sabato 6 settembre 2008

Il principe Caspian

Alla fine la noia ci ha preso alla gola, ieri sera, e siamo andati al cinema. Anche come modo per evadere da una settimana di tesi. Al solito, andare al cinema a caso implica doversi sempre fermare nell'imbarazzo della scelta davanti al cartellone dei film in programmazione, ed epiche lotte, perché ciascuno tira acqua al proprio mulino, ed ai propri gusti. Così, solo la mancanza della proiezione di mezza sera per Batman mi ha salvato da un film d'azione (benché non sia riuscito a far convergere su Ozpetek, che non è che mi piaccia, ma almeno è un film serio; alla fine, con riserva, siamo entrati nella sala - deserta, e con aria condizionata a palla - in cui avrebbero trasmesso Le Cronache di Narnia - il principe Caspian. Va beh, ho pensato, ci tocca. Tra l'altro, dopo averne letto una recensione tutto sommato positiva su uno dei blog che seguo (e che ora non riesco più a rintracciare, ergo se l'autore legge il mio me lo segnali che amo la precisione), aver ascoltato il resoconto affatto negativo della mia sorella piccola che c'è andata con le amichette, ed aver letto illis temporibus tutto il librone.

Quindi, per prima cosa, la storiella d'ammmore buttata lì tra i personaggi è completamente infondata, stando al romanzo - ed anche fuori luogo, visto che non muove un iota della trama - ed anzi, mia sorella sostiene che, semmai, lui flirta con l'altra, ma io non ricordo e poi lei l'ha letto dopo e poi, in fondo, l'ammmore non interessava certo all'autore (e, anzi, si starà rivoltando nella tomba). A parte questo, però, mi sembra che il film renda abbastanza bene e clima e storia.

Certo, questo non basta, né contribuisce più di tanto, a renderlo un bel film; forse ha ragione Fabio, ed a proposito di film tratti dal fantasy Il Signore degli Anelli ha detto tutto quel che si poteva dire, tanto che il regista ha attinto a piene mani dalla resa visiva di alcune sequenze in quello; e, si badi, sia per eventi narrativamente analoghi - che, in effetti, fanno parte di una sorta di sottofondo fantasy comune: abbiamo, ad esempio, Edmund che si lascia cadere di schiena da una torre per sottrarsi alla cattura, perché c'era un grifone (?) su cui saltare, allo stesso identico modo - non solo narrativo, ma anche visivo - in cui Gandalf fugge da Orthanc; e le armi d'assedio, e l'esercito schierato attorno alla roccaforte dei Nostri sono l'esercito di Mordor schierato in fronte a Minas Tirith. Considerato che di un film non c'è solo la trama, dunque, non possiamo essere entusiasti di fronte a simili deja-vù; che, in fondo, sono più innocui del duello girato come in 300.

Invece che perdersi ad inseguire ritagli di fotogrammi, dunque, è stato forse più interessante giocare alle differenze, in questo caso Tolkien-Lewis. Se anche Fabio, che vedeva il film con me, ha notato che in questa Narnia non si conosce nulla dei vari animali che la abitano, di cosa sia successo nei secoli prima, di perché si usi questo simbolo piuttosto che quell'altro, significa che l'impressione di profondità, la cui assenza Tolkien deprecava nell'opera di Lewis, non è affatto accessoria; e che, pur restando godibile la storia, il "mondo" non funziona; ma non è la differenza più interessante, penso, perché è troppo chiara. Invece, riflettiamo un attimo: abbiamo mai visto in Tolkien un duello tra campioni (cosa molto medioevale)? La risposta è no; lance spezzate, scudi frantumati, eserciti saccheggi e sangue, ma mai uno scontro tra due uomini al posto di una battaglia, al contrario che in Narnia. Il cui motivo, a mio avviso, va ricercato nella diversa mitologia di riferimento - già dal nome, si capisce che Lewis ha in mente il mondo greco-romano; e nel mondo greco-romano (e poi, passando nel medioevo, attraverso quei popoli che più ne hanno subito l'influsso) abbiamo Achille ed Ettore, Orazi e Curiazi, e così via. Al punto che quasi mi viene da scusare chi ha pensato questo duello come una sequenza da 300, che in fondo è di ambientazione greca.

Per finire (fortuna che questo post non è un tema, ché non ha nessun senso logico), un indovinello - facile, secondo me, ma non così universalmente. Quando il Capitano dei Topi perde la coda, prega Aslan che gliela ridoni. E i suoi soldati si offrono di tagliare la propria, se il loro capo non la riavrà. Non per le tue preghiere, ma per l'amore dei tuoi uomini ti ridono la coda, dice Aslan. Chi ci ricorda? (risposta precisa, prego).

6 commenti:

Daniel ha detto...

Se non fosse che al momento sono in biblioteca con l'intento principale di studiare proverei a lasciare un commento (non la risposta alla domanda finale). A dire il vero ho la tendenza a rimandare spesso i commenti ai tuoi post per avere il tempo di scriverli e di prepararmi. Spero di non dimentarmi dell'ennesima promessa che mi faccio.
In ogni caso mi hai un po' fatto passare la voglia di vedere il film. Io in cambio sarei andato dritto senza dubbio verso Kung Fu Panda, che spero sia ancora in programmazione dopo gli esami.
Consiglio Batman (previa visione di Batman Begins, perché comunque penso che ci siano spunti per citazioni e discussioni interessanti che esulano dalla trama di film d'azione, che è comunque ben riuscito).
Per concludere, in breve, penso anche io che dopo il Signore degli Anelli, sarà dura rimanere stupidi da un film fantasy.

Cassa ha detto...

Una mezza idea di andare a vedere Kung Fu Panda ce l'avevamo avuta, a dire il vero.

Batman Begins l'ho visto, non sono proprio i miei film...

Cassa ha detto...

A proposito, avevo letto - ora un blog l'ho trovato - una recensione negativa del film sul blog di Enrico Orlandelli...ma non mi ricordo ancora dove avevo trovato quella positiva.

Unknown ha detto...

Quasi OT: Ho visto sabato "Thank you for smoking" al quale avevi dedicato un post qualche tempo fa. Bel film, oltretutto penso che il protagonista non sia cattivo come viene dipinto nel film stesso. Beh, sapendo quanto ti piace il politicamente scorretto immagino che sia ai primi posti della tua classifica personale.
Da vedere. ****

Unknown ha detto...

Per Daniel una recensione di Kung Fu Panda [io l'ho visto in originale, in italiano non so com'è, NdA]: humor, scene d'azione e qualche citazione (evidenti i riferimenti a Kill Bill) per un film dalla morale mai nascosta e dalla trama classica ma che riesce a distinguersi per i combattimenti che tengono con il fiato sospeso. La versione inglese ha un cast azzeccato (Joe Black da la voce a Po e troviamo nel cast anche Jackie Chan e Lucy Liu) che sicuramente ha dato carattere al film.
Un classico *** 1/2

Daniel ha detto...

@ Christian ++: Kill Bill è davvero bello. E Thank you for smoking è tra le trovate più geniali che io abbia mai visto. Lo consiglio davvero.
Per quanto riguarda Kung Fu Panda, mi sento in obbligo di andarlo a vedere per il fatto che io stesso pratico Kung Fu e non può mancare nella mia cultura cinematografica. Un po' come Shaolin Soccer e Kung Fusion.