sabato 16 febbraio 2008

C'è tutto un gran movimento...

E questa settimana ho fatto più riunioni che pasti completi...

Il Partito Democratico si struttura sul territorio bergamasco, e per alchimie familiari (ché nei paesi anche queste hanno la loro importanza) il 27 gennaio, quando ci sono state le elezioni dell'assemblea provinciale e del coordinamento di circolo (Scanzorosciate-Gorle) sono finito nel Coordinamento territoriale.
Che ha pensato bene di riunirsi mercoledì sera per l'elezione della Segreteria e del Segretario (con lessico diessino) o del Direttivo e del Portavoce (con lessico margheritico). E che ha pensato ancora meglio di eleggere un direttivo di soli giovani.

Mi scuso per il sarcasmo; è una risposta indiretta agli amici che si entusiasmano per i propri circoli. Con occhio freddo, le dinamiche della riunione non hanno avuto niente di esaltante. Certo, adesso in direzione siamo in cinque o sei, il più vecchio ha 35 anni e l'opportuna continuità è garantita dall'essere quasi tutti figli di. Nonostante il pasticcio diessino di voler fare un doppio portavoce, intanto, pare che sugli atti appaia come Segretario mio cuggino Davide e come vice la Cordioli, figlia dell'on. Lanfranchi di Gorle.

E poi ci sono i Giovani Democratici, come dimenticarlo? Mercoledì - al posto della cena - riunione dell'ex-GdM per fare il punto sulla costruzione del Partito Democratico e sulla segreta e silenziosa guerra con SG (che, per quello che fa, non merita neanche l'ex. A parte le piccole beghe personali, tipo che sono il responsabile di zona e quelli candidano in Assemblea Provinciale chi gli pare e piace senza neanche darsi la pena di presentarmeli o di dirmi che lo fanno (me ne sono dovuto accorgere leggendo le età dei candidati), c'è che quelli avevano in ballo una collaborazione con Giovani Comunisti e Collettivi vari che prevedeva un tavolo di confronto, che la situazione politica rende assolutamente proibitivo. E che ieri, alla riunione del Comitato Promotore, abbiamo cercato di seppellire sotto un fuoco di fila di interventi.
Il punto è che siamo stati capiti, ma la decisione è stata troppo fumosa per i miei gusti; perché, al solito - in questo i GD non sono lontani dal PD - da un ragionevole microspiraglio lasciato aperto - e cioè le collaborazioni pratiche per le iniziative locali e/o istituzionali (al comune di Bergamo si amministra ancora insieme, purtroppo) - potrebbe passarci un TIR, se non si vigila.
E, infine, quella che è, a mio avviso, una vera patata bollente, che è la questione ANPI e Comitato Antifascista Bergamasco; in cui ci viene detto che SG aveva nelle direzioni un rappresentante politico, che ora vogliono sostituire con un rappresentante di GD. Che poi vorrebbe dire lasciare gli stessi rappresentanti, ma con bandiere diverse. Il punto è, signori!: l'ANPI nel 2008? E, soprattutto, giovani nell'ANPI nel 2008?. Per non parlare del Comitato Antifascista Bergamasco, che da quanto ricordo da manifestazioni dei tempi del Liceo è quanto di più simile riesca ad immaginare alla Cambogia degli Khmer Rossi.
Mia opinione personale e, soprattutto, non ancora discussa a livello politico, è che nostri rappresentanti in queste organizzazioni dovrebbero essere nominati esclusivamente quando ci verrà permesso di sedere attorno al tavolo del Comitato di Liberazione Nazionale dell'Alta Italia, presente il gen. Cadorna, e solo se Togliatti, De Gasperi e Nenni sono d'accordo. Ma lo voglio sentire dalla loro viva voce. Altrimenti, credo che ci sia la coda di Compagni e Compagne del Gran Partito (anche se ormai piccolo) che prenderebbe volentieri e con meno scrupoli il nostro posto. E poco male.

Nessun commento: