domenica 17 giugno 2007

L'ultimo viaggio (1)

Piove. Ormai è diventato il leitmotiv del mio dolore. Dovrebbe rimanere privato, non essere sbattuto in faccia a tutti; non è il dolore di uno.
Ma non so; forse è davvero il dolore di uno solo, ed in tal caso è più intenso.
È scritto; perché non sono un Lotofago, né un amante della rimozione psicologica, con tanta pace di Freud. Ma andrà lett0?


L'auto attraversa lanciata la pianura buia. Dal finestrino abbassato entra il frinire di grilli e cicale. È estate, oggi è la prima sera in cui te ne accorgi. Cerchi di andare sempre più veloce, per lasciarti alle spalle la Milano chiusa dalle sue tangenziali, la Milano che, come città, disprezzi, e che solo negli ultimi mesi hai iniziato a conoscere.
A conoscere non per merito tuo. Dillo, avresti mai pensato di andare a Milano un sabato sera, o non era forse tra le cose che eri certo non ti sarebbero mai capitate?

Ma poche ore fa eri lì, che cercavi un parcheggio tra corso Buenos Aires e piazzale Caiazzo. Che contrattavi con il parcheggiatore la tariffa. Che, come sempre trepidante, aspettavi che scendesse le scale.

Naturalmente, è scritto tutto, e questo è solo l'incipit. Ma non so...non credo vada pubblicato. Attenderò suggerimenti

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Dell'arte, la prima cosa che affascina è l'incontro tra due solitudini: quella dell'artista e quella di chi guarda (legge, ascolta...) l'opera. [...] L'opera rimanda spesso anche ad Oltre. Siamo nel linguaggio del simbolico. [...] L'arte apre anche a tutto l'ambito del gratuito. A cosa serve l'arte? A niente. Ma è indispensabile! (così pare, aggiungo io...) [...] E la cosa più gratuita è l'amore! [...]
E poi l'arte è bellezza. Bellezza intesa come un viagio in profondità. [...] Poi serve pazienza e l'umiltà di non giudicare al primo sguardo"

Cassa ha detto...

Bene. Non saprei dire se apprezzo o meno queste parole...cioè, in linea di principio alcune cose espresse sono interessanti e profonde, altre a mio avviso un po' ritrite (ad es., "la cosa più gratuita è l'amore"). Ma la cosa curiosa è che qualcuno intervenga sul mio blog come "anonimo". Ti conosco in qualche modo o sei capitato/a qui per caso?