Essendo stato a Jesolo per Pasqua, ho avuto modo di notare come la via in cui abbiamo la casa, fino a pochi mesi fa intitolata - con una certa congruenza, essendo la "zona" dei patrizi veneziani - a Correr (che sia il papa Gregorio XII Correr o Teodoro Correr come l'omonimo museo veneziano non importa più di tanto) ha improvvisamente mutato denominazione ed è spuntata una selva di cartelli indicatori (come quello in figura 1) che riportano il nome via Corer.
Poiché, sebbene con anni di frequentazione abbia cominciato a raccapezzarmi nei dialetti veneti, non sono certo quello che si può dire un professionista, qualche giorno fa ho scritto una mail all'URP del Comune di Jesolo chiedendo quale fosse la denominazione della via. Benché non ci credessi più di tanto, il comune mi ha risposto dicendomi che sì, la via è intitolata alla famiglia veneziana, che in realtà si chiama "Corer" e non "Correr". Ora, la cosa mi ha lasciato moltissimo perplesso perché, come si può vedere in figura 2, il museo veneziano ha tutta l'aria di chiamarsi con due erre, ed anche sulle varie enciclopedie che ho per casa (e su Wikipedia, pure) tutte le varie fonti sono "consistenti".
La mia opinione è che, visto che i veneti - come tutti i settentrionali - sminuiscono le doppie, il solerte funzionario che ha dato l'ordine di sostituire i vecchi cartelli di via Correr con quelli nuovi, che segnalano anche le traverse un tempo anonime, come quella in cui abito, in buona fede fosse convinto che /corèr/ (pronuncia testata in loco) vada scritto Corer. A tale tesi fa riferimento anche il post dedicato alla medesima questione sul forum ViviJesolo, che pure introduce interessanti possibilità legate all'idrografia del posto, possibilità però smentite dallo stesso comune di Jesolo.
Pur essendo tentato di scrivere alla fondazione Civici Musei Veneziani per dir loro che da sempre chiamano il proprio museo col nome sbagliato, stando al comune di Jesolo, lascerò cadere la cosa. Anche se, certo, la disponibilità di chi mi ha risposto sostenendo palesemente un'assurdità aggiunge ridicolo al ridicolo...
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