sabato 5 maggio 2007

A distanza di anni ancora archeostage

Non solo è strano ostinarsi ad uscire con i compagni del Liceo a intervalli regolari, quando ormai sono anni che non ci frequentiamo più; è patologico continuare ad uscire con compagni coi quali si è condivisa una settimana a scavare vecchi cocci e scheletri umani. Lasciando perdere tutte le considerazioni intelligenti, tipo che non è vero che si è condiviso solo quello, ma praticamente gli ultimi due anni di liceo, perché il gruppo era ristretto e selezionato, e che la maggior parte di noi si frequenta, se non collettivamente, comunque. Vista da fuori, penso che possa essere presa per una forma di devianza, senza contare che tra di noi c'è una disomogeneità totale - eravamo accomunati, praticamente, solo dal rendimento scolastico in quarta liceo.
In qualsiasi caso, ieri toccava. Incurante del fatto che stamane dovevo essere a Milano per una riunione alle nove e mezza, e che tutta una serie di altri impegni per oggi mi dettava - e detta - orari contingentati, compresi quelli per chiudere occhio, mi sono imbarcato in questa avventura che, al solito, tende a durare più di quanto messo in conto. Con un'opera di persuasione politica ero riuscito, negli ultimi mesi, a barattare il pattinaggio su ghiaccio (oltre che brutto, praticamente un crimine contro l'umanità - o le sue caviglie) con qualcosa di più sedentario e, dunque, adatto a me, tipo il bowling. Vai a capire perché siamo finiti a giocare a biliardo, che non è che ritenga brutto: semplicemente soporifero. La cosa migliore era che, per una volta, guidava Parietti (Villa d'Almè), e mi potevo confrontare a lungo con lo zio Jack. Dopo due interminabili ore, riempite da due interminabili partite, ci spostiamo di cinquanta metri per la consueta birreria borderline tra il tamarro ed il banale - con disarmante video juke box inchiodato sugli anni '80 - dove dissetarsi ed alcolizzarsi ulteriormente, raccontandosi a vicenda aneddoti più o meno spiritosi.
Talmente spiritosi che la serata è stata dominata dall'esito di Fisica III; 26 - troppo poco per portarlo a casa, troppo per rifiutarlo, e tutto questo lasciando perdere le considerazioni circa «quando avrei il tempo di ridarlo?». Siamo ancora qui a rimuginarci sopra.
Concludiamo con il lato positivo: Parietti è un fan del PD. (lui sostiene di non aver mai cambiato parere, ed in effetti è sempre stato bipolarista e bipartitista, e mi concedeva per simpatia il partito di centro: ma ieri era quasi statalista e parlava male delle privatizzazioni - se si comunistizza lui, cosa succederà a tutti noi - i primi frutti avvelenati del processo costitutivo). Cosa c'è di positivo, chiederanno i miei venticinque lettori: che gli ho rifilato il badge del congresso con "Sono partito democratico e non torno indietro". Non mi andava di bruciarlo, ma mi vergognavo a tenerlo tra le mie cose: è un regalo che ha gradito parecchio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Chi non si e' fatto questa domanda almeno una volta?

"Cosa accidenti
sara' che fa spostare la freccetta del

mouse nello schermo?"

Bene...
grazie a una super lente di ingrandimento ti svelerò il mistero:

http://www.radioamateur.it/public/annunci/radioamatore/Chi_muove_la_freccetta_del_mouse-12-06-35-17-06-2007.htm


aspetta che si carichi (in effetti è un po' lento,
dal Giappone...) e poi, naturalmente, muovi il mouse!!!!!