Istituto di Dinamica Celeste
17° giorno dopo l'Equinozio di Primavera
Il Direttore dell'Istituto bussava alla sua porta. Dall'altra parte, il dottor B. si risvegliò per l'ennesima volta in mezzo alle sue carte. Si era fatto portare dalla biblioteca un grosso modello della sfera celeste, ed aveva passato la notte cercando di manometterne il meccanismo di funzionamento, per provare a realizzare quello che i suoi calcoli ormai davano per assodato. La manualità, però, non era il suo forte («E come potrebbe? Sono un Teorico»), e dopo diversi infruttuosi tentativi (testimoniati dal fatto che la sfera armillare era rotolata in un angolo dove giaceva sottosopra), aveva rinunciato; ma era ancora presto, ed aveva quindi deciso di sistemare in ordine le scoperte delle ultime settimane - in modo che qualcun altro le potesse leggere e capire. Era andato avanti per un paio d'ore ordinando le idee ed i risultati. Poi aveva deciso di cercare di interpretarli, e l'ultima cosa che, in quel risveglio appannato ed affannoso, si ricordava era di aver deciso di scendere in biblioteca a fare ricerche.
Il Direttore dell'Istituto, intanto, si era stancato di bussare alla porta, e l'aveva aperta. Sembrava che fosse esplosa una bomba di carta.
«Ha idea di quanto spendiamo in cancelleria?»
Il dottor B. gli gettò le occhiate torve che riservava ai burocrati, ed ai biologi. Alle spalle del direttore attendeva, ancora fuori dalla porta, uno sconosciuto bellimbusto che lanciava qua e là sguardi annoiati. Il dottor B. escluse dal proprio campo visivo il direttore, e fissò lo sguardo sul nuovo arrivato; quando questi incrociò lo sguardo del Teorico, fece una specie di affettato ed untuoso inchino, e si presentò con voce sprezzante come il dottor M., rientrato in patria dopo diversi anni di studio all'estero, ed elencò d'un fiato una serie di atenei di fama, da Alessandria a Xianga. E dava a vedere di voler lavorare con il dottor B. quanto il dottor B. ne avesse di lavorare con chiunque non fosse sé stesso.
«Di cosa si è occupato, principalmente?». Il dottor B. aveva completamente ignorato il Direttore dell'Istituto.
«Benché possa, senza timor di smentita, affermare di essere uno studioso eclettico, negli ultimi mesi mi sono occupato del fenomeno delle stelle nuove, in seguito ad un'osservazione di qualche anno fa avvenuta presso l'università di Xianga nel Catai...»
Il dottor B. non gli lasciò finire la frase e lo interruppe:
«Esperto di stelle nuove, dunque?»
«Ho al mio attivo cinque pubblicazioni ed un ciclo di conferenze...»
«Ascolti, allora. Queste - e gli indicò un plico di carte - sono le osservazioni di un astro che è stato visibile negli ultimi venti giorni. Verifichi se sia o meno una Stella Nuova. E, visto che è così bravo in tutto, raccatti quella sfera armillare e cerchi di ridisporre le sfere secondo questo schema - indicandogli un altro foglio appallottolato sulla scrivania. Appena ha fatto, mi venga a cercare in biblioteca.»
Così dicendo, lasciato il dottor M. a bocca aperta, il dottor B. prese sottobraccio tre o quattro rotoli di carte disordinate, si infilò nella porta e si avviò per il corridoio illuminato dalla luce del primo mattino.
Continua...
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