mercoledì 7 maggio 2008

Qualcosa contro cui indirizzare l'odio

Buone notizie per tutti coloro che aspettano solo il libro del giornalista-scandalista di turno per indirizzare la propria indignazione contro politici, sindacalisti, bidelli, spazzini o spezzini.

Repubblica, pubblicando i dati diffusi dal Ministero della Pubblica Istruzione, fa sapere che ci sono moltissimi studenti indietro di uno o più anni, e che ogni tre anni vengono bruciati otto miliardi di euro per sostenere il costo aggiuntivo dei ripetenti.

Quindi, delle due l'una: o eliminiamo dal sistema scolastico chi viene bocciato, mandandolo a lavorare la terra - con che potremmo mettere dei freni ai flussi di immigrati regolari, che si riversano a migliaia nel bracciantato agricolo - oppure facciamo rivalere la spesa sui professori, crudeli aguzzini che non hanno ancora capito che il fine della scuola è la promozione, sociale e pagellare, della persona. Da cui discende che la scuola, quando boccia invece di promuovere, viene meno ai suoi compiti, e la colpa è senz'altro degli insegnanti, in quanto il mio bambino studia tanto, se non capisce cosa ci può fare?.

Per ora, insieme alla diminuzione del numero dei parlamentari ed alla soppressione di province e comunità montane, inseriamo l'eliminazione della bocciatura nelle cose che farebbero diminuire la spesa pubblica. E guardiamo in cagnesco la casta di turno, che pretende ancora che dalla scuola si esca imparati.

5 commenti:

zar ha detto...

Adesso abbiamo anche una nuova ministra della pubblica istruzione che non ha mai messo piede in una scuola, siamo a cavallo.

Anonimo ha detto...

Sarebbe come pretendere che, ad esempio, il Ministro dell'Agricoltura (o come diavolo si chiama adesso) fosse uno zappatore (senza nulla togliere a chi svolge questo lavoro)... Le responsabilità di un Ministro della Repubblica sono essenzialmente politiche; sulle questioni "tecniche", c'è (dovrebbe esserci???) uno staff di "tecnici". Comunque, stiamo tranquilli; la storia della Repubblica (e forse non solo...) è ricca di esempi di non perfetta coincidenza "lavorodelministro-ministerochericopre"; anzi, secondo me questa soluzione è da preferire soprattutto in un periodo, come questo, in cui è sulla bocca di tutti il cosiddetto "conflitto di interessi"...

PS: no dai... La nuova ministra è avvocato; se non è andata al CEPU qualche annetto a scuola l'ha fatto anche lei...

zar ha detto...

Speriamo... Certo non è andata a scuola come insegnante. Mi auguro che non abbia come imperativo quello di tagliare le risorse alla scuola.

Cassa ha detto...

In effetti, sono abbastanza d'accordo con Quetzalcoatl che il ruolo del ministro sia politico, più che tecnico, e che sia meglio avere ministri non troppo ammanicati con il settore di cui hanno la delega. Insomma, ci ricordiamo tutti quanto sparavamo contro Lunardi che faceva gallerie, e quanto siamo stati contrari ad avere un Di Pietro alla giustizia.
Senza contare che anche Fioroni è medico, mica insegnante.

Poi, io ho in generale preferito la politica dell'istruzione di Fioroni a quella della Moratti, ma anche dei ministri precedenti, De Mauro Berlinguer D'Onofrio ecc., per la questione di bastoniamo finalmente questi studenti nullafacenti, e facciamoli studiare d'öna olta. Adesso vedremo.

zar ha detto...

Eh, vedremo. Io pensavo ai danni provocati dalla Moratti, in effetti non pensavo a D'Onofrio e Berlinguer. De Mauro si è comportato bene, ma è durato poco...