Tutto il mondo mi dà del vecchio. Che me lo dia chi mi conosce, è abbastanza naturale, né io faccio mai nulla per dare un'impressione diversa. Ma che me lo diano anche persone conosciute dieci minuti prima...
Scena:
Ieri sera con Epo e Geordie siamo usciti insieme a Claudio che ha organizzato una sorta di rimpatriata con sue amiche dei tempi gloriosi dell'Antares di Albino. Io non le conoscevo, perché ho avuto un annetto di sfasamento, e quando ho iniziato ad uscire per andare a ballare il sabato sera già si tendeva a frequentare ambienti meno rustici. Comunque, questa premessa per dire che, mentre si stava seduti al tavolo sorseggiando whisky e parlando del più del meno, ecco una voce sovrastare le altre:
«Come '86?! Pensavo fossi più vecchio...Trenta...»
«Come "trenta"?» salto su io a metà strada tra l'offeso ed il divertito. Mi risponde la stessa voce con quell'amabilissimo accento bergamasco dell'alta valle:
«Eh, no dai, pòta, trenta no. Ma facciamo venticinque...»
Impagabile. E per fortuna che ho ancora (quasi) tutti i capelli...chissà iniziassi a pelarmi come alcuni colleghi cosa mi direbbero.
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