Finalmente torno ad usarlo. Ma non c'è nessun giudizio politico, in questo incipit. I motivi immediati di questa crisi, Mastella che sostiene di non essere sostenuto da tutti i partiti della maggioranza (oggettivamente vero, che poi sia un motivo per aprire una crisi magari è un altro discorso), appaiono più che altro come pretesti, non si sa quanto dignitosi, per coprire la più profonda ragione, più tattica che politica, per aprire una crisi. Penso che moltissimi commentatori ci siano già arrivati, quasi come tutti gli "uomini della strada".
Cosa altrimenti, se non la legge elettorale? Badate, ad un profano potrebbe sembrare che la legge elettorale non sia poi così importante, rispetto a tante altre questioni sul tappeto, pensioni televisioni magistrati e chi più ne ha più ne metta. Ma dalla legge elettorale passa la sopravvivenza, o meglio il peso politico (perché mi sembra difficile che un partito "muoia", almeno finché contestualmente alla legge elettorale non si ristrutturino i regolamenti parlamentari) dei vari partiti. Nonché, ma non sono sicuro che i vari leader dei vari partiti ne tengano conto, l'idea di democrazia che vogliamo dare al nostro paese. La situazione, attualmente, è questa:
la proposta Vassallo, affondata, ha lo stesso spirito delle correzioni alla Bianco, e dovrebbe imporre il bipartitismo per legge elettorale. Già si vede come ha funzionato bene il Mattarellum, e come in generale funzionano i tentativi di modificare le dinamiche politiche per legge.
La Bianco introduce correzioni al proporzionale per favorire i partiti medi (oggettivamente, studi non miei); naturale che i più convinti siano Rifondazione ed UDC.
Non c'è niente (e probabilmente nessuno, a parte loro stessi) che punti a favorire un riconoscimento dei partiti piccoli (una distribuzione di resti a livello nazionale, per dire). Ed allora, perché questi piccoli partiti sono disposti a correre il rischio di un referendum (Mastella sarebbe disintegrato, se passasse l'Acerbo bis (nome dato con polemica patente, ma la sostanza è ancora peggio di quella))?
Credo che si speri nel fallimento dei referendari. Non so se sia possibile o no. Potenti tamburi mediatici sono pronti a spingere le folle alle urne. Ma andare a votare con il Porcellum farebbe contenti tutti i partitini. Va messo in conto.
E Prodi è convinto di poter riottenere la fiducia. Silvio sostiene prepari trucchetti. Che poi "trucchetti" non sono. È politica. Mettiamo alla prova la stoffa dell'uomo. Il fatto che si fosse fatto fregare da Marini e D'Alema, una volta, non depone troppo contro di lui. Credo che quei due riuscirebbero a gabbare il demonio.
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