Chi studia all'università sa che non di solo pane vive l'uomo, ma piuttosto di CFU. Ogni cosa, dal difficilissimo corso annuale a sapere scrivere la tesi al computer (o, meglio, competenze informatiche acquisite durante la scrittura della tesi) prevede un corrispettivo, più o meno onesto, in termini di Crediti Formativi Universitari.
Di solito, ad un credito corrispondono otto ore, in teoria da ripartirsi tra lezioni esercitazioni ed ore presunte di studio, anche se non è mai molto chiaro quali siano i criteri effettivi, vista la disomogeneità delle accoppiate insegnamento-crediti; al punto che la versione più probabile dei fatti sia che il numero dei crediti sia direttamente proporzionale all'esigenza di fare, a fine dell'anno, cifra tonda.
Questa ampia digressione per dire che, comunque, se un esame vale quattro crediti, va studiato il tempo necessario a preparare quattro crediti. Ed ogni giorno in meno di studio è un'ipoteca sul voto finale, ed ogni giorno in più più che altro una perdita di tempo. Ecco, il corso di Fisica Atomica e Molecolare è un corso di quattro crediti, e lo studio era stato organizzato in maniera molto chiara: due giorni di studio generale, tre giorni di studio per l'esame scritto, esame scritto, un giorno di ripasso per l'orale, esame orale. Probabilmente c'era un giorno di meno nella preparazione dell'orale, rispetto all'optimum. Ma l'essere capitato tra i piedi il Carnevale Ambrosiano che ha dilatato i tempi tra scritti orali è stata una jattura. Perché uno non ha la coscienza di studiare per l'esame successivo, con questo in vista, ma dopo un po' non ha più voglia di mettersi sui libri e sui quaderni per rileggere annoiato, per l'ennesima volta, che l'elettrone sta circa dappertutto...
L'esame di domani sarà una liberazione da queste maledette molecole e da tutto il resto di questa roba da chimici
3 commenti:
Precisiamo. 8 ore di lezione frontale più 17 di studio personale. Un credito, in effetti, varrebbe 25 ore di "sbattimento" totali. Poi, che certi esami ne valgano almeno il doppio, per ogni credito, è (mal)affar di noi studenti.
Tutto questo è una semplice follia.
Mal ponderata, per giunta.
"Chi studia all'università sa che non di solo pane vive l'uomo, ma piuttosto di CFU."
Blasfemìa! Blasfemìa!
:P
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