno.
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Etichette: Partito Democratico, politica
martedì 6 novembre 2007
Via Carnate o via Treviglio?
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lunedì 5 novembre 2007
Nuovo colore
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Etichette: Cassa
Vado o non vado?
Ieri si è, anche, presentata l'occasione di andare alla seconda data milanese del nuovo giro di concerti dei Subsonica, che escono il 23 novembre con il nuovo album (L'Eclissi).
Piacermi, mi piacciono molto.
Ma non sono esattamente il tipo da concerti. Vado o cosa?
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Venga il Tuo regno, sia fatta la Tua volontà
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Etichette: parrocchia
domenica 4 novembre 2007
Tesi!
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Etichette: fisica, tesi, università
Mordi e fuggi
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venerdì 2 novembre 2007
Parto anch'io
Solo un brevissimo avviso per comunicare che, a partire da adesso e fino a domenica sera, sarò trascinato alla casa al mare per i lavori di manutenzione preinvernali.
Quindi, al massimo, riuscirò a passare una volta in un internet bar per aggiornare ed essere aggiornato.
Spero che nessuno abbia mail urgenti per me.
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Etichette: fine settimana
giovedì 1 novembre 2007
Il principio di indeterminazione di Heisenberg/3
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Etichette: fisica, meccanica, università
"Fine" settimana
1) oggi è festa;
2) venerdì e sabato sera sono via e quindi niente uscite con i soci;
mi è toccato (e ieri avrei proprio preferito stare a casa, dopo esser stato tutto il giorno in università) uscire di casa, andare all'oratorio, aspettare che tutti convenissero, prendere ed andare a consumare.
Quest'ultima cosa ci mette sempre in imbarazzo perché, pur avendo ormai sperimentato molti posti, non sappiamo mai dove andare. Così, praticamente guidando in linea retta verso est (io avevo proposto ovest, per una volta, ma non guidando non avevo l'ultima parola) ci siamo ritrovati a Grumello del Monte, prima di decidere che, a quel punto, tanto valeva arrivare a Sarnico (di cui ho parlato in uno dei miei primissimi post), sul basso lago d'Iseo. Sinceramente, pensavamo ci fosse un po' più di vita. Il curato è nostro amico, ma l'oratorio era sbarrato - e bande di adolescenti bivaccavano fuori dal cancello - mentre le viuzze del centro storico erano deserte e silenti. Sul lungolago si incrociavano, a volte, rari passanti che si spostavano tra uno e l'altro dei rari - tristissimi - bar aperti ed addobbati di zucche e mammiferi volanti vari. Gira che ti rigira, abbiamo trovato l'Enoteca Lantieri, in una corte del centro storico, che pur lasciandoci sulle prime un po' titubanti per l'impressione di posto che ci avrebbe pelato le tasche, abbiamo finito per scegliere. In realtà, una volta entrati, ci siamo trovati in un ambiente abbastanza famigliare, e di sicuro c'era più gente, che beveva o mangiava, di quanta non ce ne fosse per tutto il paese (eccetto un locale affollatissimo verso Predore, che non si capiva cosa avesse di speciale). Fabio non può sedersi in un locale senza ordinare da mangiare, ma io non posso senza ordinare da bere; la carta dei vini era molto assortita, ma ciò non toglie che non ci fosse un vino che non conoscessi e che conosca vini non presenti su quella carta. Avevo voglia di Recioto di Soave che ho bevuto in un dopo pasto in un locale assai elegante (quasi pretenzioso) di Coazze (VI), ma l'unico Recioto sulla carta era un più comune Valpolicella delle cantine di Negrar.
Trattasi di un vino rosso rubino molto profumato ed estremamente dolce, da dessert, prodotto con la parte più esterna dei grappoli (le "orecchie", donde recioto) che, essendo più esposta al sole, è più zuccherina, lasciata passire (almeno credo, il vino non aveva moltissimo del passito).
Mentre gustavamo i nostri preziosi calici, accompagnandoli con cioccolato amaro e cantucci - e Fabio abbinava una focaccia ai gamberetti e salsa rosa (abominevole accostamento), ci sorprendono don Loris e don Fabio, curato di Grumello, che avendo ricevuto la nostra telefonata e dovendo ancora cenare, causa ordinazioni diaconali a Bergamo cui avevano partecipato, hanno pensato di venire da Lantieri, anche perché era l'unico posto decente ed aperto dei dintorni. Chiacchieriamo per un po' e dovendoci bagnare la gola, essendo finito il vino, ordiniamo anche un paio di bicchieri di whisky torbato - non era Laphroaig e la torbatura era molto meno marcata.
Poi torniamo entro l'una - e già per me è tardi, non sono più giovane come una volta.
Pubblicato da Cassa alle 09:38 0 commenti
Etichette: fine settimana