Da quando la stagione è incominciata, non è passato fine settimana durante il quale non abbia partecipato ad una-due feste di paese diverse. Ed è sorprendente il tipo umano del Bullo da Festa; uguale dappertutto, no matter se la festa è dell'oratorio, della società sportiva, di questo o di quel partito. Ha tra i quattordici ed i diciotto anni, ed ogni cosa che fa tradisce cattivo gusto. Da come si veste, alle schifezze che ordina al ristorante della festa, alle ragazze con cui si accompagna.
Il nostro bullo, tra l'altro, non è che partecipi veramente alla festa. Di solito si piazza nella terra di nessuno tra il parcheggio e la cassa del bar, appoggiato ai motorini della compagnia, in perenne atto di pavoneggiamento quasi che tutti quelli che passano di lì non facciano che pensare è proprio bellissimo
Il bullo trova il suo coronamento se, nei pressi della festa, ci sono anche le giostre; in special modo, gli autoscontri: in primo luogo, perché così può dar sfoggio della propria virilità, sbattendo nemici ed avversari implacabilmente contro le sponde laterali; in secondo luogo, perché è noto che le giostre sono l'anticamera del talamo - una squinzia conquistata ottendendo il punteggio "Toro" al punchball vale come dieci di quelle normali, e come dieci di loro rende.
E mi assale una domanda: perché nessuno della mia compagnia è mai stato un bullo da festa? E, soprattutto, che fine hanno fatto i nostri ex compagni di scuola che lo erano? Ed anche voi, se eravate dei Bulli da Festa, lasciate la vostra testimonianza, così che le future generazioni imparino da degni maestri!
2 commenti:
Probabilmente uno dei tuoi migliori post di sempre.
"... è noto che le giostre sono l'anticamera del talamo"
Squinzia???
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