Bisognerebbe mettere a fuoco il mio rapporto con la montagna.
Per certo, so che mi si fa iniziare a parlarne non finisco più; che come poche cose mi sa mettere entusiasmo; che, fosse per me, ci passerei ogni minuto, quelli liberi ed anche quelli occupati.
In più di un'occasione, mi ha messo in difficoltà con altre persone - un aneddoto in merito è entrato negli annali delle cose da non dire ad una ragazza, solo per citare l'esempio più eclatante - e una volta ha quasi preteso il mio tributo di sangue.
E, nonostante questo, e nonostante anche il tempo incerto che da un momento all'altro potrebbe rovesciarmi addosso il diluvio universale, domani impicco (per i non indigeni forse marino, bigio o faccio sega) l'università e vado a calcare qualche sentiero. E non da solo - almeno i miei saranno contenti.
Ora come ora, è la cosa che più mi tiene vivo. A parte la geometria differenziale, ma questa non è sempre un bel vivere.
Nessun commento:
Posta un commento