domenica 14 dicembre 2008

Mangiarsi le mani

Immaginarsi la scena: il giovane Cassa in quinta superiore, che dall'alto della superiorità di quelli di quinta su tutti gli altri, insieme ad alcuni amici e compagni di classe, tollera ed accoglie la compagnia delle ragazzine adoranti (non adoranti lui personalmente, ma più che altro l'idea di uno di quinta superiore), tra le quali una in particolare incontra il suo gusto.

Ma il giovane Cassa, onesto e saldo nella consapevolezza della propria carta d'identità e del Codice Penale, ritiene non sia consigliabile e retto dar seguito all'inclinazione ed esplorare fino in fondo le possibilità che la situazione offre.
Al contrario, alcuni dei suoi amici manifestano opposto consiglio, ed uno in particolare mostra inopinata perseverenza, e tutt'oggi continua la relazione che gli aveva meritato l'epiteto di don Bosco.

Solo che, ad incrociare ogni tanto le foto che mostrano come sono oggi quelle che erano ieri, il vecchio Cassa è un po' preso dalla voglia di mangiarsi le mani. Anche perché non aveva visto sbagliato (o non cambia i gusti, che è lo stesso).

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