martedì 30 ottobre 2007

Comitato Promotore Regionale Giovani Democratici

Non ho ancora capito bene come si possa infilare un contrario come me in organismi di questo genere (e, si noti, ho detto contrario, non indeciso come si ostina a dire mio padre) ma, almeno, il fatto che abbia la guardia alzata nei confronti di quelli della Sinistra Giovanile dovrebbe tornarmi utile. E così oggi, scappando senza dignità dalla prima lezione di elettronica analogica, sono andato nella sede lombarda del PD per questa riunione; tra l'altro senza ombrello, e sotto una bell'acqua autunnale. Primo contrordine, la riunione non è nella sede del PD ma in quella della Margherita, poco male visto che è semplicemente il piano sotto. È convenuto un bel gruppetto di persone, anche se a dire il vero l'impressione è di netta predominanza margheritina - non si capisce se perché loro hanno dato buca o noi siamo malfidenti ed invece di mandarne uno per provincia ne mandiamo, in media, un paio.
Qui si decide di fare istituire i comitati promotori provinciali entro un paio di settimane, ed il mio segretario provinciale dei giovani mi spiega, in un orecchio, che noi procedermo secondo il mai morto manuale Cencelli. C'è un po' di polemica da parte dei GdM di Brescia e di Bilieri della provincia di Milano che vorrebbero limitare il ruolo dei movimenti giovanili fondatori e riconoscere legittimità politica ai giovani eletti alle primarie, ma viene sopita. Anzi, il segretario regionale di SG promette che la spunteremo sugli eletti, alla prima assemblea - a parte che molte persone appartengono all'intersezione dei due insiemi, e quindi non dovrebbero dare problemi.
In effetti, a mio avviso, la legittimità degli organismi di Margherita e Sinistra Giovanile sarebbe anche di più di quella di persone elette con liste bloccate quasi unicamente perché infilate in quella posizione (e, come si è appurato, nella maggior parte dei casi con lo scopo di coinvolgerle). O, perlomeno, questo discorso dovrebbe valere per la quarantina di giovani in Assemblea Regionale e quel pugno che è eletto in assemblea nazionale.
Comunque, presa la decisione, le riunioni sono rinviate a dopo il ponte del primo novembre. Mi piace l'organizzazione della SG. Forse un po' staliniana, ma sempre meglio della disorganizzazione anarchica.
Nonstante questo, un paio di grane sono emerse e torneranno ad emergere, visto che non sono state affrontate. La SG di Bergamo e Brescia non vuole che il movimento giovanile del Partito Democratico abbia all'interno del nome la parola "democratico" - sappiamo bene che qui a Bergamo perderebbero dei pezzi, così facendo, e credo sarà simpatico metterli in difficoltà - ed inoltre teme di perdere appeal presso i liceali se la smetterà di scendere in piazza ad agitare bandiere rosse ed a fare altre comunisticate del genere. Bene. Premesso che tutta la faccenda andrà in malora, secondo me, credo di essermi messo in un osservatorio privilegiato per godermela.

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