venerdì 4 aprile 2008

Manifesti elettorali


Non è una vera campagna elettorale se non si riesce a trovare il tempo di affiggere i manifesti per Scanzorosciate ed i paesi limitrofi.

Consapevole di questo fatto, e rinfrancato per essere arrivato a casa relativamente presto, e - soprattutto - calorosamente esortato da mio padre, ieri sera sono andato, insieme con gli altri volontari, a fare un giro di affissioni, per le frazioni di Scanzorosciate ed a Gorle - già che eravamo in giro ed avanzava la colla.

La pattuglia di attacchini di quest'anno è decisamente svecchiata rispetto al solito, complice anche la fusione con i DS; per cui il lavoro lo si fa tra giovani, con mio cugino, Paolo (figlio di un consigliere comunale DS) e Lorenzo (anche lui di provenienza diessina; direi il più a sinistra del circolo).

La politica d'immagine, senz'altro sicuramente ben studiata, ci ha consegnato dei manifesti forniti soltanto del simbolo, perché quelli di tipo - cosiddetto - faccione non sono stati ristampati, preferendo evidentemente imprimere nelle teste degli elettori il nuovo simbolo - scelta condivisa con altri partiti, perché forse solo la Lega e l'Italia dei Valori mettono in vista i leader.

Nonostante i pareri non sempre unanimi sulla considerazione da usare nei confronti dei regolamenti che prescrivono ad ogni partito o lista un tabellone e solo quello, alla fine non credo si sia esagerato né in un senso (senza riempire Scanzorosciate di manifesti) né nell'altro (cioè rispondendo, se del caso, alle provocazioni di chi aveva danneggiato i nostri manifesti).

Bella differenza tra Scanzorosciate e quel paese di semicittadini che è Gorle, dove nemmeno la Lega esce dagli spazi e sembra che i manifesti siano stati disposti in modo da dare meno nell'occhio possibile; addirittura i maifesti che inneggiano all'apertura della galleria di Monte Negrone, fiore all'occhiello del governo di centrosinistra per la nostra zona della bergamasca, e che la Lega vede come il fumo negli occhi erano stati rispettati - mentre, a Scanzo e soprattutto per le frazioni, se ne rinvengono frammenti gettati in ogni dove. La Lega li vede come il fumo negli occhi, dicevo, perché, prima del governo Prodi, dell'impegno di Di Pietro e dei parlamentari bergamaschi del PD, il commissario straordinario per l'opera era un noto leghista, solitamente considerato affidabile anche dagli avversari, ma anche costui non era riuscito in nulla se non nel prendere i soldi del commissariamento e lasciare i valseriani in braghe di tela. E sai com'è, quando il partito del nord fa come Bassolino che prende i soldi e lascia tutto com'è, l'elettore medio se lo lega al dito se qualcuno glielo ricorda.

In un paio d'ore ci siamo sbrigati - iniziando alle dieci meno un quarto fino intorno alla mezzanotte -, una media non all'altezza di quando si andava con motivatissimi veterani, ma almeno non siamo diventati scemi a furia di scendi, incolla, attacca, reincolla, riparti - a cui, invece, dovremmo prepararci per venerdì prossimo, ultimo giorno di campagna elettorale.

4 commenti:

Unknown ha detto...

Qui lo dico e non lo nego: anche se martedì 15 mattina ho un esame, se il PD vince mi ubriaco tutta notte!!!!!!!!!!
SI PUO' FARE

Chiara ha detto...

come mai mi pare di averla già sentita questa?...

Daniel ha detto...

In tutta sincerità mi sembra che IdV non abbia messo faccioni sui manifesti, ma devo anche dire che percorro sempre le stesse strade (casa-stazione, stazione casa sia a Bolzano che a Desenzano, sui 200m fino all'uni non ce ne sono) e quindi non ho un grande campione per valutare.

Anche Veltroni però è andato sul "personale" mi sembra così come Casini. Meno invece Berlusconi, Bertinotti e poi nonme ne vengono altri, che sono andati sul simbolo.

Giusto per farmi pubblicità, ho lasciato un commento al post in cui tu e Vlad state discutendo. Quello dei tre parametri di scelta alle elezioni.

Infine ti invito a dare un'occhiata a questa bella foto che rende un bel quadro delle attuali elezioni.

Cassa ha detto...

Quello di cui parli è l'inizio di campagna elettorale. Dopo la seconda settimana di manifesti, per non stancare, si cambia. Sia l'UDC, che noi, che gli altri hanno solo il simbolo, ora (anche SA ha dismesso quei manifesti separati a metà). Mentre IdV ha Di Pietro con i capelli agitati dal vento che dice "più lavoro", o qualche altro slogan di questo tipo.