sabato 24 ottobre 2009

Beat!

C'è chi dice che stiamo invecchiando, appunto perché viviamo una regressione storica dei gusti musicali. Già quest'estate a voi piace "Un'estate al mare" perché siete vecchi, ed in effetti abbiamo avuto come colonna sonora tutto un frullato di trash ottantina, che ancora in qualche angolo di chiavette usb o di raccolte di cd per l'autoradio sopravvive.

Ma il colpo di grazia è venuto tra settembre ed ottobre, con la riscoperta della musica beat degli anni Sessanta, dagli Equipe 84 ai loro mille cugini o emuli.
Fiutato il colpo, vado a cercare tra i cataloghi delle varie librerie internettiane la Messa dei Giovani, non il primo ma certo il più genuino esempio delle cosiddette messe beat che hanno avuto i loro quindici minuti di notorietà sul finire del decennio, in piena riforma liturgica; forse poco più di un quarto d'ora, ma certo non si può dire che siano famose. Per dire, non ne avevo mai ascoltato mezza, mentre l'idea di questa musica del diavolo in chiesa era più o meno circolata in qualche ambiente di liturgisti che frequentavo.

Ier l'altro è così arrivata a casa mia, ben impacchettata, questa composizione del maestro Giombini eseguita in italiano dal complesso sardo de I Barritas ed in inglese dai The Berets.

Spero che sia una cosa passeggera perché altrimenti sono messo male, ma mi fa diventare matto. Certo, con simili arrangiamenti non ce la vedo proprio suonata e cantata in chiesa - pur avendo la forma di una Missa con tutti i carismi, introito gloria graduale alleluia... - ma alcuni dei pezzi non sfigurano accanto ad alcuni altri pezzi "contemporanei" che ogni tanto si infilano, specie a Scanzo. Anzi, se un pregio bisogna riconoscere allo spirito generale della messa, è che non è patetica per niente (a parte forse l'Offertorio, ed infatti la suora lo conosceva). E poi, pur essendo il Gloria il pezzo più sopravvissuto alla sua epoca (questa messa fu eseguita per un paio d'anni all'Oratorio San Filippo Neri di Roma, dal 1966) - a me sembra troppo giojoso - il mio preferito è senz'ombra di dubbio il Santo, di cui - ora che lo ascolterete - vi innamorerete anche voi. Ecco.

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