La domanda, ça va sans dire, non riguarda le dimensioni della malga (benché la cosa deve aver impressionato i battezzatori del luogo, per darle quel nome), ma il sentiero che vi porta, partendo da Gavarno Vescovado, frazione tra le più amene di Scanzorosciate. Misura infatti un trentacinque-trentasette chilometri, portando fino alla località Monte di Sovere, a cavallo tra la Val Gandino e la Val Borlezza, e ci vogliono un sei ore circa per raggiungerlo.
Ci siamo andati ieri con mio fratello, trascinato giù dal letto controvoglia, come sempre, ed all'andata abbiamo dovuto aggiungere la discesa per la Valpiana fino a Gandino, dove abbiamo preso la corriera per tornare indietro, che, insomma, prende anch'essa quasi due ore - specialmente se, come mio fratello, invece che fare il sentiero si vuole a tutti i costi seguire la strada con i suoi mille inutili tornanti.
Cos'è la Malga Lunga? Solo due parole, perché tanto c'è la voce su Wikipedia; sarebbe la malga dove si rifugiava una banda partigiana delle brigate Garibaldi, presso la quale uno scontro con i militi della Repubblica Sociale causò la morte di un paio di loro in situ e la cattura e successiva esecuzione degli altri, per un totale di sette morti, di cui quattro erano russi disertori. Tanto è bastato per trasformarla in un museo della resistenza, gestito dall'ANPI durante i fine settimana estivi, e per intitolare il lungo sentiero da Scanzo alla memoria di uno di detti partigiani, che essendo di Gorle, presumibilmente, doveva fare quel sentiero per andarci. In maggio l'ANPI di Scanzo organizza la camminata sul sentiero che abbiamo fatto, e devo dire che camminare, come ho fatto l'anno scorso, sapendo che nei punti tali ci sono posti di ristoro e che un sacco di altre persone lo stanno facendo insieme a te è decisamente più rassicurante.
La camminata è troppo lunga per descriverla, e ci metto il solito file di Google Earth che basta come descrizione (tra l'altro il sentiero è pieno di indicazioni per la malga). L'unico appunto è la tratta da Bianzano e la Forcella di Ranzanico: quel sentiero è un incubo, tanto la pendenza è notevole e costante. Non so se riuscendo a restare in cresta, ché i sentieri ci sono, sia meglio, ma prima o poi mi ci metto apposta.
2 commenti:
prima di parlare bisognerebbe conoscere a fondo. la malga lunga è anche quello che dici tu, ma non solo, è molto, molto di più...ti sembra difficile il sentiero di ranzanico? ma vai a lavorare in miniera che ne hai bisogno...
A parte che non si tratta del sentiero di Ranzanico, ma del sentiero da Bianzano alla Forcella (che NON è quello di Ranzanico), non è per niente difficile. E' lungo; fastidioso, perché si era in quota e si deve scendere a Bianzano per poi tornare su; ripido, perché questa non è un opinione.
Poi, si sa com'è, da Scanzo a lì sono già almeno quattro ore, non lo si affronta mai freschi.
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