martedì 2 gennaio 2007

Inaugurazione

Per qualche attimo ho accarezzato la possibilità di lasciare solo la "presentazione" (che poi è proprio una parola troppo grossa per quelle sei stupide obiezioni allo scrivere un blog - ah, non è che mi sia dimenticato la sesta di cui ho lasciato i puntini, solo che non mi va di scriverla, per ora) e di non fare niente, e vedere se qualcosa l'avrès bötàt, cioè fosse spontaneamente germinato. Poi ho valutato che non era né probabile né plausibile. Prima o poi qualcuno, specialmente del blog di informatica della Bicocca, ci avrebbe messo il naso. Ma sarebbe rimasto perplesso od infastidito, ed allora ho deciso che si poteva anche essere un tantino più avvincenti - ma non meno criptici.

Quindi, iniziamo da me. No, è solo narcisismo.
Iniziamo, allora, da dove sono. E' qualche settimana che ho problemi con la mail di Virgilio (ed infatti ho marcàt zö ché 'n del profilo la mail della Bicocca) che non lascia accedere via webmail all'ADSL di Tele2, ed allora, avendo da comunicare col mondo, mi sono introdotto clandestinamente in un ufficio degli Ospedali di Bergamo e da qui scrivo. Tra l'altro è significativo inaugurare questo strumento d'espressione con l'anno nuovo; e non soltanto perché sono in ferie e quindi ho anche del tempo da buttare, ma anche perché bla bla, diario, bla, tempo che passa, eccettera. Ecco.
Ho come un virus che ogni tanto (tanto?) butta fuori frasi fatte, concetti ritriti e - solo talvolta - orripilante sentimentalismo. Cerco di combatterlo finché posso ma, ad esempio adesso, stava per produrre un diabetico commento da Piccole Donne o Va' dove di porta il cuore, o di quelle fastidiose rubriche sulle riviste della nonna, tipo "Dillo alla tua Susanna Agnelli".
Spero di essermi salvato in tempo annegandolo coi bla bla.

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