sabato 12 aprile 2008

Sul silenzio elettorale

Oggi è il sabato prima delle elezioni; il giorno del cosiddetto silenzio elettorale, disciplinato storicamente dalle legge n. 212 del 4/4/1956, e più recentemente dalla legge n.515 del 10/12/1993 e dalla n.28 del 22/2/2000. Qualche mio collegha (nella fattispecie, Davide Chiesa) lo ha blasfemamente (ma in senso buono, lo perdoniamo) paragonato al sabato santo. Silvio ha deciso di interrompere la campagna elettorale sul proprio blog.

Ma direi che è decisamente esagerato, sia il paragone ecclesiale che mettersi a tacere. La legge, infatti, disciplina l'affissione di stampati, la convocazione di comizi e le riunioni di propaganda. Non disciplina, ad esempio, la distribuzione di santini (a meno che avvenga nel raggio di 200 metri dal seggio, il giorno delle elezioni), le chiacchiere, le telefonate...ad esempio, ieri Epo mi ha detto di aver ricevuto una telefonata da Casini. Suona il telefono, tu rispondi, e un nastro registrato fa propaganda. Questa è propaganda elettorale che la legge del 1993 disciplina (incisioni magnetiche); ma se Casini ti chiamasse di persona, non rientrerebbe nella normativa e potrebbe farlo. E, quasi certamente, i blog non rientrano nella normativa. Ma qualche inghippo ci sarà. È un impegno ad informarmi...

Nessun commento: