Esame di Teoria Quantistica dei Campi. Già non tutto va come vede all'inizio, perché ero rimasto che saremmo stati in due a sostenerlo oggi ed invece mi trovo solo ad attendere il docente davanti alla porta chiusa dell'ufficio.
Mi consegna un foglio scarabocchiato con il testo di alcuni esercizi, tra cui alcuni di indicibile (almeno, per me stamattina) difficoltà: «Non sono domande standard, ma ho fiducia in lei».
Morale: «Vedendola in classe durante il semestre pensavo ne sapesse una più del diavolo. Invece mi delude. Torni dopo pranzo, che vediamo che fare»
Dopo due domande per evitare l'imbarazzo de non so che voto darle, il verdetto - preceduto dall'offerta di una tazza di caffè decaffeinato, che declino perché...decaffeinato?? - «Io le devo dare ventiquattro, e lei deve rifiutare il voto. Ci vediamo la settimana dopo Pasqua»
Tra due settimane, ossia. Sperando che il concorso combinato di aver capito cosa diavolo vuole quando scrive: teoria phi-qualcosa e l'abbassamento delle sue aspettative serva ai miei fini.
1 commento:
Bisogna mostrarsi forti solo quando si sa che non si verrà ami al confronto e tonti quando si è prossimi alla prova! Hai ancora molto da imparare giovanotto. :)
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