lunedì 15 ottobre 2007

Sono democratico perciò decide Veltroni

Ho tolto il lutto perché domenica è passata, ma non che ci sia molto da ridere.
Anzi, un po' sì.
Il TGR di ieri a pranzo faceva vedere la coda fuori dal seggio di piazzale Cadorna ed intervistava la gente che andava a votare. «Ci voleva proprio!» commentava un vecchietto, lieto di alzare la mano al cenno dei suoi capi di Roma.
Sarà perché sono stato un po' addentro alle dinamiche di scrittura del regolamento, al percorso dai congressi comunali dei partiti fino all'accelerazione impressa quest'estate per mettere una falla al governo barcollante, alla formazione delle liste ed alla campagna elettorale - benché la mia unica parte attiva sia stata quella di tuonare contro il PD ai vari congressi e di fare di tutto per far girare i cinque minuti alla Sinistra Giovanile di Bergamo - ma non credevo proprio fosse così facile far credere al popolo che il proprio voto conti qualcosa (volevo titolare il post "Popolo bue", ma poi non volevo nemmeno essere offensivo nei confronti di chi ci ha creduto).
Intanto, a Bergamo (non sono ancora disponibili i risultati definitivi, in Lombardia e in Italia) la lista "Democratici lombardi" ha fatto registrare un sonoro fallimento, tallonata com'è da "eccetera eccetera Sinistra". Mio padre - dopo aver dovuto rivelare, su mia indiscrezione, il pasticcio delle liste a mia madre che si accingeva a votare - ha promesso che se avessero preso troppi voti i sinistri il PD sarebbe saltato. Per poi ritrattare.
Io aspetto i dati nazionali, ma se ha preso tanti voti la sinistra qui a Bergamo non oso pensare cosa sia successo in Emilia o in Toscana.

Nessun commento: