martedì 7 ottobre 2008

La Bibbia giorno e notte

Come minimo, l'iniziativa è più che insolita. E, lo odoriamo più che pensarlo esplicitamente, di sapore piuttosto protestante. In effetti, leggere tutta la Bibbia di fila, per una settimana, in una chiesa (S. Croce di Gerusalemme) aperta non stop per l'occasione, con un intermezzo musicale ogni 90 minuti di lettura, e trasmettere il tutto in diretta (inizio e fine su RaiUno, ed il resto su RaiEducational, e comunque in Internet) lo fa diventare un po' spettacolare, e non saprei quantificare la fede o la mediaticità di tanti dei lettori celebri (più o meno, e fortunatamente i pochi sono schiacciati dalla vera e propria folla della gente comune), e tutto sommato non spetta a me né è giusto che mi metta a questionarla.

Tra l'altro la manifestazione, che si prepara da mesi - se ricordo un vecchio articolo che avevo letto e che mi aveva incuriosito - cade in coincidenza con il Sinodo della Chiesa Cattolica dedicato, per l'appunto, alla Parola.

Ascoltarla così (oggi l'ho ascoltata in due sessioni, fino a morire di noia - non è colpa di nessuno, penso, se mi è capitato il Secondo Libro delle Cronache, con una sfilza di re morti ammazzati che avrebbe scoraggiato chiunque), sempicemente - mentre al computer si fa altro, come sottofondo. Prima o poi arriveranno i libri di mio maggior gusto. Per ora, già il libro di Esdra è più interessante (si narra della fine dell'esilio di Babilonia e della ricostruzione del Tempio) di quello che ho ascoltato stamattina e questo pomeriggio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dei lettori celebri dovresti chiedere a quelle persone (che meriterebbero appellativi non proprio così carini come "persone"...) che domenica sera in diretta su RAI1 si sono messe ad applaudire Roberto Benigni come se fosse il lettore, e non la lettura, il vero interesse...

Personalmente plaudo a questo tentativo, anche se un po' effimero a dire il vero, di comunione fra le varie confessioni che si riconoscono fratelli nella fede...
Plaudo a chi ha messo da parte screzi ("odi" mi sembra un po' troppo e certamente non adatto associato a confessioni religiose) anche secolari per prender parte a questo evento...
Plaudo perchè la cosa non è stata ecessivamente strumentalizzata.