lunedì 23 giugno 2008

Anche i WE!

Scialbo, scialbo, scialbo. Del resto, non possono essere sempre fuochi d'artificio, ma ad essere sinceri è un po' che non brillano, i fine settimana. Ad ogni modo, come al solito ho fatto più di quello che avrei dovuto, e quindi - come per esorcizzare i sensi di colpa - niente di meglio che scrivere.

Venerdì, essendo che non avevo programmi, non c'era niente da fare in oratorio, e mio fratello era via per uno dei suoi mille tornei di calcio - via, con tanto di auto. Pertanto, niente di meglio che trovare tempo di studiare. E così sono riuscito a fare, fino alle dieci e mezza. Poi, chiamato da Epo, che giocava con mio fratello ma, una volta terminata la partita, rimaneva con la voglia di uscire, siamo andati in cerca di cose da fare, in linea di principio alla ricerca di una qualche festa di paese, che non ci si lamenta mai, ma prima di fare mente locale su cosa offrissero i paesi del circondario, eravamo già arrivati a Nembro, e quindi abbiamo dato una seconda opportunità, dopo la delusione di settimana scorsa, al Jam, sperando che la clientela fosse migliorata, almeno per i nostri gusti. Probabilmente no, ma l'apertura dell'estivo aveva, se non altro, svuotato l'interno, che tanto l'aria condizionata serviva benissimo, e non abbiamo avuto troppi problemi ad ottenere da bere.

Rifuggendo le velleità di Quarter Cash, perché il sapore di quercia copriva troppo, come già chiarito, la torba. Un bicchierino, quasi morigerati, ed il tempo di vedere i rigori della partita - quale che fosse - degli Europei, e poi di ritorno a casa.

Il sabato, al contrario, i programmi erano più che pieni, in quanto - dopo aver studiato durante il giorno, sempre meno di quanto avrei dovuto, mancando fondamentali dettagli alla preparazione del CRE, che se non avessimo scoperto all'ultimo oggi sarebbero rimasti in braghe di tela - la sera era stata programmata la serata finale della preparazione, con cena per gli animatori dei tre oratori del CRE, e poi presentazione di tre tipi di attività, predisposti una da ciascuna equipe. Ed ai nostri spettava il gioco, che - loro dicono su pressione della suora, lei dice su consiglio - sarebbe dovuto essere il grande gioco per oggi. Scoprendo, mettendolo in pratica, che un sacco di dettagli marginali, ma fondamentali per la riuscita precisa, non erano stati presi in considerazione. Lasciali liberi, così si responsabilizzano!.
Bèl laùr.

Finita l'attività intorno alle undici, e lamentando l'anticipata partenza di molti animatori, che spero oggi abbiano ricevuto una consona lavata di capo, sono andato con Fabio con l'intento di bere qualcosa. Una birretta all'Ein Mass, e poi l'insano consiglio di andare sul Sentierone, perché c'era la notte bianca dello sport, ed aveva visto su BergamoTV che davano la porchetta. Probabilmente, però, molti altri avevano visto la medesima edizione del telegiornale, perché quando siamo arrivati di porchetta non c'era più neanche l'ombra. Chissà perché, invece, con i ventotto gradi era avanzato lo stinco con polenta, che Fabio ha subito divorato, ed ho fermato dal prenderne un secondo con la promessa di passare da un kebap. Il Dessi però, purtroppo, era pieno di clienti, e così abbiamo girato un po' a vuoto, in linea di principio per andare al Dessi di Costa Mezzate, in pratica per farsi venire in mente che Borgo Palazzo è pieno di botteghe più o meno equivoche di kebabbari e quindi si sarebbe potuto mangiare in una qualsiasi di quelle. Un kebap eterodosso, in quanto riempito anche con patatine fritte. Ma con un buon, ancorché impegnativo, pane al sesamo, che ha rallentato - rispetto alla nostra media da velocisti - il tempo che intercorre tra il ritirare lo scontrino ed il buttare via la montagna di tovaglioli sporchi di salsa.

Tono della conversazione della serata un po' delicato, onde far riassunto dei rispettivi problemi; ma, più che l'alcool poté il cibo, finendo decisamente in bellezza, con considerazioni colpite da censura preventiva da blog, per il coinvolgimento di persone terze; ed è un peccato, perché ora come ora mi vengono in mente solo queste, e non un paio di cosette del tutto generali, solitamente sulla scarsa moralità femminile, che potevano benissimo trovare posto tra queste righe (non come quella della qualora la deflorassero ecc. ecc, ma giù di lì).

E settimana prossima, tra festa degli animatori del CRE di tutta la diocesi (e purtroppo da un paio d'anni sono vecchio, e conosco - e passo più volentieri il tempo con - più i preti che i ragazzi), un sabato in montagna ed un concerto di...Iva Zanicchi (per ridere, neh) in serata. Ad arrivarci, a sabato.

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