Ieri sera ennesima riunione tra gli educatori degli adolescenti. In ordine del giorno c'era una lettera-sfogo del curato che avrebbe dovuto farci considerare il rilancio dell'attività. Tono tragico; e come al solito, come il mese scorso, io non capisco cosa sia successo di tanto grave per convocarci. L'altra volta erano stati problemi con la convivenza e le pizzate della domenica sera. Stavolta, ho saputo, devono esserci stati problemi perché qualcuno è rimasto amareggiato che venerdì scorso ci fossero pochi adolescenti (non so quanti, io con quelli del mio gruppo eravamo in Città Alta per uno spettacolo musicale).
Ma il problema è stato solo sfiorato, visto che ben più importante c'è la programmazione del Campo a Torricella di Magione (PG) durante le vacanze di Natale
E qui il problema è, a mio avviso, più grosso. Anche perché lo facciamo a cavallo dell'Ultimo dell'Anno, e per un adolescente, da noi, questa è l'occasione per smattare, dunque molti di noi eravamo abbastanza cauti su come organizzare, e la discussione ha raggiunto anche toni accesi - moralismo contro laissez faire, Ultimo dell'Anno-suora contro Ultimo dell'Anno-disco. Il punto è che, anche tra noi, abbiamo visioni molto diverse del divertimento e del modo di fare festa: c'è anche chi ha proposto di andare alla Porziuncola per fare l'Ultimo con le suore francescane tra meditazioni e messe, cosa che, per conto mio, una volta si può anche fare, ma mi sembra manchi il bersaglio di mostrare un modo di far festa - e quindi di divertirsi, di stare bene in compagnia - senza intemperanze. Le suore francescane ci metterebbero al riparo dalle intemperanze, ma anche dal divertimento.
Alla fine, anche su suggerimento di Herbert (cliccare sul collegamento sarà un po' insolito, ma il nostro direttore dell'Ufficio Pastorale Età Evolutiva è un po' originale), abbiamo deciso di stupire un po' tutti con un Gran Galà dell'Ultimo dell'Anno - e questo è il fatto A. Il fatto B è che il sottoscritto si è preso l'impegno di vedere come legare la cena al dopocena con un gioco di società che sia introdotto lì per lì. Considerando che sono, comunque, cento adolescenti, e non tutti santi.
Poi dovrei anche preparare la parte storica della visita alle città di Siena, Perugia, Assisi, abbozzo di Arezzo. Perché il nostro tema dell'anno è Le Città Invisibili, non dimentichiamolo.
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