venerdì 5 ottobre 2007

Dentro la routine

Pensavo ci volesse meno per abituarcisi, ma già con oggi posso dire di aver centrato l'obiettivo di adattarmi agli assurdi orari di questo anno accademico.
Visto che sono un tipo abitudinario, mi sono adagiato in quattro giorni nei nuovi orari, ritagliandomi anche del tempo libero (miracolo! peccato che sia in una posizione inutile), con una divisione della giornata che vale la pena di spiegare. È noto che il problema è dato dalle lezioni nel pomeriggio e dalla mia ostinazione a fare il pendolare (non che sia un fenomeno raro, intendiamoci) con le tre ore e mezza di viaggio che la cosa comporta.
Pertanto la mia giornata-tipo sarà così scandita:
  • 7.30-8.00 : sveglia e colazione
  • 8.00-10.00 (allargabile se il caso) : studio
  • 10.00-11.00 : tempo libero
  • 11.00-11.20 : pranzo (nota dolente)
  • 11.25 : autobus sotto casa
  • 11.55 : treno per Carnate
  • 12.35 : treno per Milano Greco Pirelli
  • 13.00 : arrivo all'università
  • 13.30-17.30 : lezione (a volte anche 18.30)
  • 17.50-19.30 (variabile in base a ritardi) : strada a ritroso
  • 20.00-20.30 : cena
  • 20.30-23.00 : o riposo davanti al televisore, o riunione fuori casa
  • 23.00 : a letto

Questo, almeno, finché lo studio non diventa più pesante, o i laboratori riempiranno anche le mattine.

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