venerdì 19 gennaio 2007

Diaetrologica

Una volta mi dilettavo di scrittura.
Non sono meno grafomane, al giorno d'oggi, ma non passo un'ora al giorno a scrivere quello che mi passa in mente, travestendolo da racconto più o meno allegorico. Però, ogni tanto, mi ritornano alla mente i progetti da scrivere che avevo ideato, cui avevo dato forma, e che avevo rinviato a migliore occasione od ispirazione. Ce n'è un paio, soprattutto, che mi stavano e nonostante tutto mi stanno ancora a cuore (più un progettino riservato...che per ora è meglio tenere nel cassetto). Il primo era ambizioso, talmente ambizioso che dispero di aver mai tempo e voglia di concluderlo. "Ethica Nova", raccolta di racconti, anche lunghi, con intento allegorico e moraleggiante che ricalcano la struttura trinitaria del pensiero di Hegel. L'idea è più divertente del prodotto. Come quello aveva Logica del Concetto, Logica dell'Essenza e Logica dell'Essere, così io avevo Etica del Concetto (sempre da Hegel: Stato, Società, Famiglia), Etica dell'Essenza (Libertà e Necessità), Etica dell'Essere (Amore - o Volontà, non avevo ancora deciso). Di questo ho scritto Nazione (Stato) ed iniziato Impresa (Società) e Parenti (Famiglia). Impresa è veramente interessante, peccato non avere più idea di come proseguirlo.

Ma il meglio è, senz'altro, Diaetrologica Scripta Tria: un bel modo per sfogare la mania di complottismo che in Italia hanno tutti, liberandosi dall'odioso cliché dei cattivi che nascondono la verità. Molto politicamente scorretto, e lieto di speculare sulle sofferenze personali di vittime degli omicidi più "strani" degli ultimi anni, ho iniziato il primo, Lo Stato ci ha abbandonato, racconto a proposito di alcune morti apparentemente per errore, a partire dalla camorra (a suo tempo, l'omicidio della ragazza al quartiere Forcella aveva fatto un certo scalpore) collegate a quel faccendiere che si dice scomparso con la moglie sul Lago di Como (troppo vicino alla Svizzera per farsi scappare l'occasione). C'è già la trama di Democrazia ma questo è ancora troppo vicino ai recenti fatti politici per arrischiarsi a scrivere, e quando ci toglieremo di mezzo la minaccia del Partito Democratico, salterà magari fuori che avevo ragione. Per il terzo, sarebbe bello cimentarsi col solito tema, il Complotto Mondiale, ma a parte il fantomatico personaggio del Logoteta Pandignico (più o meno, il «portavoce del Tutto Degno»), non ho in mente molto. E poi, anche avessi in mente tutto, chi ha mai il tempo?

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