lunedì 20 aprile 2009

Pampureggiando

Ogni compagnia di amici ha i suoi tormentoni. La nostra, probabilmente, ne ha di più. Si va da sciallo che sarebbe stato inventato dal Gil (sarebbe "Gilles", ma "les" non si pronuncia...) a B.O.R.S.I.N.G.L., acronimo sempre integrabile di nuove lettere (per ora siamo a Betlemme Oratori Rosciate Sarnico Insieme Nomadelfia Gandosso Libici - quelli di Ritorno al Futuro). Uno dei più celebri è Pampuro, inteso come posto fuori mano, difficile da raggiungere, e dove si invita a recarsi i propri interlocutori. Il fatto divertente è che Pampuro esiste, of course, ed è una minuscola frazione del comune veronese di Sorgà, ad un tiro di schioppo da Mantova. La vista aerea ne mette in luce l'estrema piccolezza e sperdutaggine, considerato che Pampuro sono solo quelle cinque case all'incrocio tra via Belgioioso e via Zavatta.

Il fatto ancora più divertente è che venerdì sera, davanti ad una buona birra, ci siamo finalmente risolti ad andarci; ed anche Geordie, che non era con noi, subito informato ha raccolto l'invito con entusiasmo; e, dunque, accorpando alla pampureggiata la consueta sosta a Verona per i dischi di Vibrarecords e - molto opportunamente - per una pantagruelica mangiata, subito dopo il pranzo di sabato ci siamo messi in viaggio, confidando nel navigatore (ma, dimenticandoci la via precisa e non mettendo nella giusta luce il fatto che Sorgà, pur avendo meno abitanti di Rosciate, è straordinariamente esteso) che ci ha condotti di fronte ad un negozio di strumenti musicali, fortunatamente a Sorgà capoluogo. Di lì, un po' confidando nel mio senso d'orientamento e un po' chiedendo ad un fruttivendolo che sembrava uscito, così come la località in cui eravamo, da un film di don Camillo (ma eravamo a trecento metri dal primo cartello indicatore per Pampuro, 2 km) che pronto ci chiede anche «Cercate qualche posto in particolare?» e noi quasi a scoppiare a ridergli in faccia, abbiamo raggiunto la nostra agognata meta (la foto in alto a sinistra testimonia il raggiungimento del nostro obiettivo).

Ora, poiché elencare tutto ciò che non c'è a Pampuro sarebbe troppo lungo (ma posso darvi un assaggio: per quanto ci risulta, non c'è alcuna base militare segreta), elenco dopo il "Leggi tutto" tutto ciò che c'è, aiutandomi in questo anche con un depliant ivi reperito.

Elenco di cose che ci sono a Pampuro:

  • La chiesa, in corso di restauro, dedicata a S.Gaetano
  • Un piccolo cimitero sempre aperto, di cui i residenti hanno il telecomando del cancello
  • Il "bar ostaria" La casa del vino, anche enoteca, che offre trippa e baccalà, stando ai cartelli (alle quattro del pomeriggio non ci è sembrato di dover assaggiare)
  • Un campetto da calcio
  • La pro loco, nelle vecchie scuole elementari (se vi chiedete a che serva, siamo in due)
  • Il gruppo podistico "I s'ciopadi", che organizza una marcia non competitiva per il 21 giugno: partecipate numerosi!
  • Un mobilificio (ma la showroom è a Castiglione Mantovano)
  • Un ferraiolo (vendita lavorazione e posa in opera ferro e rete elettrosaldata per c.a.)
  • Una cascina in rovina che sarebbe un bellissimo oratorio
  • Una fermata dell'autobus (linea Verona-Isola della Scala-Sorgà-Villimpenta-Nogara)
  • Un monumento ai caduti (con una notevole sproporzione prima-seconda guerra - troppi nella seconda)
  • Un fazzoletto di verde pubblico con due vecchie altalene
  • Campi coltivati, in particolare risaie (siamo nella zona di produzione del riso vialone nano veronese, insomma!)

Dovrebbe esserci anche il fiume Tione, ma - pur avendolo visto da Google Earth - avendolo cercato invano, deduco sia una truffa mediatica.

Ad ogni modo, ora dobbiamo trovare un altro paese-feticcio

4 commenti:

Daniel ha detto...

B.O.R.S.I.N.G.L. ... un "dotto" lettore come me potrebbe leggervi un sottile riferimento al titolo del terzo libro del ciclo tetralogico dell'Eredità di C. Paolini, Brisingr.

Cassa ha detto...

Non credo che ci l'ha inventato abbia la minima idea di cosa sia Eragon, figurati Brisingr...

geordie ha detto...

Attendevo con trepidazione il post...

A parte la mia faccia sconvolta nella foto rappresentiva della giornata mi permetto di fare un'osservazione sul secondo punto:

"Un piccolo cimitero sempre aperto, di cui i residenti hanno il telecomando del cancello"

A cui aggiungerei, per rimanere vaghi:

"e a cui i residenti fanno visita nei momenti MENO OPPORTUNI"

annunci gratuiti ha detto...

Maro... non si capisce niente :S