A volte uno se ne dimentica, e pensa che siano odiose, tutte quelle relazioni, l'una uguale all'altra anche se diversa (simili ma con differenze, l'espressione più inutile della nostra lingua), e che tutto sia odioso, e a quanto sarebbe meglio realizzare l'impresa alpinistica che si era progettata prima di Parigi, piuttosto che studiare.
Poi, per fortuna, arriva un misconosciuto prof. Surya Ganguli dell'università di California S. Francisco, con questo capolavoro (attenzione, è un file PostScript, e quindi non tutti riusciranno a leggerlo), e uno si ricorda cosa gli piace, e perché. Ah, prima che me ne dimentichi: l'articolo si intitola Fibrati tangenti e teorie di Gauge in meccanica classica: una descrizione unificata per gatti che cadono, monopoli magnetici e fase di Berry. Come si può non adorarlo?
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