Ovviamente la sezione nr. 4 ha vinto anche la gara per le elezioni amministrative, e dunque alle 14.55 avevamo chiuso i verbali delle elezioni provinciali ed alle 16.10 quelli delle comunali. E, come al solito, quando siamo arrivati al municipio per la trasmissione dei plichi siamo dovuti andare a chiamare gli incaricati perché non si aspettavano che qualcuno si presentasse così presto. Poiché una copia del verbale e delle tabelle di scrutinio (frontespizio stampato in nero) va trasmesso al presidente della sezione nr.1 per lo svolgimento dell'adunanza dei presidenti di sezione, che ovviamente si svolge quando tutte le sezioni hanno completato lo spoglio. Ovviamente...beh, si vedrà. Comunque, visto che non ci sono sorprese in vista (per le provinciali tutto era ovvio, per le amministrative se l'amministrazione uscente ha prevalso nella destrissima Gavarno, altrove deve aver stravinto) ed il mio dovere l'ho fatto, me ne torno a casa. Per poi andare, qualche ora dopo, a mischiarmi nel folto pubblico dell'adunanza a sentire la proclamazione del sindaco e dei consiglieri comunali.
Quando torno in municipio la sala è assiepata di sostenitori e simpatizzanti degli - ormai certi - vincitori; fanno capolino diversi curiosi, desolante deserto da parte degli sconfitti, che non sopportano l'onta - non è malignità, addirittura hanno cancellato da Facebook il loro gruppo - della sconfitta, considerato che rispetto ad europee e provinciali perdono quasi il 20%, con i medesimi simboli (PDL e Lega Nord, ma erano insieme). E pace che non sopportino l'onta i candidati, ma che l'unico presidente di seggio dichiaratamente di centro-destra latiti, pur avendo da tempo concluso le operazioni e consegnato i plichi, arriva se non ai limiti dell'illegale certamente ben oltre la soglia della scorbuticità.
Il nervosismo in sala aumenta. Tutti i presidenti, compreso il mio, sono seduti alla "tavola semirotonda" della Sala Consiliare (preferita ai locali della sezione nr.1 per la possibilità di accogliere il pubblico di cittadini), il Presidente dei Presidenti, ovvero il presidente della sezione nr.1 nel mezzo, che richiama l'attenzione coi bi-bip del microfono per calmare la sala. Intanto, la Forza Pubblica sta cercando il presidente che manca, non risponde al telefono e non è rientrato a casa. Colto da un dubbio, lascio la sala e mi precipito all'Ufficio elettorale, per farmi dare un regolamento dell'adunanza dei Presidenti, che non avevo studiato in quanto il segretario è il segretario della sezione 1 (in quel momento, coadiuvato ultra legem dal segretario della sezione 9, visto che i verbali sono da fare in duplice copia, ed in duplice copia gli estratti); come sospettavo, esiste la possibilità di forzare la mano ed adempiere le operazioni di nomina, essendo legittime se partecipa la maggioranza degli aventi diritto (e quindi 5 su 9 presidenti). Corro ad informarne il Presidente dei Presidenti (con cui condivido il nome ma non la parentela, e che tutti nella mia famiglia chiamano il ragazzo nonostante sia già abbondantemente brizzolato) e l'auto-nominatosi suo braccio destro presidente della sezione nr. 9 (con cui condivido e nome e natali, essendo mio zio); ma mi si fa rilevare che, stando alla legge, l'adunanza si intende svolgersi il giorno successivo alle operazioni di scrutinio, e non al loro termine. Benché da che legge elettorale è legge elettorale (e quindi per le amministrative 1995,1999,2004) a Scanzorosciate si sia sempre tenuta nel tardo pomeriggio; anche perché non siamo qui a far ballare l'orso, la gente lavora e se si finisce presto con lo spoglio via il dente via il dolore. Si opta, quindi, di non procedere a maggioranza e di sperare che il presidente latitante sia rintracciato; anche perché, se si presentasse nella giornata successiva alla conclusione delle operazioni di scrutinio avrebbe anche di che lamentarsi. Io avrei proposto sommessamente di riconvocare l'adunanza alle 00.00, ma chissà perché nessuno mi è stato a sentire. Ad ogni modo, il messo comunale sulla sua fida bicicletta rintraccia la pecorella smarrita, che viene convinta con le buone a sedersi al proprio posto. Così anch'io torno al mio, tra il pubblico.
