ovvero, la prima prova della non totale inutilità di Facebook.
Ieri sera sono così intervenuto ad un distinto e rispettabile (in questo, assai diverso dagli originali, ma sono gli altri che cambiano) party mondano degli ex studenti del Liceo Lussana. E, sebbene sulle prime poco entusiasta, si è rivelata una squisita occasione per rivedere volti noti e vecchi amici, conoscenti, benauguranti, nonché un paio di professori-istituzione che si sono fatti vedere.
Non che sia stata una serata malinconica, ma è comunque notevole vedere come il tempo che passa abbia lasciato un segno. Ho già detto, ed è un bene, che siamo diventati tutti molto più posati. In ragione diretta agli anni di uscita. E, a parte alcuni casi clamorosi, il tempo ha anche stemperato e mostrato la vanità di tanto ardore adolescenziale, quando ci si scannava per le elezioni e si veniva - quasi - alle mani per l'ennesimo insensato tentativo di occupazione. Diventiamo adulti, ciascuno con il proprio passo, ma inesorabilmente. Bello.
Poi ci sono le note di colore. Poiché l'ingresso al locale, fino a tardi, era riservato agli ex studenti che potessero dimostrare di esserlo, avevo messo a soqquadro la camera per trovare l'annuario di quinta, nel timore che all'ingresso non ci fosse nessuno di mia conoscenza, e avessi problemi. Timore che si è clamorosamente disciolto quando, ancora ad una ventina di metri dal cancello - trovare parcheggio è stato alquanto tedioso - il nostro organizzatore, con cui ci conoscevamo poco più che di vista, si sbracciava a salutarmi e veniva incontro tendendomi la mano. Pare proprio che si ricordino ancora tutti di me. Addirittura, è stato captato il mio nome rimbalzare da un capannello all'altro, al mio passaggio, da parte di persone con cui mai ho parlato in vita mia, e che non ricordavo assolutamente. Non mi rendevo conto di essere celebre, allora. O meglio, sapevo di essere noto tra i miei avversari, ma mai avrei detto così widely. Mi sa che è venuto il momento di tornare a far visita ai professori...
2 commenti:
si è rivelata una squisita occasione per rivedere volti noti e vecchi amici, conoscenti, benauguranti , nonché un paio di professori-istituzione che si sono fatti vedere.
Cosa vuol dire quel "benauguranti"?
"Io sono un benaugurante, nel senso che non ti auguro nessun male specifico". Boe Syzlak a Homer J. Simpson, una volta sapevo anche in che episodio.
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