Il presidente dei presidenti dichiara aperta l'adunanza, e tutti i presidenti di sezione dichiarano la cifra di lista per i due candidati sindaco. Si tirano le somme, ed il presidente nomina, salvo le decisioni del primo Consiglio Comunale (che non capisco, che può fare, sfiduciare il sindaco e dunque autosfiduciarsi?), il sig. Massimiliano Alborghetti per la seconda volta Sindaco di Scanzorosciate. Il quale sindaco nominato chiede se può dire due parole al pubblico, ed il presidente dei presidenti concede senza un attimo d'esitazione. Due ringraziamenti dopo, deve iniziare l'attribuzione delle cifre individuali per i candidati consiglieri; noto che al tavolo dell'adunanza in tre o quattro confabulano, sfogliano verbali e consultano il regolamento. Sento il mio cognome sussurato grazie ad un microfono lasciato aperto. Peccato che il mio cognome sia quello di due presidenti, nonché di un candidato consigliere. Poi vedo che il mio presidente annuisce, ed intuisco che mi stanno per fregare. Un secondo dopo, mi si manda a chiamare. Mi sistemo alle spalle dei due segretari già presenti al tavolo, ma immediatamente dopo sono al fianco del presidente dei presidenti, a cercare di capire cosa bisogni fare - e sono un po' in difficoltà perché, appunto, è un regolamento che non ho frequentato e che, mi sembra, sia stato un po' buttato sulle spalle della prima sezione senza tempo per prepararsi, tant'è che i verbali sono tutti ancora in bianco, essendo stati consegnati solo tre minuti prima dell'inizio dell'adunanza. Mancano i nomi dei consiglieri da trascrivere e tutti quei dettagli che servono solo a far perdere tempo. Intanto, iniziamo - calcolatrice alla mano - a sommare le preferenze dei candidati consiglieri, che il pubblico - ed a ragione - scalpita. Decidiamo di fare tutte le somme, di indicare informalmente chi saranno gli eletti e di mandare a casa la brava gente di Scanzo felice e contenta, per poi dedicarci a tutto il lavoro. Compresa l'assurda schizofrenia di un metodo di attribuzione dei consiglieri che, pur essendoci solo due liste, vuole prima sapere le preferenze di ciascun candidato (sommate ai voti totali per determinare la cifra individuale) quante e quali sono le liste non vincenti, poi quanti posti spettino alle liste non vincenti complessivamente, poi quali siano i quozienti di ciascuna lista, poi quanti consiglieri spettino a ciascuna lista, poi in che ordine di preferenza siano i candidati, poi chi siano i candidati eletti, poi chi siano i non eletti (andare per esclusione no, vero?), e poi - infine - sapere se c'è qualcuno dei presenti che sia a conoscenza di cause di ineleggibilità per i consiglieri. Ecco, a quel momento in sala erano presenti, olre a soli cinque presidenti (gli altri se n'erano andati a casa prima di firmare, e quindi sui verbali comparirà che l'adunanza è stata fatta con la maggioranza degli aventi diritto, perché tali sono le firme che si potevano raccogliere) la responsabile dei servizi amministrativi del comune, la responsabile dell'ufficio elettorale, un'altra impiegata ed il moroso della segretaria della sezione nr. 9 (altra Casati mia parente, tra l'altro); essendo nessuno a conoscenza di motivi d'ineleggibilità, si chiudono i verbali alle ore 22.00 - e ci si deve ridurre anche a costruirsi un plico con forbici dalla punta arrotondata ed abbondante colla vinilica perché, dopo averci riempito di buste inutili (identificate dal colore verde) per conservare 1)il materiale tra sabato mattina e sabato pomeriggio, poi 2)tra sabato sera e domenica mattina, poi 3)tra domenica notte e lunedì pomeriggio - e questo per ogni elezione, quindi moltiplicato per tre, come moltiplicate per tre erano anche le buste per la riconsegna del bollo (che, ovviamente, è uno solo) - il Ministero dell'Interno si è scordato di fornirci la busta per trasmettere alla prefettura le nomine di sindaco e consiglieri.
Insomma, esco dal comune salutando tutti alle ventidue e quindici. Digiuno da mezzogiorno. Un colpo di telefono ad un amico che non dice mai di no al cibo e vado a cena, che altro vuoi fare? Intanto, spero che all'ufficio elettorale abbiano capito di consegnare i verbali per l'adunanza in anticipo, che tanto c'è sempre tempo per compilare un verbale in più durante le operazioni di voto. Vedremo tra cinque anni se se lo ricordano.
Già, perché tra cinque anni saranno vent'anni di Proposta per Scanzorosciate, venticinque di centro-sinistra, quaranta di Casati.
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